Vent’anni fa, Francesco Romagnoli si reca in Etiopia da turista, non immagina che l’incontro con un bambino gli avrebbe cambiato la vita. Le drammatiche condizioni in cui versa lo portano a prendere una decisione: sarebbe rimasto lì e avrebbe costruito un rifugio sicuro per quel bambino e per tutti quei “bambini invisibili” che il mondo ha dimenticato. Nasce così l’idea del “Villaggio dei bambini”, che ora ha anche una scuola e un piccolo ospedale, costruiti negli anni con fatica e sacrificio. Lo abbiamo intervistato
“Il Villaggio dei Bambini” : in Etiopia, la casa per i piccoli orfani ‘parla’ italiano
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