Via libera a maggioranza alla delibera di approvazione delle controdeduzioni relative al POC, il piano operativo comunale che adesso passa alla Regione per gli ultimi step prima della pubblicazione nel BURT i primi del prossimo anno. Al centro del documento strategico la casa e la sostenibilità ambientale. Non passa invece l’ecocentro in Viale Michelangelo che viene riproposto da Avs in altro luogo ancora da individuare del Q3.
“Il piano è una previsione di servizi, di infrastrutture, di verde, di parcheggi insomma di tutto quello che serve a una città per vivere È un piano importante perché mette al primo posto il tema dell’abitare, e poi la sostenibilità guardando anche allo sviluppo della città”. Con queste parole l’assessora comunale all’urbanistica Caterina Biti ha commentato ieri il semaforo verde alla delibera di approvazione delle controdeduzioni presentate da alcune osservazioni su un numero limitato di schede, 21, del Piano operativo comunale.
Favorevole tutta la maggioranza, contrari invece i consiglieri di opposizione, oltre a due astenuti di IV e 7 non voto. Il Poc supera un passaggio tecnico fondamentale che vede nell’art. 37, e cioè nell’obbligo per chi realizza interventi abitativi superiori ai 2.000 metri quadrati di riservare il 20% all’edilizia convenzionata e all’housing sociale, il punto fondamentale della visione urbanistica di Palazzo Vecchio per i prossimi cinque anni, per altro nel segno di una certa continuità rispetto al precedente mandato che non è sfuggita a Dmitrj Palagi di Sinistra Progetto Comune, il quale torna anche sul futuro del Lumen e sulle aree verdi al Sodo.
Le crescenti difficoltà sul piano alloggi e la vulnerabilità sociale rimangono il più importante termometro di questa lunga sessione di cinque ore, dove non sono mancate voci contro come quella di Cecilia Del Re sulla trasformazione privata dell’Ex Ospedale San Giovanni di Dio. Bocciato il suo ordine del giorno con cui chiedeva un confronto con la Regione per bloccarne la vendita e puntare invece su un impegno diretto del pubblico. Intanto, la parola passa alla conferenza paesaggistica della Regione, quindi si tornerà in Consiglio Comunale a inizio 2025 per la definitiva approvazione del POC.