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Neri Binazzi, “Codici di sopravvivenza. Dialetto e italiano nel mondo dei semicolti”. Padova, Esedra.
Protagonista di questo libro è la lingua di due particolari personaggi, entrambi tormentati a causa di vicissitudini che rendono problematico il loro rapporto con la realtà. Mario Cioni, portato alla ribalta da Roberto Benigni, è un sottoproletario incapace di trovare il proprio posto nel mondo; Elio Bartolozzi è un contadino deportato (e scampato) a Mauthausen-Gusen e alle prese con una memoria dolorosa, con cui è difficile convivere. Nessuno dei due può contare su particolari competenze linguistiche e culturali, ma entrambi hanno un disperato bisogno della lingua: Mario per dare
sfogo alla propria inquietudine, Elio per cercare di elaborarla.