Irpinia ’80

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    Il terremoto colpì alle 19:34:53 di domenica 23 novembre 1980: una forte scossa della durata di circa 90 secondi, con un ipocentro di circa 10 km di profondità, colpì un’area di 17.000 km2 che si estendeva all’Irpinia al Vulture, posta a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza. I comuni più duramente colpiti (X grado della scala Mercalli) furono quelli di Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Laviano, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Calabritto e Santomenna. Gli effetti, tuttavia, si estesero a una zona molto più vasta interessando praticamente tutta l’area centro meridionale della penisola: molte lesioni e crolli avvennero anche a Napoli interessando molti edifici fatiscenti o lesionati da tempo e vecchie abitazioni in tufo. Roberto De Marco è ex Direttore del servizio sismico nazionale della Presidenza del Consiglio. Sabina Porfido è ricercatrice del Cnr, esperta di sismologia ed effetti dei terremoti. Generoso Picone è storico giornalista del Mattino, avellinese, autore tra gli altri del libro “Paesaggio con rovine” e “Il terremoto dell’Irpinia”. Trasmissione realizzata in collaborazione con la SIGEA.

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