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Formato Cartaceo del 18 dicembre 2022

TÓIBÍN Colm, Brooklyn, Einaudi

[È il 1952 ed è difficile se non impossibile trovare un’occupazione a Enniscorthy, cittadina di poche migliaia di abitanti nel sud-est dell’Irlanda. E infatti i tre fratelli maschi di Eilis Lacey, la protagonista del romanzo, sono stati costretti a ‘emigrare’ in Inghilterra per riuscire a trovare un lavoro. Soltanto Rose, la sorella maggiore – single determinata, accudente, sicura di sé – ha un impiego soddisfacente e ben remunerato che le consente in pratica di mantenere oltre a sé stessa anche madre e sorella.

La giovane Eilis, prigioniera del confronto quotidiano tra la sorella e la madre vedova, trascorre le sue giornate combattuta tra frustrazione e vana aspirazione a un benessere che non pare in vista. Grazie a un prete cattolico emigrato a New York che Rose ha sollecitato affinché si prendesse a cuore la situazione di Eilis, la ragazza si convince sia pure a malincuore della necessità di varcare l’oceano in cerca di fortuna e si imbarca per gli States.

A Brooklyn all’inizio sconterà per intero il peso e il dolore del sentimento di estraneità, della solitudine e della nostalgia degli emigranti. Poi, a poco a poco, grazie a persone amiche e comprensive, imparerà a sentirsi a casa in un Paese dove tutto è possibile. Trova anche l’amore in Tony, un ragazzo italiano che fa l’idraulico e che vive con due fratelli e genitori in due stanze nel quartiere più periferico di Bensonhurst. Con Tony condivide anche un segreto…

Ma dopo due anni, d’estate, sarà costretta a tornare in Europa sia pure soltanto per un mese; lì ritrova le amiche di un tempo e rincontra anche Jim Farrell che una sera, prima della partenza di Eilis per New York, la trattò proprio male, un tipo che allora le sembrò proprio insopportabile… allora…

Eilis è combattuta: tornare a Brooklyn o rimanere nel paese d’origine, familiare, rassicurante e (a modo suo) accogliente? Entrambe le scelte sono possibili e plausibili, ma qualunque sia quella finale, la decisione di Eilis lascerà nel lettore (che a sua volta ha valutato entrambe le opzioni e inconsciamente parteggiato per l’una o per l’altra) un po’ di amaro in bocca, una vaga sensazione di delusione o di insoddisfazione.

Però è uno di quei libri che mentre li leggi o quando li hai appena finiti ti viene la voglia irresistibile di fare l’amore. Questo almeno è l’effetto che ha avuto su di me. Non so a voi. Però se siete curiosi di conoscere le vostre reazioni avete un modo semplice per scoprirlo: leggètelo (il libro) e… verificatene personalmente gli effetti!]

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