L’ultimo libro di Francesco Magris sarà presentato giovedì sera alle 21:00 a Flower
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Non sono per niente d’accordo: i diritti civili non innescano nuovi consumi (si tratterebbe in quel caso di capricci civili). Per esempio la sanità pubblica è un diritto sociale importante, ma se non posso scegliere chi decide al posto mio quando sono impedito, quel servizio può trasformarsi in una tortura.
L’autodeterminazione è valore non negoziabile, anche in aspetti apparentemente minori della vita quotidiana, per esempio cosa dar da mangiare ai bambini a scuola e a casa; i pediatri di un tempo, più o meno consapevolmente prezzolati dall’industria zootecnica, prescrivevano carne troppe volte la settimana senza un effettivo fabbisogno; io la odiavo già allora; mio nipote oggi a scuola trova, con grande disappunto di alcuni genitori, proteine vegetali, uova o latticini più spesso della carne, con sua grande soddisfazione.
La crescita degli anni ’60-’70 non è stata per niente felice: il territorio si è riempito di edifici e automobili, l’aria e l’acqua inquinate, i cibi trattati con sostanze oggi illegali, insetticidi a gogo e così via.
In Italia non si può nemmeno vantare l’incremento dell’istruzione registrato in quei decenni in altri Paesi, continuiamo a essere un Paese poco istruito
Non sono per niente d’accordo: i diritti civili non innescano nuovi consumi (si tratterebbe in quel caso di capricci civili). Per esempio la sanità pubblica è un diritto sociale importante, ma se non posso scegliere chi decide al posto mio quando sono impedito, quel servizio può trasformarsi in una tortura.
L’autodeterminazione è valore non negoziabile, anche in aspetti apparentemente minori della vita quotidiana, per esempio cosa dar da mangiare ai bambini a scuola e a casa; i pediatri di un tempo, più o meno consapevolmente prezzolati dall’industria zootecnica, prescrivevano carne troppe volte la settimana senza un effettivo fabbisogno; io la odiavo già allora; mio nipote oggi a scuola trova, con grande disappunto di alcuni genitori, proteine vegetali, uova o latticini più spesso della carne, con sua grande soddisfazione.
La crescita degli anni ’60-’70 non è stata per niente felice: il territorio si è riempito di edifici e automobili, l’aria e l’acqua inquinate, i cibi trattati con sostanze oggi illegali, insetticidi a gogo e così via.
In Italia non si può nemmeno vantare l’incremento dell’istruzione registrato in quei decenni in altri Paesi, continuiamo a essere un Paese poco istruito