Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede nella provincia di Prato la realizzazione di più di 100 progetti per un investimento totale di oltre 150 milioni di euro. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in un incontro questa mattina, presenti gli assessori regionali, Stefano Baccelli, Stefano Ciuoffo e Leonardo Marras, presso la sede dell’amministrazione provinciale di Prato.
Si è trattato, come ha spiegato Giani, del primo di dieci incontri, uno per provincia, che l’esecutivo regionale terrà per “compiere un lavoro di verifica, nell’intento di fungere da stimolo reciproco rispetto alle esigenze dei territori e agli interventi previsti”. “Per ciò che possiamo prevedere – ha detto Giani – arriveranno fondi a valere per il ciclo dei rifiuti, come l’essiccatore a Prato o per l’edilizia economica e popolare finanziata a Prato per 7,1 milioni. Si tratta di risorse importanti che cambiano il volto del territorio”. Il presidente ha osservato poi come il Pnrr non preveda grandi opere, ma finanzi piccoli e medie intervenire attesi da anni creando un volano di sviluppo che comprende anche i privati.
Per ciò che riguarda il problema degli extracosti nella realizzazione dei progetti del Pnrr, la
Toscana “porrà la questione non appena il nuovo Governo si sarà insediato”, ma al tempo stesso “nel Pnrr le risorse per farvi fronte ci sono: è sufficiente canalizzarle nel modo giusto per poter far fronte agli aumenti e implementare i fondi dei progetti già approvati prima di pensarne di nuovi”.
“Tra le realizzazioni previste in sanità – ha aggiunto Giani – voglio citare le due Case della
salute e i due distretti a Prato, la Casa di Comunità a Montemurlo per più di 4 milioni di investimenti, e quella a Vaiano. Quanto alla rigenerazione urbana penso agli interventi
sul sistema delle manifatture digitali a Prato, e al nuovo auditorium teatro di Montemurlo. Tra le opere di difesa del suolo strategico è l’investimento per il rifacimento di buona
parte della diga di Montepiano nel comune di Vernio”. Altri importanti interventi in programma sono quello da 800.000 euro per il miglioramento dell’efficienza energetica
della Villa Medicea di Poggio a Caiano, i quasi 2 milioni di euro per il Parco della villa Il Palco a Prato, i 6,5 milioni di euro per la realizzazione della nuova piscina olimpionica a
Iolo, e i circa 2 milioni per la realizzazione del tratto pratese della ciclovia del sole.
Complessivamente per il comparto dedicato alla salute e alla cura delle persone sono
27,6 i milioni di euro disponibili e che serviranno per la disabilità e la marginalità, per l’assistenza sanitaria intermedia e la presa in carico della persona. I problemi non mancano”, ha commentato Francesco Puggelli, presidente della Provincia di Prato e sindaco di Poggio a Caiano. “Penso al rincaro dei prezzi – ha proseguito -, alla crisi energetica, ad una burocrazia che non facilita le grandi opere. Ma questi problemi devono essere superati, insieme, insieme ad Upi, insieme alla Regione Toscana, insieme ai sindaci perché i nostri territori non devono restare strozzati dalle criticità ma essere accompagnati dalle istituzioni in uno sviluppo basato sulle reali necessità della comunità, uno sviluppo sostenibile, virtuoso e all’avanguardia”.
Per Gianni Lorenzetti, presidente della sezione toscana dell’Unione delle province italiane (Upi): “Riteniamo che le Province siano il luogo ideale dove si possono trovare elementi di mitigazione fondamentali per la collaborazione con i Comuni” in vista della “messa a terra” dei progetti del Pnrr. “A livello regionale – ha osservato Lorenzetti – gli enti provinciali nei prossimi anni avranno a disposizione 360 milioni per investimenti sulle strade, 220 milioni per quelli sui ponti e 150 milioni destinati alle scuole. Un piano di risanamento importante, una sfida alla quale bisogna farsi trovare pronti alla luce di un quadro internazionale e nazionale complicato dovuto all’incremento dei prezzi energetici e delle materie prime. Chiediamo quindi una piena riconsiderazione della Provincia e un rinnovato approccio che recuperi il modello di decentramento e autonomia che è proprio della Toscana”.