Dom 22 Dic 2024
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ToscanaPoliticaPoc, Firenze Democratica annuncia voto contrario ed esce da maggioranza

Poc, Firenze Democratica annuncia voto contrario ed esce da maggioranza

“Il futuro di Firenze per i prossimi 5 anni, l’atto più importante, è legato a una contrattazione di palazzo e non ad un vero confronto sui temi. È così da qualche anno”  ha denunciato il consigliere comunale di Firenze Democratica Massimiliano

“Sappiamo che il Pd ha i voti per far passare gli atti odierni, ha preferito rivolgersi a chi sedeva nelle opposizioni piuttosto che ascoltare i punti che avevamo segnalato. Resterà il fatto che questo piano strutturale e questo Poc” avrà il “minor numero di voti nella storia. Il nostro voto sarà contrario. Il sindaco nella sua lunga illustrazione di lunedì, pur non citando Del Re, ha illustrato il suo lavoro e le scelte: molte di queste sono rimaste, ma non possiamo sottolineare come ce siano state altre che hanno tradito alcuni punti cardine su cui il Poc era stato costruito”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Firenze Democratica, ll gruppo, fondato dall’ex assessora Cecilia Del Re, Leonardo Calistri , intervenendo nel dibattito per le   dichiarazioni di voto al Piano operativo Comunale (l’erede del piano urbanistico) .

Calistri ha affermato che “il gruppo Pd ha boccato emendamenti compresi quelli del centro storico di Firenze  e sullo Scudo verde. Questo Poc doveva avere come piano complementare quello del verde che non è stato neppure adottato, anche questo è un dato politico di rilievo. Sulla questione di Erp e delle monetizzazioni si è preferito raccogliere un’osservazione di Fdi anche se poi si sono apportati correttivi come sulla durata delle convenzioni”

“Votiamo in modo contrario. Continueremo a rappresentare i cittadini ma lo faremo da un’altra parte: dalla parte dell’opposizione” ha invece dichiarato il consigliere comunale di Firenze Democratica a Palazzo Vecchio Massimiliano Piccioli “Nardella  -ha aggiunto Piccioli- in fretta e furia ci ha letto un sub emendamento dichiarando che era frutto del venire incontro ad alcuni consiglieri ma che in realtà era frutto di uno pseudoaccordo politico per cercare di evitare il voto contrario di alcuni di loro. Il futuro di Firenze per i prossimi 5 anni, l’atto più importante, è legato a una contrattazione di palazzo e non ad un vero confronto sui temi. È così da qualche anno”

“Si è voluto esasperare i giochi delle correnti di questo palazzo – ha aggiunto -. E poi Nardella ci viene a fare la morale richiamandoci al senso di responsabilità, a noi tre consiglieri che siamo sempre stati quasi per 10 anni al suo fianco, forse con la sola differenza di aver sempre detto le cose in maniera franca, in faccia, senza lingua felpata. Peccato Nardella, potevamo arrivare a questo voto con un clima diverso”.