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Bright – La Notte dei Ricercatori in Toscana. Intervista a Stefania Salvadori

“Archeologia stellare per studiare le prime stelle”. Prima che si formassero le prime
stelle, oltre 13 miliardi di anni fa, l’Universo doveva apparire come un mare oscuro e calmo: nessuna sorgente luminosa, solo idrogeno e elio. Gli elementi chimici più pesanti, come il carbonio e l’ossigeno che costituiscono il nostro stesso corpo, si forgiarono nel cuore delle prime stelle. Alla morte di queste, accompagnata da energetiche esplosioni di
supernove, elementi chimici nuovi furono dispersi nel gas circostante e nacquero nuove generazioni stellari. Alcune delle stelle più antiche e più povere di elementi pesanti sono sopravvissute fino ai giorni nostri e sono considerate dei veri e propri fossili stellari. Con l’Archeologia Stellare è possibile percorrere un viaggio nel tempo di oltre 13 miliardi di anni: dalle stelle fossili osservate nella nostra Galassia alla comparsa delle prime stelle. Parla la ricercatrice del Dipartimento di Fisica e Astronomia.

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