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Mer 30 Apr 2025
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Anmil: nel 2025 in Toscana aumentano morti sul lavoro

Nei primi due mesi del 2025 scende il numero degli infortuni sul lavoro in Toscana ma passa da 7 a 12 il numero degli infortuni mortali, e crescono anche le malattie professionali denunciate

I dati sono stati resi noti dall’ Anmil alla vigilia dell’1 maggio. Gli infortuni totali denunciati in regione Toscana sono stati 6.924 (-7,3%, meglio del -3,4% medio nazionale), mentre le malattie professionali sono 2.325 (+4,5%, incremento piĂą basso rispetto al +5,8% nazionale).

Per quanto riguarda gli infortuni, il trend di diminuzione accomuna tutte le province della Toscana a parte Lucca (+1,6%), con percentuali negative in doppia cifra per Prato (-17,4%), Grosseto (-17,2%) e Massa Carrara (-16,3%), Il maggior numero di infortuni si è verificato nell’area metropolitana di Firenze (2.062, -7,9%). PiĂą eterogeneo l’andamento delle malattie professionali, aumentate con decisione ad Arezzo (+45,8%), Pistoia (+39,6%), Grosseto (+26,7%) e Prato (+25,6%), ma in diminuzione a Massa Carrara (-14,2%), Lucca (-9,3%) e Livorno (-8,4%).

“Nonostante l’apprezzabile impegno comunicato lo scorso mese – dichiara in una nota il presidente di Anmil Arezzo, Stefano Vasai – dal direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Danilo Papa, che ha previsto per l’anno in corso nuove unitĂ  ispettive che aumentano del 59% rispetto all’anno precedente, e che rappresenta, certamente, una prima risposta alle istanze dell’Anmil, tuttavia riteniamo che il potenziamento non risulti ancora sufficiente a vigilare sui circa 5 milioni di aziende sparse su tutto il territorio nazionale e a soddisfare l’effettiva tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, garantendo la conformitĂ  ai requisiti tecnico-normativi necessari”.

Pisa, omicidio Kalaveri: pm chiede 4 ergastoli

L’omicidio avvenne il 18 agosto 2022 quando un commando gli scaricò addosso 16 colpi di pistola. Il 36enne fu vittima di una vendetta in nome del cosiddetto codice Kanun, adottato in Albania per lavare con il sangue l’uccisione di consanguinei.

Quattro ergastoli, con isolamento diurno, per altrettanti imputati di omicidio volontario premeditato al processo per la morte di Elson Kalaveri, l’albanese di 36 anni ucciso in un agguato in strada a Sasso Pisano (Pisa) il 18 agosto 2022 quando un commando gli scaricò addosso 16 colpi di pistola.

Il 36enne fu vittima di una vendetta in nome del cosiddetto codice Kanun, adottato in Albania per lavare con il sangue l’uccisione di consanguinei.

Il pubblico ministero Giancarlo Dominijanni oggi ha chiesto alla corte d’assise di Pisa, quattro condanne all’ergastolo per Qoli Shkelqim, 40 anni, di Castelnuovo Val di Cecina (Pisa), ritenuto essere il basista del gruppo di fuoco e colui che condusse la vittima a Sasso Pisano per consentire la sua uccisione, per Valentino Tarallo e Giovanni Capone, entrambi di Napoli, ritenuti gli esecutori del delitto, e per Deliu Shkelzen, alias Shkelzen Keqi, ritenuto il mandante dell’omicidio.

Quest’ultimo, infatti, secondo la procura, volle vendicare la morte del fratello ferito nel 2014 in Albania, durante una lite con Kalaveri, e poi deceduto nel 2019.

L’accusa ha chiesto inoltre la condanna a 16 anni di reclusione per Ivan Tolomello, l’autista che accompagnò la banda dei presunti killer in Toscana, in ragione della sua ridotta partecipazione all’omicidio  e dell’atteggiamento collaborativo. Nelle prossime udienze si svolgeranno le arringhe delle difese e nelle prossime settimane è attesa la sentenza.

Aperte le domande per “Libri Gratis”

Il contributo della Regione Toscana per l’acquisto di libri per la scuola secondaria di I e II grado. Il  bando è  promosso  nell’ambito del progetto Giovanisì, che offre un contributo per l’acquisto dei libri scolastici per l’anno 2025/2026. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e le domande possono essere presentate entro il 28 maggio 2025.

Il contributo è destinato agli studenti residenti in Toscana, con un’età inferiore ai 24 anni e un valore ISEE non superiore a 15.800 euro. Per accedervi, è fondamentale che lo studente sia regolarmente iscritto per l’anno scolastico 2025/2026 a una scuola pubblica o paritaria situata sul territorio regionale. Il contributo economico varia in base alla classe frequentata, gli importi sono calcolati sulla base dei prezzi medi dei libri in Toscana e vanno da 137 a 348 euro circa.

La domanda deve essere compilata online all’indirizzo www.regione.toscana.it/librigratis. Per procedere, è necessario autenticarsi tramite SPID, CIE o Tessera Sanitaria/CNS. Nel caso di studenti minorenni, la domanda deve essere presentata da un genitore o da chi ne fa le veci, mentre per gli studenti maggiorenni può essere inoltrata direttamente dallo studente o dal suo tutore. Per ogni figlio è necessario inviare una richiesta distinta.

Per maggiori informazioni:  [email protected].

Musumeci, risorse per 1 miliardo per E-R, Marche e Toscana

“Prevediamo di finanziare un programma straordinario pluriennale da 1 miliardo di euro, sicuramente secondo uno spazio temporale che possa consentire alle istituzioni di poter utilmente impegnare il denaro. Quindi immaginiamo un piano di 10 o 12 anni, poco conta, dopo aver destinato le risorse distribuite in base alle esigenze delle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana”. Lo ha annunciato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di oggi, relativamente ai danni subiti dalle tre regioni sopo i recenti gravi eventi meteo.

“Abbiamo il dovere di correre perchĂ© – ha detto ancora Musumeci – in queste regioni in modo particolare il ripetersi degli eventi, spesso nelle stesse aree, negli stessi territori e nella stessa area fluviale, determina una condizione di stallo e quindi una esasperazione da parte delle popolazioni coinvolte. Immaginiamo quindi la nota piĂą significativa e cioè un programma straordinario pluriennale per gli interventi di ricostruzione ma anche uno per la messa in sicurezza del territorio. Un piano” tuttavia “che deve essere formulato su proposta del commissario straordinario entro il 31 maggio del 2026”.

Smantellata banda furti in aziende orafe aretine, 7 arresti

Smantellata una banda criminale dedita a furti nelle aziende orafe del territorio aretino, compiuti nel corso del 2024. Le indagini, coordinate dalla procura di Arezzo e condotte da polizia e carabinieri, hanno consentito di individuare un sodalizio criminale composto da otto cittadini rumeni, non residenti in Italia.

Due di questi sono stati fermati il 28 novembre scorso, poche ore dopo un furto commesso presso una ditta orafa di Laterina-Pergine Valdarno (Arezzo), dove erano stati prelevati 1,4 chili di oro, 50 chili di argento e 10 chili di ottone, per un valore complessivo stimato in circa 200.000 euro. Individuata anche la base logistica del gruppo, situata in provincia di Pistoia, i veicoli utilizzati per i furti e sono stati ricostruiti i movimenti della banda. Gli elementi raccolti hanno consentito di collegare il gruppo ad altri otto episodi avvenuti tra agosto e novembre 2024 nella zona di Arezzo e di Civitella in Val di Chiana. Per altri cinque componenti della banda, oltre ad uno giĂ  in stato di detenzione, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Disposto un mandato di arresto europeo nei confronti degli indagati.

Il 24 aprile, in Romania, la polizia rumena, con il contributo degli investigatori italiani, ha localizzato e arrestato quattro dei cinque indagati. Il quinto è al momento irreperibile e ricercato. Nel corso dell’operazione sono state inoltre effettuate perquisizioni domiciliari che hanno portato all’acquisizione di ulteriori elementi utili ai fini delle indagini. L’attivitĂ  investigativa prosegue al fine di accertare ulteriori responsabilitĂ  e possibili collegamenti con altri contesti criminali.

– L’operazione, denominata “Lancia d’argento”, è stata firmata da polizia e carabinieri di Arezzo, permettendo di bloccare la banda dedita a furti in ditte orafe. Una sinergia perfetta, basatasi su normali tecniche investigative “che hanno messo in risalto la bravura della nostra scientifica”, hanno commentato, nel corso di una conferenza stampa, la comandante della compagnia carabinieri Arezzo Silvia Gobbini e il dirigente della squadra mobile aretina Davide Comito.

“Il nome dell’operazione lo aveva scelto il sovrintendente della polizia di Stato Massimiliano Meoni – ha spiegato Comito -, grande investigatore scomparso qualche settimana fa, improvvisamente, a 51 anni. A lui è dedicato tutto il nostro lavoro”. La scelta di un “covo” a Pistoia da parte del gruppo, dove polizia e carabinieri avevano fatto un blitz dopo il fermo di due componenti della banda a inizio indagine, è stata definita “causale”, i banditi infatti partivano spesso dalla Romania per i loro raid ladreschi, avvalendosi di informazioni raccolte da possibili basisti sui quali si sta lavorando. “Sotto questo profilo dobbiamo rigraziare la polizia rumena che ci ha fornito assistenza e collaborazione. Le indagini comunque proseguono – hanno aggiunto Silvia Gobbini e Davide Comito – per far chiaro su un’altra serie di furti compiuti tra luglio e ottobre del 2024. Intanto siamo a buon punto per l’individuazione dell’ottavo componente della banda”.

A Firenze nasce il polo educativo e sociale Florence Nightingale

Una residenza per disabili, due centri educativi per giovani in difficoltĂ , un centro di formazione, un centro di ricerca. Nasce sulla collina di Bellosguardo, in via di Santa Maria a Marignolle a Firenze, il polo educativo e sociale Florence Nightingale: al suo interno operano circa 30 professionisti tra infermieri, Oss e fisioterapisti.

La struttura è stata realizzata in quattro anni, con un investimento di circa 2 milioni di euro: è uno spazio dove le Congregazione delle suore adoratrici del sangue di Cristo, proprietarie degli immobili, svolgono la loro missione insieme al Consorzio Zenit, che gestisce le strutture.

All’interno dello spazio ci sono anche altre due aree per giovani in difficoltĂ : una è la comunitĂ  per giovani Demidoff, un servizio residenziale che può accogliere un massimo di dieci bambini o adolescenti, maschi e femmine, in etĂ  compresa tra 11 e 17 anni; l’altra è il Centro diurno giovanile Pinocchio, struttura semiresidenziale convenzionata con il Comune di Firenze dal 1987 per l’accoglienza di bambini e ragazzi di etĂ  compresa tra i 4 e i 16 anni. Nel polo si trovano poi il centro di formazione per il mondo dei servizi socio-sanitari ‘S.Maria De Mattias’ e la sede fiorentina del centro di ricerca don Carlo Nanni che si propone come un hub per lo sviluppo di modelli innovativi nel campo dell’educazione e della didattica.

“Una casa completamente rinnovata per servizi molto importanti giĂ  consolidati, come il centro Pinocchio e la comunitĂ  Demidoff, ma anche progetti nuovi che si aggiungono a quelli esistenti per dare ulteriori risposte a bisogni sempre crescenti della comunitĂ : collaboriamo da tempo con il consorzio Zenit, realtĂ  da sempre a fianco delle persone piĂą vulnerabili”, ha detto la sindaca Sara Funaro. “Cura e inclusione – ha detto l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli – sono gli elementi che caratterizzano questo polo educativo e sociale. Alla base della cura c’è l’attenzione, ci sono i bisogni delle persone che devono essere innanzitutto riconosciuti, ascoltati e accolti”. “Il polo Florence Nightingale è uno spazio aperto ai bambini, ai giovani, alle famiglie e agli anziani del quartiere”, ha ricordato Andrea Blandi, presidente del Consorzio Zenit.