“Sono da tempo convinta della necessità di rimettere al centro dell’educazione il processo di formazione della cittadinanza consapevole, guidando i giovani alla conoscenza e dunque al rispetto delle regole basilari del vivere associato, che troppo spesso vengono trascurate. Per questo l’iniziativa lanciata dal comune di Firenze mi sembra di straordinaria importanza, ” lo afferma la deputata del Partito Democratico Rosa Maria Di Giorgi.
Di Giorgi: Le scuole decisive nella ricostruzione di un solido tessuto di cittadinanza
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Ho delle idee al riguardo e non sono un insegnante ma studio per diventare insegnante perciò la tematica mi coglie nel vivo.
L’ora ad Hoc per la cittadinanza per me e per molti autori, non ha senso di esistere, “insenare ai ragazzi la comunità” è un concetto astruso perché non si insegna la comunità in un ora alla settimana, la comunità si vive e si chiede ai ragazzi di parteciparvi portando degli esempi e fornendo essi gli stumenti per essere critici.
La Pedagogia attuale parla di “Metodo partecipativo” di educazione alla cittadinanza che non è una Disciplina ma una “competenza”.
Declinare La competenza alla cittadinanza non è l’educazione civica.
Si, molti insegnanti educano e lo fanno bene, nelle loro ore (Italiano ? Storia ? Matematica ecc..) perché la competenza alla cittadinanza per sua natura è trasversale.
Infine io ho un ricordo orribile delle scuole medie dove chi non faceva religione andava a fare la famigerata “educazione civica” wesperienza orribile ed avvilente.