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Utilizzare il 20% dei beni ‘liquidi’ confiscati alla mafia, che solo negli ultimi anni ammontano a 36 miliardi di euro tra soldi e lingotti d’oro, per creare un fondo da mettere a disposizione dei Comuni per ristrutturare gli immobili confiscati, così da utilizzarli e renderli a disposizione della collettività.
E’ l’obiettivo di una proposta di legge presentata dalla Fondazione Caponnetto, che nei prossimi mesi sarà presentata in Parlamento in maniera bipartisan grazie al sostegno di parlamentari dei vari schieramenti.
Ce la siamo fatta spiegare Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto con il quale abbiamo fatto anche una riflessione sul rischio infiltrazioni in Toscana e sull’arresto di Messina Denaro un anno dopo mentre il Il procuratore della repubblica di Palermo de Lucia avverte : “Cosa nostra si ristruttura costantemente e punta in particolare al traffico di droga e agli appalti”