La professoressa, già docente di tossicologia forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, ha legato il proprio nome ad un’importante operazione culturale che ha dato nuova vita e luce agli affreschi del 1598 che adornano le pareti laterali del refettorio monastico al centro del quale campeggia il celebre dipinto “L’ultima cena” di Domenico Ghirlandaio (1476).
Gli affreschi, eseguiti dai fratelli Cesare e Benedetto Veli, successivi di circa un secolo al capolavoro del Ghirlandaio, rappresentano le figure religiose, tra santi e beati, appartenenti all’ordine benedettino vallombrosano che per secoli ha abitato nell’abbazia fondata intorno all’anno Mille da San Giovanni Gualberto.