Il sindaco oggi ha incontrato i rappresentanti dei sindacati della polizia municipale dopo le polemiche e le denunce per l’episodio che ha visto coinvolti due vigili in borghese della squadra anti-degrado. “Noi non cerchiamo processi formali- ha detto Nardella-, è sotto gli occhi di tutti il tentativo di una strumentalizzazione politica”
“L’incontro è stato molto positivo, in un clima di totale serenità. Ora ho voluto dire a tutti i rappresentanti dei sindacati della polizia municipale che l’episodio del 5 aprile non ha niente a che vedere con il lavoro della polizia municipale, nel senso che noi non cerchiamo processi formali e giudizi frettolosi sul nostro corpo della polizia municipale che fa un lavoro straordinario, soprattutto sul contrasto all’illegalità. È sotto gli occhi di tutti il tentativo di una strumentalizzazione politica”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito dell’incontro coi sindacati della polizia municipale, in relazione all’episodio che ha coinvolto il venditore ambulante senegalese.
E sulla manifestazione annunciata per sabato Nardella ha aggiunto: “Mi auguro che non si chiedano processi sommari”. “Ho voluto ribadire che la richiesta di una verifica interna nasce proprio perché siamo noi i primi a voler fare luce su tutto – ha detto il sindaco -. Riteniamo che non basti un video per quanto cruento e negativo per maturare un giudizio: sarebbe estremamente sbagliato e chi lo fa è in malafede. Noi vogliamo che sia ricostruito tutto l’episodio, non abbiamo alcun timore di applicare sanzioni disciplinari nel caso in cui fossero ravvisate responsabilità così come siamo altrettanto certi che la proposta di sciogliere la polizia municipale o un reparto della municipale sia una proposta assurda”.
“Riteniamo offensiva per la città e la nostra municipale l’accusa secondo cui gli agenti abbiano reagito per motivi razziali. Con la comunità senegalese c’è un ottimo rapporto e sarà sempre più forte. Mettiamoci nei panni di questi agenti così come nei panni di chi è stato fermato. Bisogna avere equilibrio e buon senso, non accettiamo i processi sommari che mi ricordano certi regimi autoritari e francamente non è questo il nostro modo di lavorare” ha concluso Nardella.