Giornata mondiale del suolo ma il consumo non si ferma, 20 ettari ogni 24 ore

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    Giornata mondiale del suolo ma il consumo non si ferma, 20 ettari ogni 24 ore – Frane, allagamenti, alluvioni: sono tra gli effetti del consumo di suolo che nel nostro Paese, anche se rallentato, continua ad avanzare a ritmi importanti: 20 ettari ogni 24 ore. Un danno naturale immenso ma anche un enorme danno economico che continua nel tempo. La perdita del suolo avvenuta non solo nell’ultimo anno, ma nel periodo tra il 2006 e il 2023, ha avuto un impatto economico stimato tra 7 e 9 miliardi di euro all’anno. E basti pensare che lo scorso anno soltanto la riduzione dell’ “effetto spugna”, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, è costata all’Italia 400 milioni di euro. Questa poco confortante fotografia emerge dall’ultima edizione del Rapporto dell’Ispra che mette in evidenza come complessivamente il consumo di suolo rimane ancora troppo elevato, e solo in piccola parte compensato dal ripristino di aree naturali.

    Commentiamo con Paolo Pileri, docente di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano, autore del libro ‘Dalla parte del suolo’ e ‘Progettare la lentezza’.