Un minuscolo paese toscano, Montecastelli, nel cuore delle Colline Metallifere, sta affrontando da anni una lotta contro una multinazionale dell’energia, Magma, che ha in progetto una rete di centrali geotermiche sperimentali.
“Le centrali in progetto usano una tecnica non testata, invasiva e potenzialmente pericolosa in una zona di grande valore paesaggistico e e naturalistico, dove gli abitanti hanno investito in turismo e agricoltura sostenibile. Le centrali produrranno poca energia, non daranno lavoro perchè automatizzate, e avranno un impatto devastante sul territorio”denunciano gli abitanti del borgo che si sono riuniti in un comitato ed hanno lanciato un crowdfunding su gofundme.
“A Montecastelli vivono poche persone. Non hanno una lobby, non hanno potere politico, non hanno voce. Basta dire la parola magica: geotermia, e diventa difficile differenziare, spiegare, che non è tutto uguale. Non tutta la geotermia è verde, non tutta non è rischiosa, non tutta porta benessere. Il paese, la zona, non è contro la geotermia. Ha già dato moltissimo alla geotermia, e ricevuto in cambio. Ma Montecastelli è l’ultima oasi, e chiediamo che almeno quella venga lasciata intatta. L’eventuale beneficio di queste centrali non andrebbe al territorio ma a una multinazionale. Il rischio sismico, l’impatto ambientale e sonoro, andrebbero invece a scapito della comunità e di tutti”
INTERVISTA A Maria Margherita Glørstad