Il quotidiano Domani pubblica un’inchiesta su un presunto affare da un milione di euro in un’ora che la moglie di Ignazio La Russa e il compagno di Daniela Santanchè avrebbero fatto con una villa di lusso a Forte dei Marmi. al centro una villa venduta dal sociologo Alberoni. Ne abbiamo parlato con il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli
L’opposizione insorge. “Ma che Paese siamo diventati? La Repubblica delle banane? Non passa giorno che questa classe dirigente della destra-destra che governa l’Italia non dimostri di che pasta sia fatta. E i protagonisti sono quasi sempre gli stessi”, tuona Sandro Ruotolo, responsabile informazione per il Partito Democratico. Sul quotidiano si legge che Dimitri Kunz, compagno di Santanchè, e Laura Di Cicco, moglie di La Russa avrebbero guadagnato un milione di euro vendendo l’immobile. Secondo Domani, la villa, che si trova immersa nel parco della Versiliana e che apparteneva al sociologo Francesco Alberoni, sarebbe stata acquistata per 2,45 milioni da Kunz e Di Cicco alle 9.20 del 12 gennaio scorso e solo 58 minuti dopo sarebbe stata rivenduta all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni di euro. Il giornale aggiunge che la firma dei due rogiti avvenuta a meno di un’ora l’uno dall’altro sarebbe stata fatta in due studi notarili diversi, a Milano, che distano tra loro quattro chilometri. Intervistato dal quotidiano, Rapisarda sostiene che Kunz, suo amico di lunga data, non voleva vendere la villa, e avrebbe accettato “solo perché ho insistito”. E quando Domani gli chiede se l’affare possa essere servito per coprire i debiti di Visibilia (gruppo fondato da Santanchè al centro di un’indagine per bancarotta e falso in bilancio, ndr), l’imprenditore risponde: “Sono sincero, non conoscevo questa vicenda di Visibilia, se poi loro hanno usato i soldi perché utili a sanare la società non credo ci sia nulla di male”. Per Ruotolo “sarebbe gravissimo se fosse vero cioè che la moglie del presidente del Senato e il compagno della ministra Santanchè avessero comprato una villa a Forte dei Marmi rivenduta dopo un’ora con un lauto guadagno. Nulla di illecito, per l’amore del cielo. Non c’entra nulla l’eventuale controllo di legalità. La domanda che ci poniamo è diversa, non c’è dubbio che questo ‘recupero credito’ avviene mentre Visibilia affondava nei debiti. Tutto lecito? E il fatto che i familiari dei protagonisti della compravendita della villa siano, uno presidente del Senato e l’altra ministra, non pone nessun problema etico?”. Sulla stessa scia il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli: “Oggi apprendiamo dai giornali che il presidente del Senato e la ministra Santanchè hanno ottenuto un profitto di un milione di euro in soli 58 minuti vendendo un immobile a Forte dei Marmi, a evidenziare un dilemma etico significativo, in particolare all’interno di Fratelli d’Italia, e a sottolineare il crescente divario tra le élite politiche ed economiche e le famiglie italiane in difficoltà. È necessario affrontare con serietà la questione della giustizia sociale: non si può più continuare a fare i deboli con i forti e i forti con i deboli”.