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Crisi moda, il nostro viaggio parla la Guardia di Finanza

Crisi moda, il nostro viaggio parla la Guardia di Finanza

“I controlli che eseguiamo sono quelli effettuati in un’economia invisibile. I proventi dei sequestri sono invece immessi nuovamente nelle casse dello stato”. Il Generale di corpo d’armata Fabrizio Cuneo, a capo del Comando interregionale centro-settentrionale dell’Italia della Guardia di Finanza, si alterna con il comandante toscano delle Fiamme gialle, Giuseppe Magliocco, in una serie di risposte che sfatano il mito sull’aumento dei controlli nel distretto del Fast fashion pratese come causa della sua crisi. Una circostanza che avevano evocato molti osservatori e protagonisti dell’economia cittadina, che per motivi comprensibili erano rimasti sospetti non verbalizzati. Tuttavia, la Guardia di Finanza sgombra il campo da questa ipotesi, ponendo un nuovo tassello nel puzzle che stiamo cercando di completare per comprendere la trasformazione del più importante distretto del pronto moda d’Europa.

Intervista del nostro corrispondente Giorgio Bernardini

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