Ven 27 Dic 2024
Controradio Streaming

Pisa: cieli chiusi alcune ore 29 e 31 dicembre per sicurezza

Per le giornate del 29 dicembre, quando alle 17 in Battistero si svolgerĂ  la cerimonia inaugurale dell’anno giubilare, e del 31 dicembre è stata disposta la chiusura dello spazio aereo di Pisa rispettivamente dalle 16 alle 20 e dalle 21 alle 3 nella notte di San Silvestro. Lo ha disposto la prefettura

Intensificati invece per tutte le festivitĂ  natalizie i servizi di vigilanza delle forze dell’ordine e agenti delle polizie municipali a Pisa, Pontedera, San Miniato e Volterra in prossimitĂ  di mercatini natalizi, luoghi di culto e altri posti dove sono programmati eventi pubblici. Vigilanza rafforzata ai mercatini natalizi delle principali localitĂ  della provincia di Pisa, anche con l’impiego di barriere manuali e automatiche, e cieli chiusi nel capoluogo in alcune fasce orarie il 29 e il 31 dicembre. Lo ha stabilito la prefettura dopo l’ innalzamento delle misure di sicurezza in conseguenza dell’attentato terroristico avvenuto nei giorni scorsi a Magdeburgo in Germania.

In particolare per le giornate del 29 dicembre, quando alle 17 in Battistero si svolgerĂ  la cerimonia inaugurale dell‘anno giubilare, e del 31 dicembre è stata disposta la chiusura dello spazio aereo di Pisa rispettivamente dalle 16 alle 20 e dalle 21 alle 3 nella notte di San Silvestro.

Potenziamento delle misure di sicurezza deciso anche a Prato dove ieri si si è riunito in Prefettura il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica appositamente convocato in linea con le recenti indicazioni impartite dal ministero dell’Interno, in seguito ai fatti avvenuti a Magdeburgo, in Germania, per i servizi in occasione delle festivitĂ  natalizie e di fine anno. Disposto, spiega una nota delle prefettura, “il potenziamento delle misure organizzative, di vigilanza e di sicurezza da porre in essere in occasione dei principali eventi in programma nel territorio, per i quali è atteso un particolare afflusso turistico, commerciale e religioso, anche in relazione alle cerimonie locali connesse all’apertura del Giubileo.

Tali misure si affiancano a quelle giĂ  individuate in occasione della seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dell’11 dicembre scorso, che verranno assicurate dalle Forze di polizia e che si avvarranno del concorso della Polizia municipale”.

🎧 Funaro: ‘Sollicciano non ha condizioni minime dignitĂ , va completamente riformato”

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧 Funaro: 'Sollicciano non ha condizioni minime dignità, va completamente riformato"
Loading
/

Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro dopo che ieri è stato trovato morto nella sua cella un detenuto 28enne, somalo. Tra l’altro, secondo quanto spiegato ieri da Emilio Santoro, presidente del comitato scientifico dell’associazione Altrodiritto, il giovane “era uno di quei 100 che avevano fatto ricorso ai magistrati per le condizioni di detenzioni inumane”.

“A Sollicciano ci sono stati troppi morti. Io non mi stancherò mai di dirlo: Sollicciano è un carcere che va completamente riformato, non ha le condizioni minime di dignitĂ  per chi ci sta e per quelli che ci lavorano. Se noi vogliamo che le carceri abbiano una funzione riabilitativa e inclusiva non è un luogo come quello che si può avere”. Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro dopo che ieri è stato trovato morto nella sua cella un detenuto 28enne, somalo.

“Quando muore una persona è sempre una ferita per tutti noi” ha detto ancora Funaro.

Tra l’altro, secondo quanto spiegato ieri da Emilio Santoro, presidente del comitato scientifico dell’associazione Altrodiritto, il giovane “era uno di quei 100 che avevano fatto ricorso ai magistrati per le condizioni di detenzioni inumane”.

“Voglio ringraziare la direttrice per il lavoro che ha svolto fino ad ora, abbiamo sempre avuto un confronto costante e ha messo anche tanto impegno per provare ad affrontare tutte le questioni – ha aggiunto -. AvrĂ  sempre il nostro sostegno e la nostra vicinanza. Dall’altra parte la soluzione è quella di rifare Sollicciano. Vorrei ringraziare il nostro vescovo, che sta dando un’attenzione particolare a Sollicciano, ai detenuti, a tutto quello che possiamo fare. Noi ci siamo. Ma ci siamo per provare davvero a migliorare le cose”.

The Cleopatras “Christmas is for everyone”

In rotazione sulle frequenze di Controradio il nuovo brano natalizio delle Cleopatras: “Christmas is for everyone”, canzone che celebra la diversitĂ  e invita tutti a unirsi nella pace e nell’amore del periodo natalizio.

“Christmas is for everyone” è un brano che gioca ironicamente con il significato del Natale come festa universale, che include tutti, senza distinzioni di etnia, orientamento sessuale o dinamiche familiari. Il Natale diventa quindi una celebrazione per chiunque. Ma sarebbe sbagliato definirlo solo come un pezzo leggero; il riferimento a GesĂą come ad un “ragazzo di colore dalla Palestina, ucciso per i nostri peccati proprio come accade oggi, nato da una madre single e amico degli emarginati”, è un chiaro rimando, volutamente diretto e provocatorio, agli scenari geopolitici attuali.  Così descrivono la canzone le Cleopatras, storica band rock” roll toscana tutta al femminile in giro dal 1998!

“Scrivere una canzone di Natale era uno dei nostri sogni nel cassetto –  aggiunge la band-   sembrerebbe poco punk, ma in realtĂ  tante band l’hanno fatto, e non volevamo essere da meno. Cimentarsi con la scrittura di un pezzo natalizio originale si è rivelato una bella sfida; bisogna infatti trovare l’atmosfera giusta, ma senza perdere la propria identitĂ .  Il testo nasce da una riflessione sul significato profondo di questa festa; innanzitutto, i veri valori che dovrebbero contraddistinguerla spesso sono solo apparenti.
Musicalmente si tratta di un classico pezzo pop-punk che è stato ‘candito’ con delle campanelle per dargli un tocco festivo”.

 

Accoltellata da ex: papĂ , sta meglio, ha provato ad abbracciarmi

“Ci siamo visti stamattina, mi ha sorriso, io le ho dato un bacio, lei ha provato ad abbracciarmi: è lucida, prova a parlare ma non può perchè è stata tracheotomizzata”: “Rispetto a quando siamo arrivati ha fatto un salto, in tre giorni, importantissimo, ha subito 4 interventi è uno scricciolino ma è forte e anche in questo momento mi sta facendo vedere la sua sua maturitĂ ”. A parlare è l’avvocato Carlo Voce, il padre di Martina, la 21enne fiorentina accoltellata a Oslo dall’ex fidanzato, Mohit Kumar, informatico norvegese di 24 anni di origine indiane.

Stamani Carlo Voce è andato a trovare la figlia in ospedale dove oggi è previsto che vada a visitarla anche Luna, la sorellina: “Ce lo hanno consigliato i medici, sia per la piccola che per Martina”. A Oslo ci sono poi la mamma della 21enne e la nonna materna, oltre alla madre di Luna. E’ invece ripartito oggi lo zio Antonio Voce, non prima di averla visitata stamani: “Sta bene compatibilmente con le sue condizioni: è sempre in rianimazione ma le hanno abbassato la ventilazione automatica quindi comincia a respirare autonomamente. E reagisce molto bene a tutte le cure che sta facendo. Un’emozione vederla e lei che capisce che ci sei e che ti risaluta con gli occhi”.

Secondo quanto spiega il padre, giovedì Martina sarĂ  operata alla mano sinistra, la piĂą danneggiata, la settimana prossima dovrebbero toglierle “tutto” oltre a risvegliarla del tutto: volutamente, spiega, “stanno procedendo piano piano, dandole emozioni piano piano: la svegliano, vede l’ambiente e poi la fanno riposare e così via. E’ giĂ  accaduto ieri, lo hanno rifatto oggi”. Carlo Voce racconta anche che Martina si è commossa quando ha saputo che Oliver, il collega di lavoro che l’ha salvata, sta bene ed è venuto a trovarla. “E’ un eroe, non so come ringraziarlo” spiega Voce colpito anche dalla vicinanza del padre di Oliver, del datore di lavoro di Martina, Cristiano Comelli, degli altri colleghi e anche dei clienti del negozio dove lavora Martina. “Voglio ringraziare in particolare – aggiunge poi – Luca Fraticelli dell’ambasciata italiana a Oslo, è sempre con me, la polizia, la primaria che ha operato mia figlia e gli infermieri dell’ospedale che la trattano come se fosse figlia loro”.

Quanto all’ex fidanzato, “in prognosi riservata nello stesso ospedale, vigilato da tre poliziotti”, il padre del 24enne, riferisce Carlo Voce, attraverso un poliziotto gli ha fatto sapere che “mi voleva vedere per chiedere scusa per conto del figlio. Ho risposto però che non è il momento, si valuterĂ  successivamente. Non ho nessun odio verso questo ragazzo, è vissuto due anni nella mia famiglia, ma io ora devo pensare a Martina, capisco la sua sofferenza ma non me la sento, ora devo preoccuparmi solo di stare vicino a mia figlia”.

🎧 Muore in carcere a Sollicciano, era tra i ricorrenti per le condizioni disumane della struttura

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧 Muore in carcere a Sollicciano, era tra i ricorrenti per le condizioni disumane della struttura
Loading
/

Ancora un morto a Sollicciano, un ragazzo africano di cui si parlava come di una persona “tranquilla”. Eros Cruccolini, garante dei detenuti di Firenze, chiede alla sindaca Sara Funaro e al presidente Giani di invitare il ministro della Giustizia presso il penitenziario. “Serve intervenire in maniera serie e urgente”, dice Cruccolini.

Morire dietro le sbarre, un po’ ogni giorno fino a non poterne piĂą. Sebbene siano ancora incerte le cause del decesso, per Mohammed Wardi Ahmed, somalo di 28 anni, si fa strada l’ipotesi di suicidio con l’assunzione di alcol e farmaci. A Sollicciano, dove era stato trasferito da ottobre scorso dal Regina Coeli di Roma, il ragazzo avrebbe dovuto scontare una pena relativamente breve, fino a novembre 2025, una destinazione minata anche dalle “condizioni disumane e degradanti” della struttura penitenziaria per la quale, insieme ad altri 99 carcerati, aveva fatto ricorso ai magistrati per ottenere una riduzione della pena.

Una violazione, quella dell’articolo 3 della Cedu, per la quale Mohammed non ha fatto in tempo ad avere risposta, perchè il compagno di cella lo ha trovato esanime ieri intorno alle 5 del mattino.

“Una persona tranquilla”, così lo descrive il Garante regionale dei detenuti, Giuseppe Fanfani, che ha dovuto fare i conti con “una realtĂ  incivile”, dove pesano le mancanze: dalla direttrice, in malattia da un mese e sostituita da Loredana Stefanelli – che si divide tra questo e il penitenziario di Pistoia – il riscaldamento, l’acqua, igiene.

Un carcere allo sbando, chiosa dice Eleuterio Grieco, segretario generale regionale della Uil Pa, polizia penitenziaria, dove la vita non ha piĂą valore.

Natale in Toscana: sciopero del commercio indetto da Cgil e Uil

Sciopero del commercio nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania in Toscana. Lo hanno proclamato Filcams Cgil e UilTucs Toscana.

“No al sempre aperto, no a lavorare per le feste, il commercio non è un servizio essenziale, la festa non si vende – sottolineano in una nota i sindacati -. Vanno tutelati e creati i posti di lavoro e aumentati i salari, solo così si aumentano i consumi: mancano i soldi da spendere non le occasioni per farlo. La regolamentazione delle aperture nei festivi, oltre che a difendere i diritti di lavoratrici e lavoratori del commercio, serva anche al territorio e all’ambiente, ai centri storici, alla cultura”. Filcams Cgil e UilTucs Toscana sottolineano “che molte sentenze hanno sancito che il lavoro nelle festivitĂ  civili e religiose individuate dal Contratto nazionale non è un obbligo e il lavoratore non può essere comandato al lavoro senza il proprio assenso”.

“La richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori di attivarci per un’azione di moral suasion nei confronti degli esercizi commerciali, affinchĂ© il 24 e il 31 dicembre dispongano una chiusura anticipata alle 18 nei rispettivi esercizi, è ragionevole e posta in maniera garbata. Per questo non ci trova ostili, tanto piĂą che negli ultimi anni molti negozi della rete distributiva tradizionale e diversi punti vendita della grande distribuzione hanno giĂ  adottato la prassi di anticipare la chiusura nelle due giornate”. A dirlo è Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana, rispondendo all’appello di Cgil, Cisl e Uil. “Questo avviene proprio per venire incontro alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita dei dipendenti, come sottolineato dai sindacati.  La decisione sugli orari di apertura e chiusura è comunque una prerogativa delle singole imprese, considerando che, con la liberalizzazione, non esiste una regolamentazione che imponga vincoli specifici”.