Tracciabilità “anche volontaria” per la moda italiana, in modo da valorizzare il vantaggio della sua filiera in tema di sostenibilità: è la proposta lanciata da Marino Vago, presidente di Sistema Moda Italia, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione di Pitti Immagine Uomo a Firenze.
“E’ stato stimato – ha ricordato – che la filiera italiana sulla sostenibilità ha 5 anni di vantaggio sugli altri: non dobbiamo disperdere questo patrimonio e questo valore, dobbiamo avere logiche e politiche non più di campanile, ma dobbiamo presentarci ai mercati insieme, con un unico processo”.
Per Vago “la sostenibilità esiste solo se c’è la tracciabilità dei prodotti: troviamo un modo di presentarci insieme, con un unico processo, partiamo anche con una tracciabilità volontaria, in modo da poter portare a casa quello che la Commissione europea non ha voluto dare al consumatore, ovvero il diritto di sapere dove le cose vengono fatte. Dopo, una volta che il consumatore sa dov’è fatto il prodotto, a fargli capire che è ben fatto, bello e sostenibile ci pensiamo noi”.
“L’azione di sostegno al nostro settore fatta negli anni passati ha dato risultati molto significativi in termini sia di volumi, che di export e di bilancia commerciale: chiedo che questo supporto non solo non venga meno, ma sia addirittura fatto, se possibile, uno sforzo
per incrementarlo”. Ha aggiunto Vago.
“E’ stato detto – ha proseguito – nell’incontro al tavolo della moda, che le risorse andranno a quei settori che dimostreranno di portare valore al paese: ecco, il nostro settore sicuramente lo porta. Oggi Pitti è la dimostrazione del risultato di questo sostegno, perché manifestazioni come quelle di oggi possono esserci grazie al sostegno del Mise e dell’Ice”.