Nei primi due mesi del 2025 scende il numero degli infortuni sul lavoro in Toscana ma passa da 7 a 12 il numero degli infortuni mortali, e crescono anche le malattie professionali denunciate
I dati sono stati resi noti dall’ Anmil alla vigilia dell’1 maggio. Gli infortuni totali denunciati in regione Toscana sono stati 6.924 (-7,3%, meglio del -3,4% medio nazionale), mentre le malattie professionali sono 2.325 (+4,5%, incremento piĂą basso rispetto al +5,8% nazionale).
Per quanto riguarda gli infortuni, il trend di diminuzione accomuna tutte le province della Toscana a parte Lucca (+1,6%), con percentuali negative in doppia cifra per Prato (-17,4%), Grosseto (-17,2%) e Massa Carrara (-16,3%), Il maggior numero di infortuni si è verificato nell’area metropolitana di Firenze (2.062, -7,9%). PiĂą eterogeneo l’andamento delle malattie professionali, aumentate con decisione ad Arezzo (+45,8%), Pistoia (+39,6%), Grosseto (+26,7%) e Prato (+25,6%), ma in diminuzione a Massa Carrara (-14,2%), Lucca (-9,3%) e Livorno (-8,4%).
“Nonostante l’apprezzabile impegno comunicato lo scorso mese – dichiara in una nota il presidente di Anmil Arezzo, Stefano Vasai – dal direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Danilo Papa, che ha previsto per l’anno in corso nuove unitĂ ispettive che aumentano del 59% rispetto all’anno precedente, e che rappresenta, certamente, una prima risposta alle istanze dell’Anmil, tuttavia riteniamo che il potenziamento non risulti ancora sufficiente a vigilare sui circa 5 milioni di aziende sparse su tutto il territorio nazionale e a soddisfare l’effettiva tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, garantendo la conformitĂ ai requisiti tecnico-normativi necessari”.