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Cosa è successo? – Una notte per un permesso del 16 Marzo 2024


Trascrizione automatica dell’audio:

[Speaker 11]
Cosa è successo? Storie e voci per capire quello che accade.

[Speaker 2]
Quanto è complicato? Voi siete qui da quanto tempo?

[Speaker 8]
Ah, noi stiamo cercando asilo politico. Ah, ok. Permesso di soggiorno no.

[Speaker 2]
Ma voi siete qui con le valigie, con le cose, con tutte le vostre cose?

[Speaker 8]
Cioè, siete qui da quanto tempo? Ah, domenica? Domenica.

Domenica? Lunedì? È già tre, quattro giorni.

[Speaker 2]
Cioè, sono quattro giorni che voi dormite qui per estate davanti alla questura?

[Speaker 13]
Ah, sì. Quattro giorni per dormire qui.

[Speaker 2]
Sono Raffaele Palumbo, il podcast di Controradio Cosa è Successo per questa settimana è dedicato alla questione permessi di soggiorno dei cittadini stranieri, permessi di soggiorno rinnovide, permessi di soggiorno, richieste di asilo, ma in una sola parola le lunghe code e gli accampamenti veri e propri che si generano davanti alla questura di Firenze in Via della Fortezza già dalle prime ore dell’alba, se non addirittura durante la notte.

Durante questo podcast vi faremo ascoltare alcune delle voci, delle persone che stazionano lì per giorni alle volte, poi sentiremo anche la voce di una avvocata dell’ASGI, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, per cercare di capire che cosa sta succedendo davanti alla questura di Firenze.

[Speaker 10]
Sono negativo. Io da due anni. Lei a che ora è arrivata questa mattina?

[Speaker 12]
A venti minuti. Però io solo per preguntarsi se è pronto il mio soggiorno. Solo questo.

Ancora non è pronto.

[Speaker 3]
Bella domanda. Questo è un discorso molto, molto, molto difficile. Nel senso che tu vieni qui tranquillamente per fare la coda, ti danno l’appuntamento alle nove e prima di arrivare agli uffici ti passano tre ore, quattro ore, capito?

E poi…

[Speaker 4]
Parli verbale.

[Speaker 3]
No, sto parlando come… capito? E così, e così.

E così, non so cosa dirti di più. Voi a che ora siete arrivati? Perché c’è gente che viene anche di notte per prendervi il posto.

Sì, ma io sono arrivato. La gente che non vanno a prenotare, no? Perché io ho prenotato.

Vai alla CAF, tu prenoti, ti danno la data che deve essere qui e l’orario. Tu cerchi di venire a quest’ora qua. Arrivi qui, ti fanno entrare.

Vabbè, non c’è problema con l’orario. Però devi aspettare un po’ di ore prima di risolvere il tuo problema. È tutto qui.

[Speaker 4]
La mia esperienza che ho avuto qui è un’esperienza… Per me è anche grande, anche… Perché qui in Costura, secondo me, le cose si possono migliorare.

Capito? Perché noi abbiamo bisogno per il nostro giorno, per lavorare, per vivere. Insomma, ti dà una cosa che ti serve per vivere.

Cioè, se scade il permesso di soggiorno è un problema. Bisognerebbe rifarlo velocemente. Velocemente è un modo più facile, è un modo più disponibile anche per gente, no?

Per stranieri. Però è una cosa veramente allucinante. Sempre, sempre le rendono più difficili.

Invece, io penso che non dovrebbe essere così. Ma voi il permesso di soggiorno ce l’avete già?

[Speaker 3]
Sì. Eh? Sì, sì.

Io sono qua per di nuovo. Sono venuto l’altra volta, mi è mancato un foglio. Sono dovuto andare ancora a fare la prenotazione e ritornare ancora qui.

Capito? Oggi non so se risolverò il mio problema o no. Però tutti i documenti che mi hanno chiesto li ho tutti con me.

Adesso aspetto il mio ritorno. Ci sono tre, quattro persone davanti a me. E vedo come andrà.

[Speaker 4]
Questa mattina sono passate solo due persone. Quante ore sono passate?

[Speaker 3]
Cinquecentonove. Io sono cinquecentodiciasette. C’erano otto persone davanti a me.

Dalle nove fino ad ora. Adesso sono passate cinque persone in due ore, tre ore. Ma come mai succede questa cosa secondo voi?

[Speaker 4]
Perché non sono organizzati bene, perché si ignorano, perché non si rendono conto che noi abbiamo bisogno di questo carta per lavorare, per vivere, per curarsi. Ma loro non hanno capito questo secondo me.

[Speaker 2]
Ventuno associazioni hanno scritto al questore per chiedere la riduzione dei tempi di attesa per la consegna dei permessi di soggiorno. Ventuno associazioni del territorio della provincia di Firenze impegnata sulla tutela dei diritti dei migranti, dei minori non accompagnati, dei richiedenti asilo. Stiamo parlando delle difficoltà quotidiane che si ritrovano a dover affrontare ciò che è il problema.

Tre appuntamenti fissati scrivono le associazioni anche con oltre due anni di attesa. Tempi di trattazione delle istanze, di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno, ben oltre i termini previsti dal testo unico dell’immigrazione. E ancora strumenti di prenotazione online non idonei, comunicazioni poco chiare che spesso portano a ulteriori appuntamenti con tempi sempre più dilatati per il rilascio dei documenti.

Siamo andati a trovare l’avvocata Norris Morandi dell’Associazione per gli studi giuridici sul tema dell’immigrazione per capire appunto cosa sta succedendo.

[Speaker 1]
Un gruppo di ventuno associazioni abbiamo scritto al questore rappresentando tutta una serie di problematiche dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Firenze connesse fondamentalmente con l’incapacità dei cittadini stranieri di riuscire ad accedere in maniera normale, semplice e civile all’Ufficio Immigrazione per poter presentare le richieste di rinnovo del permesso di soggiorno e per poter vedere esauriti i procedimenti di rinnovo e rilascio dei permessi di soggiorno nei tempi normativi della legge.

I tempi normativi sono stabiliti all’interno della bossi fine del testo unico a immigrazione ma sono costantemente non rispettati dal momento che attualmente i tempi medi si aggirano su un anno per un cittadino straniero per poter riuscire a avere magari un primo appuntamento per presentare la richiesta di permesso di soggiorno e poi un altro anno per poter riuscire ad avere anche la consegna del permesso di soggiorno.

[Speaker 2]
Ma qual è il problema? Nel senso che è un problema tecnico, tecnologico, politico? Cioè che tipo di problema è per chiedere una cosa così lunga?

[Speaker 1]
Allora, il problema più palese è probabilmente quello a livello organizzativo che deve essere ricondotto all’utilizzo di un sistema di prenotazione degli appuntamenti che ormai da tantissimo tempo non è valido, non funziona. Prima la questura si appoggiava al cosiddetto Coopa Project, ora al prenota facile che però presenta tutta una serie di problematiche per cui di fatto il cittadino straniero spesso e volentieri non riesce neanche ad accedere all’agenda dell’ufficio migrazione per prenotare gli appuntamenti. Questo però è il metodo regolare che dovrebbe essere intrapreso dal cittadino straniero per prenotare questi appuntamenti.

L’altra possibilità è quella dell’invio del kit postale, quindi di questa busta che viene presa alle poste per presentare le richieste di rilascio, rinnovo, conversione di alcune tipologie di permesso di soggiorno, ma anche in questo caso dall’invio del kit postale alla fissazione dell’appuntamento passa più di un anno. Al momento gli appuntamenti che vengono dati a seguito dell’invio del kit postale vanno già al 2025, quindi nel frattempo la persona è con il permesso di soggiorno scaduto e con una ricevuta postale che attesta la regolarità di soggiorno sul territorio, quindi non è un rischio di espulsione o di irregolarità, ma che crea una serie di problematiche enormi nell’effettiva fruizione dei diritti, perché questa ricevuta postale talvolta non è riconosciuta sia dalle pubbliche amministrazioni, ma spesso e volentieri anche dai datori di lavoro che non riconoscono la validità di una ricevuta postale per attestare la regolarità del permesso di soggiorno di un cittadino straniero.

[Speaker 7]
Difficile. Perché? Non lo so, io non lo so.

Io oggi sono venuto a accompagnatore per mia moglie.

[Speaker 2]
Ma da quante ore siete qua?

[Speaker 7]
Io alle quattro e mezza stamattina.

[Speaker 2]
Alle quattro e mezza di stamattina? Infatti stava dormendo in macchina quasi. No, devo fare fila lì.

Ah, ok. E alle quattro e mezza perché c’è tanta gente?

[Speaker 7]
Sì, guarda, ho fatto uno video. Guarda, alle quattro e mezza c’è già più di venti persone avanti a me. Più di venti, eh.

Loro dormire qui. Era buio? Sì.

Era notte ancora? Sì, sì. Guarda, con il cartone.

Quando fa la fila, mezz’ora si fa tutto, ora no, non so quando finisce. Ma come mai? Chiede loro io come si fa.

Io speravo presto, ma oggi penso al lavoro. Oggi il lavoro sia io o sia mia moglie, non si sa. E siete qui?

[Speaker 15]
Sì. Sì, sto aspettando. È un tempo lungo.

Sì, da mattina sto aspettando.

[Speaker 10]
È difficile. Ci vogliono i contati di lavoro, ci vogliono i contati di casa. Mio abito è niente.

Però ci vuole molto tempo. Tempo, un po’ ci vuole, però non è che esce proprio così. Basta che ce l’hai il contato di lavoro, il contato di casa e la fila di casa insieme.

Il contato regolare.

[Speaker 2]
Quanto è difficile rinnovarlo? Dipende, parla con loro dentro, non lo so io. A che ora è arrivato qui stamattina?

Perché c’è gente che mi ha detto che è arrivato alle quattro del mattino.

[Speaker 14]
No, quello è per l’asilo. Ci vogliono venire più presto. Quello che c’è l’appuntamento viene quando c’è l’appuntamento, dipende.

[Speaker 2]
Ma l’appuntamento si prende online? Si prende online o… O di persona?

Non lo so. Quanto è complicato? Voi siete qui da quanto tempo?

[Speaker 8]
Noi stiamo cercando l’asilo politico. Ah, ok. Il permesso di soggiorno, no.

[Speaker 2]
Ma voi siete qui con le valigie, con tutte le vostre cose. Cioè, siete qui da quanto tempo?

[Speaker 8]
Ah, dal domenica? Domenica. Domenica, lunedì, già tre, quattro giorni.

[Speaker 2]
Cioè, sono quattro giorni e voi dormite qui per stare davanti alla questura?

[Speaker 13]
Sì, quattro giorni qui a dormire.

[Speaker 1]
Al di là del fatto che comunque sia questi tempi di attesa non sono conformi al dettato normativo e quindi sono delle legittimità, comunque sia il cittadino straniero si vede pregiudicato costantemente, giornalmente nella fruzione di una serie di diritti conseguenti alla regolarità di soggiorno che ha ma che di fatto non riesce a far valere compiutamente sia per il rinnovo della tessera sanitaria, sia per la stipula di contratti di lavoro ma anche, ad esempio, con la possibilità di voler viaggiare. Non necessariamente tutti vogliano semplicemente fare rientro nel paese di origine dove effettivamente per vacanza potrebbero andare con questa ricevuta postale ma potrebbero semplicemente voler viaggiare in altri stati dell’Unione Europea e questo è impedito dalla mancanza del titolo di soggiorno rinnovato.

[Speaker 2]
Le stesse domande ci sono anche nella presentazione delle domande di protezione internazionali con appuntamenti che superano un anno e come ci diceva l’avvocata Norris Morandi violano la normativa in materia che prevede l’immediata ricezione della domanda. Difficoltà di comunicazione, difficoltà di comunicazione, difficoltà di comunicazione Assunzione da parte dell’Ufficio Migrazione di una pluralità di indirizzi PEC, di posta certificata le cui comunicazioni rimangono per lo più prive di riscontro cosa che genera confusione sia tra gli operatori stessi che naturalmente tra gli utenti. Per non parlare poi delle problematiche per i ritardi del rilascio dei permessi di soggiorno per i minori, i minori non accompagnati e per la conversione di un altro tipo di permesso di compimento della maggiorità il superamento di questo status quo gioverebbe senza dubbio l’inserimento nei percorsi di inclusione favorirebbe il completamento dello stesso percorso riducendo i rischi di sfruttamento lavorativo con tutte le gravi conseguenze che esso comporta. Continuiamo ad ascoltare altre testimonianze raccolte in via della Fortezza a Firenze davanti all’Ufficio che riguarda i permessi di soggiorno della questura e ancora l’avvocata Noris Morandi dell’Asgi Troppo difficile, vedi?

[Speaker 5]
Stavano qua una settimana, due settimane, questo non mi serve Dormivano, facevano mangiare qua di notte, dorme tutto, anche io, ma non stavo questa notte perché stavo malissimo e così Perché stai malissimo? Perché è freddo, non posso andare a casa perché venivano altre persone per questura

[Speaker 2]
E qui lo vedete di notte, anche qui

[Speaker 5]
Sì, bisogna stare qua notte e giorni

[Speaker 2]
Però loro qui vivono praticamente, è incredibile questa cosa, cioè sono quattro giorni che sono qui dormono, vivono, mangiano

[Speaker 5]
Sì, sì, sicuro Aspettavano documenti italiani

[Speaker 2]
Ok, però dovrebbe essere semplice, cioè con i documenti fai il rinnovo e se ne vai, invece non è così

[Speaker 5]
Non è semplice perché ci sono tante persone qua Esce tutti i giorni cinque persone solo, non dieci, non tutto, solo cinque persone e basta

[Speaker 2]
In tutta la mattina? Tutte le mattine, sì, solo domenica e sabato no E senza il permesso di soggiorno non potete lavorare?

[Speaker 5]
No, bisogna i documenti italiani

[Speaker 1]
La situazione di minori sanitari non accompagnati è un’altra di quelle situazioni particolarmente delicate insieme a quella dei richiedenti asilo, perché comunque sia sono categorie di soggetti vulnerabili in quanto ovviamente minori, che dovrebbero ottenere, diciamo, quasi un percorso accelerato o di favore, anche soltanto per evitare che i minori siano in attesa per ore in questura Però, appunto, anche per i minori sanitari non accompagnati tuttora non ci sono delle indicazioni chiare e precise da parte dell’Ufficio Migrazione su quelle che sono le modalità di prendere un appuntamento o sui tempi di rilascio di un permesso di soggiorno il che ovviamente crea un’ulteriore pregiudizia a situazioni che sono, appunto, maggiormente vulnerabili

[Speaker 2]
Perché questi minori non accompagnati dove stanno, cosa fanno, come possono andare avanti diciamo, anche date a questa situazione?

[Speaker 1]
I minori stranieri non accompagnati nella maggior parte delle volte sono inseriti all’interno di centri d’accoglienza quindi non sono, diciamo, privi di un posto dove vivere e sono assistiti dagli operatori dei centri d’accoglienza tuttavia il tempo di attesa nel rilascio del permesso di soggiorno crea i problemi che abbiamo visto prima quindi nel riconoscimento, magari, della testa sanitaria ma anche nell’iscrizione scolastica laddove è prevista la possibilità di iscrizione scolastica oppure un corso di formazione così come crea problemi nel futuro percorso di questi minori stranieri sul territorio che magari arrivano anche in Italia in un’età in cui sono prossimi alla maggior età e la mancanza di un permesso di soggiorno nel corso della minorità potrebbe comunque sia pregiudicare il percorso futuro

[Speaker 9]
è difficile proprio ma perché? non lo so perché lui l’hanno rigettato due volte ma perché c’era un motivo?

[Speaker 6]
la mano sua prima a un altro paese due volte l’ha fatta ha pagato pure un avvocato ma è stato rigettato un altro paese ha problemi con le mani le mani l’altro paese sì, quello ha problemi io ho 7 anni con il permesso di soggiorno 7 anni ma lui senza il permesso di soggiorno come fa a lavorare?

[Speaker 2]
a curarsi?

[Speaker 9]
anche il lavoro il lavoro c’era prima perché aveva il permesso di soggiorno di 6 mesi adesso non c’è il permesso è scaduto, è stato rigettato adesso lavoro come con bicicletta però il lavoro è difficile perché non è che tutti i giorni non è contratto non è contratto, è così, è a nero

[Speaker 6]
è a nero il lavoro anche quello ha problemi con la cattura l’altro paese ha detto l’avvocato non risponde bene quello è tutto quello è difficile il permesso di soggiorno io solo 6 mesi prendo dopo lascio stare

[Speaker 2]
abbiamo visto una famiglia di persone accampate con le valigie, i cartoni per coprirsi durante la notte il cibo dormono lì da giorni per voi non è un’immagine inconsueta qui stiamo parlando di richiedenti asilo

[Speaker 1]
sì non è un’immagine inconsueta perché purtroppo più o meno ciclicamente possiamo dire che si verificano episodi sia di cittadini sudamericani ma spesso e volentieri abbiamo visto in passato anche cittadini che vengono dal Pakistan o dal Bangladesh per lo più persone che arrivano dalla rotta cosiddetta balcanica che devono attendere sui marciapiedi di fronte alla questura per giorni per poter formalizzare la richiesta di protezione internazionale e questo perché appunto il numero delle richieste magari è molto elevato e fino ad oggi comunque sia l’uffice migrazione accoglie un numero limitato di richieste asilo al giorno oppure non ha la disponibilità dei mediatori con cui ovviamente è necessario poter interloquire con queste persone quindi queste persone si accampano letteralmente di fronte alla questura oppure anche nei giardini della fortezza che sono antistanti dove passano la notte per poi ripresentarsi al mattino sperando appunto di riuscire ad avere un numero per entrare all’interno dell’ufficio migrazione

[Speaker 2]
Cosa chiedete al questore in definitiva?

[Speaker 1]
Noi chiediamo al questore ovviamente un incontro con le associazioni per poter affrontare queste problematiche che ormai da tantissimo tempo caratterizzano l’ufficio migrazione della questura di Firenze per poter affrontare collaborativamente queste problematiche e cercare appunto di avere una risposta a dei problemi che eventualmente se ci risponderanno ci diranno essere per lo più organizzativi immaginiamo

[Speaker 2]
No, non abbiamo messo questo suono per coprire l’ennesima multinazionale del cibo portato a casa da lavoratori super sfruttati e a nero l’abbiamo messo per difendere il lavoratore che ha già i suoi problemi, come abbiamo sentito e come abbiamo sentito rimane un appello alla questura di Firenze per cercare di risolvere la questione sollevata da 21 associazioni e per non vedere più persone alle quattro del mattino o per giorni a dormire accampata per strada in via della fortezza

[Speaker 11]
Firenze Cosa è successo? Storie e voci per capire quello che accade

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