“
Speaker 0: E
Speaker 1: la Newsline di Contraradio.
Speaker 0: L’informazione prima di tutto
Speaker 2: otto passate da quattro minuti venerdì ventotto giugno un buongiorno da Chiara Brilli in studio per la prima fascia informativa locale della nostra redazione Newsline con voi fino alle nove e trenta un saluto anche a Giorgio
Speaker 3: Bartolini dall’amma
Speaker 2: per le previsioni ben trovato. Un Saluto a tutti. Abbiamo ballato questa settimana Bartolini tra precipitazioni intermittenti anche di forte intensità che hanno provocato I disagi in particolar modo giovedì pomeriggio su su Firenze ma verso quale
Speaker 3: previsione andiamo anche per il fine settimana? Sì allora per le prossime ore per la giornata di domani andiamo verso due giornate con alta pressione, quindi con temperature in graduale aumento, cui oggi tempo stabile e soleggiato, qualche nuvola nel pomeriggio solo sul nord ovest, a temperature che aumentano fino a 31-32°C sulle zone interne. Per quanto riguarda la giornata di domani probabilmente sarà la più calda, poi domenica prevista una diminuzione delle temperature, non arriveranno comunque le piogge, per cui domenica sarà probabilmente una giornata piuttosto gradevole, per quanto riguarda domani invece un po’ di caldo si farà sentire, soprattutto nel pomeriggio sera quando le temperature potranno raggiungere anche 34-35° sulle zone interne, arriverà anche un po’ di nuvolosità dal mare nel corso del pomeriggio, nuvolosità che probabilmente porterà con sé anche un po’ di pulviscolo sariano in sospensione, quindi in atmosfera ci darà anche la sensazione di maggior caldo, soprattutto nel tardo pomeriggio sera. Dicevamo la domenica al tempo migliore con cielo prevalentemente sereno, poco nuvoloso, qualche nuvola in più solo su rilievi di nord-ovest dove in mattinata ci sarà la possibilità di qualche debole fiogia, ma le temperature torneranno a scendere, si affotteranno su valori più normali per il periodo, probabilmente ritorneremo su valori massi intorno a 30 gradi quindi alta pressione picco di caldo nella giornata di domani ma il gran caldo sembra durare piuttosto piuttosto poco tanto che domenica è già prevista una diminuzione delle tentature senza però
Speaker 2: piogge sul territorio regionale. Noi ci risentiremo lunedì peraltro inizierà
Speaker 3: il mese di luglio che tendenza già si prospetta? Ma la tendenza vede per la prima parte del mese di luglio direi ancora l’estate ancora fa un pochino fatica
Speaker 0: direi a decollare nel senso che ci
Speaker 3: sarà la possibilità, tra martedì e giovedì, di un po’ di stabilità con temperature che resteranno nei valori medi o leggermente sotto la media, poi diciamo fino al 15 luglio sembra un luglio abbastanza gradevole dal metà luglio un po’ potrebbe davvero arrivare sembra questa la
Speaker 2: nostra impressione il caldo più tenso. Abbiamo dato abbiamo dato un’indicazione di massima che dettaglieremo poi di giorno in giorno non ci fermeremo con gli aggiornamenti dall’amma grazie buona giornata e buon
Speaker 4: lavoro breve pausa pubblicitaria poi torniamo in newsline scandici estate Open City duemilaventiquattro lo spettacolo e poi torniamo in newsline. In in in in in
Speaker 0: in in in extra multi etnica di Arezzo. Etnica, 25esima edizione. Dal 27 al 30 giugno a Vicchio.
Speaker 4: Concerti, teatro, incontri, teatro di strada, DJ set, mercato, street food. Giovedì 27 stazioni lunari in concerto con una line up unica. Ginevra Di Marco, Piero Pelù e Banda Bardot da un’idea di Francesco Magnelli. Il 28 Tonio Esposito racconta il viaggio di Ulisse e il Mediterraneo. Il 29 il sound unico dei Rumba De Bodas.
Ska, Funk, Ritmi Latini e Afro. Il 30, Queen Omega, da Trinidad e Tobago l’icona femminile del Roots Rag. Info e prevenite voxel.it Eventi musicpool.it Periferico Festival, spiagge urbane a cielo aperto. Nella periferia nord-ovest di Firenze, I cortili del Teatro delle Spiagge e dei condomini delle piagge diventano paico scenici all’aperto. Teatro, danza, musica e laboratori a cura di Teatri d’Imbarco per l’estate fiorentina 2024.
Info e programma teatridimbarco.it. Lunedì 1 luglio presso il condominio portico social housing a Sala via Balducci Quanta strada ha fatto Bartali, testo e regia, Nicola Zavagli con Beatrice Visibelli in occasione del Tour de France a Firenze, un
Speaker 5: ritratto dell’uomo e del campione. Torna all’estate Fiorentina. Da giugno a settembre quattro mesi di iniziative culturali con sei eventi speciali a tema. Dieci grandi festival e tantissime iniziative diffuse nei cinque quartieri. Scopri il programma su WWW punto estate Fiorentina punto it.
Sponsor Toscana Energia, estate Fiorentina duemilaventiquattro.
Speaker 1: Iniziativa proposta nel piano operativo della città di Firenze. Instabile, cultura e movimento. Lo spazio culturale ad alto impatto creativo con circo contemporaneo, teatro, musica, aperitivi, altra molto e bistrò. Tutti I giorni dalle diciotto e trenta alle due in via della Funga a Firenze, zona Varlungo, l’ingresso è libero.
Speaker 4: Segueci su Facebook e Instagram. Domenica trenta alle ventuno e quindici, Domenico Ciano in mister ritmo, performance fresca e originale senza confini grazie al linguaggio universale
Speaker 6: del ritmo, spettacolo
Speaker 0: all’interno dell’estate fiorentina. Contro radio
Speaker 2: alle otto e undici minuti diamo uno sguardo come di consueto alle principali notizie di oggi dai giornali del nostro sito contro radio punto hit dalla Repubblica inizia la festa del Tour de France, alberghi ed Airbnb pieni al novanta per cento. Ieri la passerella delle squadre alla piazzale Michelangelo, domani la corsa, vi abbiamo raccontato in diretta all’evento di ieri pomeriggio anche l’impatto economico, sociale, oltre che sportivo di questa manifestazione internazionale e tutte le indicazioni sulla viabilità, I divieti di sosta, le modifiche alla circolazione le trovate anche sul nostro sito Controradio punto it. Di taglio centrale la politica Palazzo Vecchio, Funaro e Nardella emozione per il passaggio della fascia. Dario Nardella non riesce a trattenere le lacrime e si commuove. Sara Funaro è visibilmente emozionata.
Il momento del passaggio di consegne con tanto di fascia passata da una spalla all’altra ieri le immagini hanno fatto il giro dei social. Questo passaggio di testimone per quanto riguarda la neosindaca del comune di Firenze e sentiamo dunque uno stralcio delle dichiarazioni del passaggio da parte del sindaco
Speaker 7: uscente Nardella e della neoeletta Sarafunaro. Credo che davvero oggi Firenze scriva una pagina di storia perché non solo c’è
Speaker 0: il cambio al
Speaker 8: vertice del sindaco dopo
Speaker 7: dieci anni lunghi intensi di governo interrotto della mia amministrazione, della mia giunta, ma anche perché la sala di Clemente Settimo apre le porte alla prima donna sindaca della storia di questa città e anche la più importante città italiana guidata da una donna. Sono stato perfino più felice di quanto non lo fossi stato il giorno della mia seconda elezione.
Speaker 9: Da oggi inizia una fase nuova, inizia una fase in cui sono responsabile di questa meravigliosa città e lo farò ovviamente con con una squadra della quale sarò responsabile. Ero per la puntura andata a trovare I centenari come avevo promesso, era andata a trovare prima vittoria mentre facevo la strada per andare a trovare Pietro, c’era un pezzo della città che era completamente bloccato perché si era allagato un sottopasso. Con quel momento come ho sempre fatto in questi anni mi è venuto distinto di al prendere il telefono per chiamare Dario dicendo Dario avvisiamo che cosa che cosa facciamo. Nel momento in cui stavo alzando il telefono ho detto no ora non posso chiamare Dario, ora ci sono io. Quello è stato il momento in cui ho preso consapevolezza che fare il sindaco di Firenze vuol dire essere responsabile
Speaker 2: soprattutto di tutte le questioni cittadine. E dicevamo ieri la consegna simbolica della fascia per attendiamo invece la formazione della Giunta comunale di Firenze mentre la sindaca di Prato Ilaria Bugetti l’annuncerà in queste ore leggiamo infatti di spalla sulla nazione di Prato oggi Bugetti presenta la sua squadra la squadra di governo dovrebbe essere annunciata nel primo pomeriggio sentiamo le
Speaker 10: anticipazioni dal nostro corrispondente Giorgio Bernardini. Tre riconferme dalla Giunta uscente un nome ancora coperto che arriva dalla società civile sette assessori su nove del partito democratico. È già il momento delle scelte per ilare I bugetti. Prima sindaca di Prato che comunicherà I nominativi e le deleghe della Giunta Comunale nelle prossime ore. Alto autonomo che impazza in città pare ma anche un solo tassello.
Quello della personalità che Bugetti vorrebbe inserire pescando personalmente fuori dai partiti un po’ come nelle intenzioni della sua collega Fiorentina Sarafunaro che
Speaker 1: ancora le prese con I
Speaker 10: primi ragionamenti sulla sua giunta. Per il resto la prima grande novità è l’ingresso ufficiale del Movimento Cinque Stelle nella stanza di bottoni.
Speaker 0: Sarà Chiara Bartalini, la
Speaker 10: più votata dei pentastellati, ad accedere ai banchi di Palazzo del Comune. Si tratta della prima volta di un governo giallorosso in un capologo toscano, Prato, e tra l’altro la città più grande in Italia dove si insederà una giunta di campo largo. Le tre riconferme di bugetti provenienti dalle precedente esperienza di giunta saranno il vicesindaco Simone Faggi, Benedetta Squittieri e Cristina Zanzò, tutti Dem. Le new entry sono per lo più giovani assessori, il segretario del PD Pratese Marco Biagioni, Maria Logli, Diego Blasi. Ultimo nuovo ingresso in giunta è quello di Marco Sapia, bugettiano di stretta osservanza ed ex capo gruppo del PD in consiglio comunale.
A meno di clamorose rivoluzioni dell’ultima ora questa dovrebbe essere la lista definitiva con le deleghe che sono però ancora da segnare. La sindaca vorrebbe tenere per sé da quanto trapele quelle della cultura, l’urbanistica e lo sport. Ancora poche ore e gli ultimi misteri
Speaker 2: saranno svelati con la presentazione ufficiale. Tal Coriare Fiorentino parte il tour, una festa in giallo, folla per la sfilata delle squadre da Piazza della Signoria al Piazzale, domani il via alla gara e di taglio alto dai torpedoni al dialogo con I viola cinque dossier per la neosindaca parliamo di Firenze dopo il passaggio di consegne tra Nardella e Funaro oltre al Totoggiunta ci sono anche le priorità di intervento e di governo sul tavolo della neosindaca di Firenze. La nazione apre con la cronaca scoperte ottanta cinque vasori totali in città e reporta delle fiamme gialle, sequestri per tredici milioni con le normative antimafia e ottocentoventi ispezioni monitorate le opere del PNR per un totale di poco meno di trecento milioni di euro e poi la fotonotizia naturalmente il tour sul tetto del mondo il tour de France scalde I pedali presentazione mozzafiato fra Palazzo Vecchio e il Piazzale domani tutto pronto per il grande par in Migliaia a bocca
Speaker 0: aperta davanti ai campioni e quattro minuti
Speaker 2: alle otto e diciasette minuti su Newsline come annunciato oggi ci sono delle rubriche che vanno verso la chiusura di stagione, entreremo infatti nel palinsesto informativo
Speaker 11: estivo da lunedì prossimo
Speaker 2: primo luglio e allora salutiamo Leonardo Margarito. Ben trovato. Buongiorno. Buongiorno a tutti e tutte. Siamo parlando di voce ventenni di oggi sul futuro di tutti e tutte appunto che da gennaio ci ha accompagnato con poco meno di trenta trasmissioni, trentapuntate, Leonardo fatte sia da questo studio ma ci siamo spostati anche in esterna tanti temi e tanti luoghi che abbiamo incontrato oltre ai giovani che abbiamo sollecitato intercettato ma insomma abbiamo voluto dare un taglio del nastro, un qualcosa che è importante da non solo sostenere
Speaker 11: ma anche da raccontare attraverso proprio le vostre voci. Sì, sono stati sei mesi belli, intensi, abbiamo fatto tantissime puntate, abbiamo raccontato anche tantissime storie perché oltre ad essere usciti poi dagli studi abbiamo raccontato anche storie di alcuni giovani, di alcuni gen z relativamente a temica ad esempio come la dipendenza dai social il gioco d’azzardo abbiamo spaziato su tanti temi fino a toccare poi quelli che riguardano la nostra città quindi tutti quelli che sono I servizi, le esigenze della nuova generazione. È stato un percorso di sei mesi
Speaker 2: importante, oggi è un po’
Speaker 11: l’ultimo giorno di scuola
Speaker 12: per me.
Speaker 11: Te lo senti un po’ addosso? Sì sì
Speaker 0: sì sì.
Speaker 2: Anche il fatto di svegliarsi
Speaker 11: tutti I
Speaker 0: venerdì alle sei
Speaker 11: e mezzo. Cosa strana per un’ingenzia diciamo. Nel senso non lo facevo dai tempi delle scuole superiori però effettivamente son sincero è una bella emozione no? Perché quando poi si crea quel quel rapporto anche con le persone sia di di consiglio di critica
Speaker 0: di ascolto è bello La radio ha anche questa potenza.
Speaker 2: Ti ha colpito lo strumento radiofonico? Non te lo aspettavi?
Speaker 11: Molto. Ho sempre avuto una grande passione verso la radio ma non credevo avesse questa potenza.
Speaker 2: A volte anche I Gen Z si stupiscono.
Speaker 11: Sì, anche noi abbiamo l’umiltà di capire che ci sono cose più più belle veramente la radio anche il podcast no? Che poi è stato creato di Gen Z sul sito di Controradio è bello perché anche se uno non può ascoltarci in
Speaker 2: diretta ci può risentire e questo è bello no? Perché. Questo è stato uno strumento che dobbiamo dire ha avuto il suo successo perché sia il podcast in un secondo momento podcast che è uno strumento lo ribadiamo tanto usato scoperto ed usato dai giovani che in
Speaker 0: qualche modo intercettano la radio attraverso questo tipo
Speaker 2: di fruizione, cioè attraverso il canale sonoro non live e quindi un’abitudine all’ascolto sicuramente di tipo diverso però con un mezzo che è sempre molto affine.
Speaker 11: Verità e sono sincero tanti ragazzi, I ragazzi che mi seguono anche sui social o che conosco direttamente ci hanno ascoltato, mi hanno ascoltato anche in differita attraverso il podcast e devo dire ho ricevuto anche diversi messaggi proposte su quelli che sono stati gli argomenti che abbiamo trattato
Speaker 2: quindi l’interazione è stata positivo. In tutto questo ha contribuito anche il canale video di Florence di Controradio, Camilla Coger ma anche tutto lo staff, Francesca Cellini, Andrea Montigiani, Lucia Gemignani che hanno dato un contributo anche alla preparazione di quelli che sono stati I
Speaker 0: temi che hanno dato
Speaker 2: un contributo anche alla preparazione di quelli che sono stati I temi che abbiamo affrontato anche fuori con Gen Z. On the road ci hanno portato ad agganciare l’attenzione di una fascia di pubblico che magari attraverso appunto lo strumento radiofonico o in questa
Speaker 11: fascia delle otto del mattino non era facilmente intercettabile. Assolutamente ovviamente il grazie va anche a loro ci hanno accompagnato soprattutto nelle tre puntate in esterna che devo dire anche in termini di
Speaker 13: numeri perché poi
Speaker 11: alla fine bisogna dare anche un po’ di numeri no? Ora li diamo hanno avuto una copertura importante. Loro fanno un grandissimo lavoro di informazioni sui social e intercettano quella fascia che magari appunto resta spesso fuori dall’informazione e devo dire hanno anche un taglio che personalmente mi piace, apprezzo tantissimo e sono stato molto contento che abbiano avuto voglia
Speaker 2: di viaggiare con noi anche all’esterno e fuori dagli studi. È venuta talmente voglia anche a loro che adesso pensano alle dirette anche come approdo futuro su altri temi poi vedremo e non anticipiamo e non spoileriamo nulla tre quattro due ottantuno 0 quattrocento undici approfittiamo anche del nostro numero WhatsApp per avere un feedback ulteriore da voi che possa servirci anche per un futuro, cercare di capire anche nella prossima stagione come come avere I genzì qui a contro radio ma soprattutto dare una voce perché abbiamo sempre detto un conto e parlarne, un conto e raccontarvi dire cosa ne potete pensare, un conto invece è sentirvi. Non è facile sicuramente alle otto del mattino ancora meno ma non è facile in generale perché non è che non avete opinioni ma forse non avete quell’urgenza di condividerle con noi perché forse
Speaker 11: avete scarsa fiducia in nelle generazioni pregresse. Diciamoci la verità. Questo quello che dici è assolutamente vero. C’è una scarsa fiducia nell’informazione però io credo che quando si crea no? Hai detto bene
Speaker 0: te all’inizio no? Un conto è pensarlo, uno spazio
Speaker 11: è un conto è farlo. Noi l’abbiamo fatto, abbiamo dato nel corso di questi sei mesi voce a tantissimi ragazzi, a tantissime ragazze, anche proprio in diretta, no? Cioè, quante volte nelle prime puntate abbiamo ascoltato telefonicamente, abbiamo ospitato in radio tanti ragazzi e tante ragazze. Secondo me è stata una bellissima opportunità e soprattutto io credo, vado un po’ a memoria, che non esista uno spazio come questo dove ciascuno e ciascuna si può sentir libero di esprimere la propria opinione e e di poterla anche discutere
Speaker 2: e confrontare con altre con altre realtà. È un po’ la cifra che ci contraddistingue come modalità non solo per quanto riguarda I giovani possiamo dire ma vogliamo anche sottolineare una delle puntate che essendo di venerdì Gen Z è vicina a un venticinque novembre al mese, rubrica e che ciclo di trasmissioni che concluderemo questa mattina tra poco mi raggiungerà infatti Sandra Salvatto con l’ospite di oggi. Un ciclo di trasmissione contro la violenza di genere di cui poi parleremo e daremo conto del tema di approfondimento di oggi le molestie sui luoghi di lavoro ma abbiamo avuto anche in Gen Z testimonianze importanti di giovane ragazze che hanno dovuto vivere situazioni di di abuso o comunque di
Speaker 11: disparità di trattamento in base al genere. Sì, quella è stata una una delle puntate forse più belle, no? Che abbiamo fatto nel corso di questi sei mesi abbiamo ascoltato la testimonianza di una ragazza che ha raccontato proprio la sua esperienza ovviamente con difficoltà e con anche un po’ forse di imbarazzo no? Nei confronti di quella che purtroppo è una una realtà che esiste e che purtroppo persiste e che soltanto anche attraverso I racconti possiamo cominciare a scardinare e quindi è stata una delle puntate più belle anche più emozionanti se mi posso permettere perché insomma averla anche qui in studio averla avuta qui in studio aver ascoltato da insomma dal vivo la sua esperienza è stato abbastanza toccante. Credo che sia stata anche una delle puntate dove io ho parlato meno perché effettivamente stranamente ascoltando la voce di questa
Speaker 2: ragazza insomma c’era poco da aggiungere. Allora fra I temi che abbiamo trattato anche I giovani e il lavoro mhm tra l’altro nel giorno dell’anniversario della morte di Luana Dorazio la giovane stritolata in un orditoio a Monte Murlo e d’è stato occasione per parlare di precariato, di diritti anche e soprattutto per le future generazioni che entrano nel mondo del del lavoro ma abbiamo parlato di fonti di informazione, strumento, fiducia, legittimazione, come si informano I giovani oggi. La famosa questione e questa un po’ è stata diciamo una delle priorità che abbiamo posto anche alla neosindaca
Speaker 0: di
Speaker 2: Firenze che è quella degli spazi pubblici per il divertimento ma non solo per la socialità che siano accessibili economicamente e proprio
Speaker 11: a livello di spazi da mettere a disposizione. Sì è il punto che è emerso dalle voci che abbiamo avuto dal vivo appunto nelle tre puntate in esterna ma è anche la voce dei nostri ascoltatori e delle nostre ascoltatrici perché quando abbiamo trattato nelle varie puntate I temi tra Santo Spirito gli spazi di divertimento, il rapporto fra il divertimento e la residenza anche I nostri ascoltatori hanno insomma commentato relativamente a questo dicendo che a Firenze mancano questi spazi, mancano delle alternative o meglio ci sono tanti spazi a Firenze che andrebbero riqualificati probabilmente no non ultima stata quella del Parco delle Cascine che abbiamo vissuto poi in prima persona andandoci e facendo la puntata proprio
Speaker 2: lì all’interno del parco nel cuore del parco. In conclusione diamo anche qualche numero perché è importante contestualizzare anche quella che è stata la risposta del pubblico per quanto riguarda questa rubrica ma diciamo che poi uno dei fili rossi di questa trasmissione intercettando anche la campagna elettorale quindi seguendo anche il primo turno e poi il ballottaggio insomma il parter dei candidati soprattutto I loro programmi rispetto alla
Speaker 11: generazione Z è stata la Firenze che vorrei. Sì esatto è stata la Firenze che vorrei abbiamo cercato di tracciare una linea di essere anche un po’ programmatici su questo cioè quello che penso sia stato lo scopo della trasmissione era quello di dare uno spunto di riflessione anche alla nuova amministrazione, alla nuova in questo caso la nuova sindaca a cui faccio un grande in bocca al lupo e che spero potrà essere un interlocutore anche nella prossima stagione, se ci sarà una prossima stagione perché ci provano sempre io poi verremo valutati come
Speaker 0: alla fine
Speaker 11: della scuola ci sarà la pagella, usciranno I voti debiti non debiti, vediamo se sarò promosso rimandato bocciato. Però a parte le battute effettivamente sì in termini di numeri per concludere sono sono contento perché attraverso la sinergia tra Controradio, TIF e con il mio piccolo modestissimo contributo abbiamo dato vita a un qualcosa che a livello social per dire sulle pagine di contro radio ha superato le migliaia di visualizzazioni che è un qualcosa di importante soprattutto di inedito no? Per una rubrica che nasce quest’anno che comunque giustamente non aveva una base ma siamo partiti soltanto con la forza del dell’idea di voler creare questo spazio e quindi ancora una volta vi ringrazio ringrazio gli ascoltatori e
Speaker 2: ascoltatrice e speriamo di rivederci l’anno prossimo. E allora ci abbiamo creduto e soprattutto abbiamo dato l’opportunità al pubblico, a chi ci ascolta ma anche a noi stessi in termini di contenuti informativi, di guardare oltre quelle che sono le narrazioni solite non dico facili ma consuete che facciamo rispetto a voi ragazzi e ragazze cercheremo di farlo sempre di più
Speaker 11: perché poi c’è anche la generazione alfa tra poco
Speaker 2: verrete scavarcati. Sì sì. Non conteremo più nulla. Ma sono le otto e ventinove minuti. Io ringrazio Leonardo Margarito per avermi affiancato e aver curato con me questa rubrica rubrica che ritrovate in tutte le sue varie tematiche come dicevamo in podcast nella pagina Gen Z su Controradio punto it e allora voci per dei vent’anni di oggi per il futuro di tutti e tutte Grazie ancora e rimanete sulle nostre frequenze dopo il GR di Popolare
Speaker 0: Network arriva un venticinque novembre e un’altra.
Speaker 3: Popolare
Speaker 12: Buongiorno dalla redazione e le notizie delle otto e trenta. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che ritiene di aver fatto un buon lavoro nel dibattito TV contro Donald Trump. Penso che abbiamo fatto bene ha detto ai giornalisti subito dopo il confronto televisivo I due candidati alla presidenza si sono scontrati duramente su tutto accusandosi reciprocamente di mentire dall’economia all’immigrazione dal clima all’avorto media analisti americani sono però concordi nella ritenere che nonostante Trump abbia eluso molte risposte e abbia ribadito affermazioni false al suo confronto Biden è apparso stanco e ha faticato a più volte interrotto il discorso ha ripetuto frasi
Speaker 0: confuse. Sentiamo un passaggio del dibattito. Di un po’ di raggio del dibattito. Dealing with everything we have to do with
Speaker 12: e a luce del risultato del dibattito fonti della S&N parlano di panico tra I democratici nel partito cioè che definisce la performance di Biden disastrosa e cresce il fronte di chi vuole che si faccia da parte. Nomine sbagliate nel metodo e nel merito così Giorgia Meloni ha commentato il via libera del Consiglio Europeo a Fonderlain, Costa e Callas, la presidente del Consiglio ha votato contro il socialista e il liberale e si ha stenuta su Fonderlain. Ora la partita si sposta al Parlamento Europeo che dovrà votare sulle nomi nel prossimo diciotto luglio. Popolari, socialisti e liberali potrebbero aver bisogno di voti visto il rischio di franchi tiratori. Si guarda ai verdi ma anche alla destra di ECR guidata da Meloni.
Il cancelliere Schultz ieri ha ribadito il suono alle destre populiste. Sarebbe vergognoso se ci facessero pagare il nostro voto contrario a dichiarato questa mattina, Giorgia Meloni e la presidente del Consiglio ne ha prese anche con la bufera che si è battuta sul suo partito, gioventù nazionale, I giovani di fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio ha quasi sorvolato sugli insulti antisemiti, razzisti, ad esaltare il fascismo dei giovani del suo partito incompatibili con fratelli d’Italia ha detto e si è scagliata soprattutto contro I giornalisti di fanpage che hanno condotto l’inchiesta infiltrarsi nelle riunioni dei partiti politici è un metodo da regime ha dichiarato Meloni. La guerra Gaza sono sei gli operatori di protezione civile rimasti uccisi negli ultimi attacchi aerei israeliani tre stavano lavorando nel campo profughi di Burej altri tre a Luserat sempre nel centro della
Speaker 0: striscia I rei dei notturni hanno
Speaker 12: casato quattro vittime anche a Derbalà. Ci sono decine di vittime anche a Gaza City nel nord dell’enclave dove da ieri è incorso un nuovo attacco militare israeliano. Resta teso anche con il confine tra Israele e Libano dove nella notte a erida guerra israeliani hanno attaccato edifici militari di Iazbolla il Pentagono si starebbe preparando ad evacuare I suoi cittadini dal paese nel caso gli scontri si intensificassero una nave anfibia d’assalto si sta spostando nel Mediterraneo al largo della costa libanese. Al largo della Peru si è registrato un terremoto di magnitudo sette punto due lo rende noto l’istituto geofisico statunitense. Il Sisma È stato localizzato a otto chilometri a ovest della città Costiere di Atikipa ad una profondità di ventotto chilometri.
Poco fa è stato diramato anche un alerta tsunami. Il centro dell’alerta tsunami del Pacifico ha avvertito che lungo alcune coste sono
Speaker 0: possibili onde alte fino a tre metri
Speaker 12: Sono le otte e trentacinque minuti per il momento e tutto con le notizie. Ci risentiamo alle nove e trenta.
Speaker 0: Buona giornata e buon ascolto. Popolare Network e
Speaker 10: Popolare Network
Speaker 6: muoversi in Toscana Info aggiornamenti in tempo reale sulla mobilità
Speaker 8: nella ancora ben trovati dalla redazione di Firenze Smart in studio Agnese Fedele vediamo la situazione del traffico della mobilità in questo venero di ventotto giugno a cominciare dall’autostrada in aundici Coda per viabilità esterna che non riceve verso Firenze tra Sesto Fiorentino e Firenze Peretola Codiatratti verso il capoluogo anche in Fipili tra la Strassigna e Firenze Scandicci questa volta per viabilità esterna che non riceve. E arriviamo al traffico ferroviario per un intervento di assistenza medica nella stazione di Firenze Santa Maria Novella regionale diciann nove trecento ventinove Firenze Ponta Sieve cancellato sull’intera tratta e viaggiato di utilità nel treno diciotto settecento quaranta cinque. Prima di salutarci per il traffico urbano di Firenze ricordiamo che domani sabato ventinove giugno parte il tour de France proprio da Firenze la carovana partirà dal villaggio delle Cascine intorno alle dodici e si dirigerà verso Piazza della Signoria e poi Piazzale Michelangelo per consentire il passaggio degli atleti saranno istituiti di vieti di sosta e di transito tutti I dettagli sui nostri canali social. Moversi in Toscana Info servizio in collaborazione con Giorgio
Speaker 6: Toscana, Cittamero Britana e Chirenze, Comune Chirenze, per ora e tutto. Buon viaggio. Moversi in Toscana Info, aggiornamenti in tempo reale sulla
Speaker 10: mobilità nella regione. Contro radio. Buon ascolto e
Speaker 4: buon viaggio FM novantatre e sei novantotto e non vuoi assistere alla cena spettacolo Saga Salsa o conoscere la musica de il moto tra basso La falle estate del Teatro Comunale di Antella e della carrozza dieci. Vi accoglie con mostre e aperitivi nel vagone bistrò. Martedì cinema, mercoledì e giovedì. Teatro e musica. Martedì tre e luglio.
Saga Salsa. Mercoledì quattro il
Speaker 0: mototrabbasso. Info archetypo AC punto it.
Speaker 6: Ciao Tour. Dal ventisette al ventinove giugno la partenza del Tour de France per la prima volta nella storia dall’Italia e proprio da Firenze. Un grande evento sportivo e una festa per la città. Tutte le informazioni, il programma completo, il percorso
Speaker 1: di gara, le modifiche alla
Speaker 6: viabilità e
Speaker 1: alla sosta su WWW punto comune punto FI punto IT. Cinema nel chioso porta film d’autore, retrospettive e ospiti nel complesso di Sant’Orsola. L’arena estiva a cura di Spazio Alfieri approda nel cortile centrale dell’ex convento restituendo alla città, attraverso il cinema, uno spazio a lungo chiuso al pubblico. Info spazioalfieri.it
Speaker 4: Notti lucente 2024. Performance concerti danza musica e incontri trenta eventi ad ingresso gratuito che dalle diciassette fino a notte fonda animeranno San Gimignano uno dei borghi più belli d’Italia. Tema della tredicesima edizione, l’errore per imparare a valorizzarne potenzialità e opportunità tra gli ospiti Sascha Naspini, Sobre Sordos, Ferruccio Spinetti, Atelier dell’Errore e molti altri. Notti lucente sabato 29 giugno a San Gimignano. Info su cultureattive.org.
Speaker 1: Controradio. Questo programma lo potete
Speaker 0: riascoltare in podcast su WWW punto Controradio punto
Speaker 4: Stai ascoltando Controradio. Non perdere niente di ciò
Speaker 0: che accade. Controradio è cross mediale
Speaker 2: Alle otto e trentanove minuti riprendiamo la linea dagli studi di Controradio per la quinta ed ultima puntata di questo ciclo di strasmissioni per questa stagione stiamo parlando di un venticinque novembre al mese saluto subito la mia compagna di viaggio che ha curato e pensato con me questo ciclo
Speaker 14: di trasmissione. Sandra Salvatto. Buongiorno Chiara
Speaker 2: che bella presentazione. Siamo contente non perché finisce la trasmissione ma perché siamo soddisfatti di aver aperto un canale e uno spazio di confronto che ha voluto dare una chiave di lettura anche non consueta diciamo anche come strumenti, linguistico, giuridici, insomma
Speaker 14: ci abbiamo lavorato tanto. Direi che sì abbiamo trovato anche il modo di declinare tanti argomenti in tanti modi, abbiamo voto tanti ospiti, insomma hanno contribuito tutti a creare punti di vista e punti di osservazione differenti perché insomma è un fenomeno,
Speaker 2: è un prisma, quindi non è facile capire. E la sfazione anche dal punto di vista narrativo e informativo è facile come come rischio
Speaker 14: e quindi abbiamo cercato di
Speaker 13: fare uno
Speaker 2: scatto anche dal punto di vista. Molti luoghi comuni da spadare. Stereotipi e quant’altro. Ma salutiamo subito l’ospite di questa puntata che ci ha raggiunto in studio e che potete vedere anche sul nostro canale sui nostri canali cross mediali perché siamo
Speaker 13: anche in diretta social l’architetta Pamela Panico bentrovata. Buongiorno.
Speaker 2: Buongiorno Chiara. Buongiorno Sandra. Grazie mille dell’invito. Referente commissione pariopportunità dell’ordine questo appuntato che abbiamo utilizzeremo sotto molti punti di vista perché davvero quello che state facendo rispetto al vostro ordine è laboratoriale come esempio per portare una parità di genere dal punto di vista lavorativo ma poi anche con risvolti evidentemente sociali. Però diamo subito il tema di questa puntata che è molestie sessuali sul luogo di lavoro, le dinamiche che nei rapporti di lavoro portano abusi e discriminazioni ma anche disparità di trattamento e poi avremo anche un
Speaker 14: appendice su spazi e diritti possiamo dire. Spazi e diritti, una città che vuole definirsi di genere, non so se siamo ancora pronti a questo cambio di passo
Speaker 2: ma insomma ci stiamo lavorando, ci stiamo lavorando, un orizzonte molto interessante. Sì. Molto interessante e anche affascinante, auspicabile anche per una futura amministrazione, lo diciamo perché speriamo davvero che questa possa essere una delle istanze recepite anche dalla neosindaca la prima siena donna del capoluogo Toscano vedremo ma come di consueto nella nostra rubrica un venticinque novembre al mese ringraziamo per la preziosa collaborazione la pedagogista e scrittrice Alessia Dulbecco che ha sempre aperto un venticinque novembre con un approfondimento linguistico
Speaker 15: e sociale sul tema della trasmissione. Sentiamola. Le molestie sui luoghi di lavoro possono essere
Speaker 0: moltissime e come nel
Speaker 15: caso della violenza di genere too cool si possono ordinare gerarchicamente andiamo quindi da commenti equivocici sull’aspetto esteriore fino a vere e proprie richieste attraverso foto e vocali il cui contenuto esula chiaramente da questioni lavorative fino ad avance e a contatti sessuali indesiderati ottenuti compromesse o con minacce. Secondo il rapporto promosso dalla International Labor Organization nel duemilaventi il problema delle molestie sui luoghi di lavoro è da ricondurre a molteplici fattori, la mancanza di applicazione delle leggi dove presenti, l’assenza di spazi di protezione specifici e la carenza di interventi strutturali che supportino sia gli autori che le potenziali vittime nel tentativo di cambiare le cose. La questione formativa è in definitiva il vero anello debole. Le leggi anche dove presenti spesso non vengono applicate, un caso celebre è la normativa che dovrebbe impedire le dimissioni in bianco ma che di fatto viene costantemente aggirata e ignorata. Se la violenza sui luoghi di lavoro è solo una delle tante facce con cui si manifesta la violenza di genere è evidente che slogan o soluzioni apparentemente facili come quelle normative non potranno risolvere del tutto il problema ma forse solo illuderci.
Abbiamo bisogno di cambiare la cultura delle organizzazioni dalla radice e per questo
Speaker 2: salve il supporto di tutti e tutte nessuno escluso. Cambiare dal punto di vista culturale è una priorità naturalmente. Ringraziamo Alessia Dulbecco per questo approfondimento dottoressa Panico in qualità di coordinatrice della commissione pari opportunità ci può illustrare quali sono le tante anche iniziative che voi come ordine avete portato avanti per cercare inanzitutto di monitorare il fenomeno all’interno del vostro ambito che è un ambito molto al maschile in cui c’è una fortissima componente di
Speaker 13: libera professione che lascia molto spesso anche sole le professioniste. Sì, assolutamente. La libera professione di fatto è un cono d’ombra, diciamo, rispetto a l’analisi e il monitoraggio di questi che sono I dati perché non abbiamo non siamo una corporazione, non abbiamo dei contratti nazionali, è un libero mercato, un libero mercato con ehm siamo imprenditrice di noi stesse. La verità è che non abbiamo poi gli stessi strumenti ehm da poter utilizzare rispetto ai colleghi uomini e in questo senso la discriminazione rende ancora più sole come giustamente diceva lei prima chiara. La verità è che noi vista questo spaventoso vuoto di dati abbiamo cercato di affrontarlo, no?
E quindi di monitorare la situazione, abbiamo redatto dei questionari sulle varie opportunità che abbiamo sottoposto ai nostri scritti, abbiamo ricevuto fra l’altro una risposta incredibile perché noi siamo circa quattromila ottocento iscritti, le risposte erano duemila cinquecento, quindi comunque un campione molto ampio rispetto a quelli che sono gli iscritti e le iscritte e da questi questionari sono venute fuori effettivamente episodi di mobbing o di molestie ehm non diciamo delle discriminazioni quasi indirette, quasi sottese, quasi ehm ma talmente radicate nella società che poi in realtà vanno ad influire su quelle che sono le professionalità e poter mettere in campo la propria professionalità. Una fra tutte la maternità, la maternità è uno degli scogli principali. Noi peraltro non abbiamo essendo per l’appunto liberi e professionisti, abbiamo il sostegno della nostra cassa professionale che interviene però dopo ehm alcuni mesi rispetto al momento effettivo del parto quindi questo già è un come dire a livello economico essere lasciati sole in un contesto in un mercato in cui
Speaker 2: di fatto non c’è un sostegno non c’è una una vera.
Speaker 14: Questo incide quindi
Speaker 0: anche poi in quelle che
Speaker 2: sono le aspirazioni professionali e familiari in questo ambito?
Speaker 13: Assolutamente, assolutamente perché nell’ambito anche di uno studio professionale per esempio Composito si tende a preferire quello che è l’uomo perché ritenuto più disponibile. La differenza può essere anche talmente radicata che anche nel nome stesso, cioè chiamandosi architetto, uno si immagina già direttamente un professionista uomo, no? Quindi anche in questo senso, anche in questo ambito, nell’ambito del linguaggio, noi siamo stati per I primi ordini a permettere alle colleghe che lo desiderano chiaramente di adottare il timbre femminile. Anche nel linguaggio risiede poi la discriminazione, perché in cantiere è un ambiente maschile, le manovalanze sono maschili, ci si aspetta più autorità da un architetto piuttosto che da un architetta. Quindi cominciare con piccoli passaggi che sono anche linguistici che sembrano come dire si si dice a volte è solo una vocale, No, non è solo una vocale, è un piccolo passaggio per una vera parità.
Speaker 14: Ne verrebbe da dire che questo accade un pochino in tutte le professioni, voglio dire, avvocata comunque, è una popista anche recente, ma su
Speaker 2: molti stronti. Sono presidi linguistici, no? Quelle che cerchiamo di mettere per poter
Speaker 14: avanzare tutti e tutte a livello sociale. Sì, certo, mi fermavo volentiare sulla parola radicata e in qualche modo mi piacerebbe tornare a capire quali sono state le radici di tutto questo fenomeno che poi si è involuto anzi invece che evolversi in senso positivo naturalmente e nella narrazione viene da pensare della storia dell’architettura molto poco spesso arrivano affiorano I nomi delle donne e quindi penso che alla fine questa polarizzazione in senso svantaggiato, svantaggioso per le donne derivi effettivamente anche da questa nota storica, cioè di donne le archistare non l’archistare è qualcosa di più recente ma proprio anche nel passato la storia dell’architettura è fatta soprattutto dagli uomini al meno noi sappiamo che
Speaker 13: è così ma poi non credo che sia un dato non smentibile. No, non è smentibile assolutamente. Sandra ha ragione. Noi abbiamo su questo anche fatto un approfondimento studiando quelle che erano le prime scritte alla facoltà di architettura quindi anni quarantacinquanta e per esempio una figura che era emersa era quella di Corina Bartolini storica collaboratrice di Michele Lucci che di fatto è misconosciuta nel senso non la conosceva nessuno io per prima e eppure ha collaborato alle sue più grandi opere è stata un architetta di fatto del suo studio ehm insieme a all’archivio storico dell’Università di Sud di Firenze abbiamo restaurato tutta questa documentazione relativa alle prime scritte. Storicamente è una professionale maschile nel senso che viene da quell’ambito anche di sociale di come dire collegato alla forza, alla costruzione, è vero anche che però come in questo momento noi siamo in una sostanziale parità numerica rispetto agli iscritti quindi siamo sostanzialmente cinquanta e cinquanta uomini e donne iscritti I colleghi ma non siamo rappresentate se si guarda la maggior parte dei panel per esempio dei vari convegni
Speaker 0: di architettura che non citerò ovviamente
Speaker 13: ma la maggior parte dei relatori sono uomini cioè noi lo lo verifichiamo e lo monitoriamo.
Speaker 2: Però come aspirazione da un punto di vista formativo il genere non non preclude cioè c’è una voglia molto nelle giovani studentesse e giovani studenti.
Speaker 13: Sì assolutamente anche perché ora per
Speaker 2: l’appunto sono quasi più le studentesse degli studenti ma qual è la situazione negli altri paesi? Cioè l’Italia è un caso a parte in cui c’è questo gap e questa difficoltà in cui la il fenomeno delle moleste e delle disparità e delle discriminazioni più accentuato oppure
Speaker 13: una generalizzazione che possiamo fare a livello europeo? Diciamo che in Italia ci sono meno strumenti da parte meno strumenti normativi, meno sostegni, c’è anche meno cultura da questo punto di vista non ci non si può essere lasciati soli e
Speaker 0: sole in
Speaker 13: questo senso, cioè ci vuole comunque un’amministrazione che ascolti una diciamo da punto di vista legislativo anche degli aiuti, no? Dei sostegni che di fatto nella libera professione ad oggi non ci sono e anche questo il vero scoglio, no? Poi per quelle che sono ehm I normali incarichi di cura, di maternità che se sono portati avanti e portati avanti con successo è solo per l’intelligenza di ambole parti e solo per la fortuna di trovarsi in una famiglia, in una struttura sociale, in una coppia in cui queste
Speaker 2: cose vengono comprese e vengono ritenute importanti. La libera professione Sandra a prescindere ora da essere architetti o fare qualcos’altro davvero non è non è contemplata come priorità in quello che può essere un contesto di tipo familiare. Mi vengono in mente I punteggi per gli asili nido in cui se sei flessibili perché hai una partita IV non un e non un un orario fisso in realtà sei penalizzato quando dovrebbe essere dovrebbe essere il contrario. Insomma avresti bisogno di una
Speaker 14: certezza
Speaker 2: almeno per quanto riguarda
Speaker 14: la cura del tuo del tuo piccolo. La domanda è quante donne architette sono consapevoli di questo stato di cose e ehm e come si riconosce poi questo tipo di violenza un po’ sudola
Speaker 13: all’interno della vostra professione lo specifico? Non sono tante le architette che se ne rendono conto nel senso che molto spesso viene proprio poi no dalle colleghe
Speaker 0: a volte una
Speaker 13: reticenza nell’utilizzare il termine al femminile insomma il timbro al femminile o comunque anche solo il termine come se ad architetto fosse collegata anche una onorabilità, una autorevolezza maggiore no? Rispetto alla propria professione. Molto spesso questo tipo di discriminazioni sono molto suddue come diceva Sandra e ed è quella la parte più difficile cioè ehm dalle risposte al questionario noi avevamo anche tutta una serie di risposte aperte in cui colleghi e colleghi si sono sfogati fra virgolette e sono venuti fuori anche episodi di ehm body shaming oppure di di rientro al lavoro dopo la metrismità commenti indesiderati circa peso,
Speaker 0: circa cura, bisogna ti devi far trovare
Speaker 13: più curata in studio, ad esempio una di quelle che mi vengono in mente. Cose che al collega maschio ovviamente
Speaker 14: non vorrebbero mai rivolte. Ecco ma cosa succede se una donna si ribella in
Speaker 2: qualche modo paga poi
Speaker 13: questo questa rivoluzione? Attualmente esatto. Attualmente è molto complicato. Soprattutto in strutture come quelle dei diciamo noi abbiamo un fenomeno che è quello ovviamente delle partite IVA che però collaborano stabilmente con degli studi professionali non dico niente di nuovo perché è quasi la prassi e lì chiaramente bisogna come dire no? Adattarsi e sottostare.
La verità
Speaker 0: il il il più grande
Speaker 13: problema, il più grande nemico della della lotta a queste discriminazioni è la precarizzazione del lavoro. Nel momento in cui sei devi subire questa questa precarizzazione, sei sei schiava della situazione e non puoi
Speaker 14: poi, no? Permetterti di provare a
Speaker 0: ribellarti, di
Speaker 13: provare a emergere.
Speaker 0: Quindi se
Speaker 2: no sei fuori dal gioco. Assolutamente. È un filo rosso che anche nelle considerazioni che abbiamo fatto in questo un venticinque novembre al mese durante questa stagione viene sempre fuori il legame con l’indipendenza economica come priorità per uscire dal circolo vizioso delle violenze, delle ingiustizia, delle discriminazioni, delle sopraffazioni ma sono le otto e cinquantatre minuti noi vogliamo dedicare anche una seconda parte della trasmissione a una prospettiva positiva sulla quale l’ordine degli architetti sta lavorando verso un urbanistica di genere che costruisca o perlomeno punti ad una città misura poi di tutti e tutte perché partendo dal punto di
Speaker 13: vista femminile si allarga molto lo spettro non è vero? Assolutamente la città femminista come la si definisce è una Città in realtà di tutte e di tutti, di tutte le istanze ehm di differenze di genere, di di età, di condizioni anche di disabilità, quindi non si parla di una città per le donne, si parla di una città per tutte e per tutti. Ehm noi abbiamo portato avanti un lavoro ehm sia con il comune di Firenze con l’assessora le pare opportunità della scorza giunta ovviamente la albanese, la benedetta albanese che con il comune del Sesto Fiorentino ehm circa la mappatura di genere di queste due città.
Speaker 0: Ehm La mappatura di genere
Speaker 13: serve per diciamo così dare uno sguardo diverso sulla città, individuare quelli che sono diciamo I luoghi premianti e soprattutto andare invece ad attenzionare quelle che sono le difficoltà e quelli che sono I luoghi escludenti. Ci sono di fatto delle cesure anche fisiche rispetto alla fruizione della città da parte di tutte e di tutti. La prima ovviamente che viene in mente la più ecclatante è una questione legata alla sicurezza, cioè ci sono dei luoghi dove di fatto le donne non possono, non sentono, no? Di poter appartenere perché sentono di non poterli frequentare parimenti
Speaker 0: rispetto a
Speaker 13: una ad un uomo perché è una problematica legata alla sicurezza che può essere reale o percepita poco
Speaker 2: conta È comunque un luogo che di fatto
Speaker 13: le esclude. Ma non penso solo a loro, penso non so, per esempio, agli adolescenti. Non ci sono luoghi dedicati agli adolescenti. Si pensa spesso magari ai bambini, quindi si fanno delle aree gioco, Con temi a gioco per I bambini ma c’è quella fascia a dodici vent’anni che è lasciata completamente abbandonata a se stessa e per esempio un un piccolissimo esempio se ne parlava con noi abbiamo costruito questi eventi anche insieme alla professoressa Camilla Perrone che è la vicepresidente del nostro ordine e che è una professoressa del master di urbanistica di genere che si tiene a Prato e insieme all’architetta Silvia Viviani che è stata presidente del INU, l’Istituto Nazionale di Urbanistica ed è assessora
Speaker 0: ai comuni ai lavori
Speaker 13: pubblici del Comune di Livorno. Ci raccontava questo esempio in alcuni, in un parco in particolare a Livorno, sono stati messi dei tavoli da ping pong e degli attrezzi per poter fare ginnastica all’aperto. Cioè sono state pensate delle attività più mirate per quella fascia adolescenziale che prima magari era collegata a episodi anche di vandalismo, a volte per noia magari utilizzando in un modo scorretto quelli che sono I giochi dedicate ai bambini e invece è stata pensata un’area per loro. Queste attrezzature sono tenute in un modo perfetto, non subiscono atti di vandalismo perché di fatto vanno a colmare quello che ha un bisogno. Quindi questo è quello che fa l’urbanistica di genere e che è quello che mira no?
Speaker 14: La mappatura di genere. Andare ad attenzionare ai bisogni e poi risolverli. Però leggendo anche la cronaca viene da pensare che si scontra un pochino con I dati di fatto, no? Sono un po’ a città, viste sull’orizzonte prossimo futuro un po’ autopistiche perché alla fine penso anche che per poter creare delle città di genere in maniera intersezionale insomma ci vogliano le donne a progettare molto spesso questi spazi accanto agli uomini se non addirittura in posizioni apicali perché c’è una sensibilità oso dire un pochino diversa queste sfumature spesso sono lette proprio dal punto di vista femminile senza volere essere femminista. Insomma voglio poter sottolineare che la donna deve poter occupare un posto che l’espetta e così magari provare a ideare creare e realizzare una
Speaker 13: città che sia veramente per tutti in maniera trasvezzale. Sì, la cosa più importante è che le donne stiano al tavolo decisionale perché altrimenti non si riesce appunto a ad avere quella sensibilità e quella visione di insieme. Questo
Speaker 0: è il primo passo, così
Speaker 13: come un passo importante anche quello di formare, per esempio, gli uffici tecnici, che molto spesso, pur avendo tante competenze, non hanno questo tipo di formazione, quindi non hanno questo tipo di consapevolezza. Quindi sicuramente sì Sandra, è così, cioè ci vuole anche la possibilità di poter operare, come dire, non essere una ministra senza portafoglio, averlo questo strumento.
Speaker 14: Ma Chiara, le donne, e ovviamente lo chiediamo anche a Pamela, le donne che ce l’hanno fatta, queste famose archistare a cui alludeva prima che citava chiara come sono riuscite hanno un talento che non si può assolutamente ignorare o semplicemente hanno battagliato da dentro e hanno
Speaker 0: in qualche
Speaker 13: modo in maniera così cristallizzata
Speaker 2: tenuto campo?
Speaker 13: Beh diciamo che sono poche intanto non si tratta di sicuramente talentuosissime quindi quello senza assolutamente discreditare nessuno è chiaro che ci sono state delle situazioni al contorno che hanno portato e hanno anche facilitato la cosa. Ehm ci sono situazioni familiari che magari le hanno anche agevolate intendo ehm compagni magari comprensibili intendo anche molto spesso magari non lo so penso a Zadid non aveva figli cioè c’erano tutta una serie di di di facilitatori che però non possono essere diciamo così la norma cioè quella non è la norma, la norma deve essere avere la potenzialità tutte secondo ovviamente I propri talenti, le proprie diciamo aspirazioni di poter essere in grado, di essere messo in condizione
Speaker 2: di poter esercitare la propria capacità lavorativa quindi sì altrimenti davvero c’è un autocensura sia in termini di aspirazioni di opportunità e questo non deve accadere in nessun ambito, un messaggio forte che vogliamo ribadire da questa trasmissione stiamo avvolgendo alla conclusione con la consueta Pillo la cura di del vocata Marina Caponi del foro di Firenze peraltro lei è stata autrice e curatrice con Daniela Morozi di una rubrica di una trasmissione tra il duemiladiciannove e il duemilaventi Braden Rosis storie straordinarie di ordinaria discriminazione che ha raccontato dieci casi giudiziari di successo nei quali le lavoratrici protagoniste sono state vittime di violenza e discriminazione e hanno però ottenuto il pieno riconoscimento delle loro ragioni. Sentiamo Marina.
Speaker 16: Secondo l’Istat, sono oltre un milione le donne che sul lavoro hanno vissuto la devastante esperienza di subire molestie sessuali, mediante apprezzamenti allusivi, battute a sfondo sessuale, inviti insistenti ed indesiderati, gesti o sceni, in vidi materiale pornografico, approcci di natura fisica come baci e toccamenti. Molti di tali vicende approdano nelle aure giudiziarie, troppe invece restano sommerze in un mercato del lavoro che pur in presenza di una legislazione fortemente protettiva tende a scoraggiare la denuncia. Infatti il timore di ritorzioni e di ricatti è un forte freno alla richiesta di tutela, specie nei rapporti di lavoro precari. Le direttive comunitarie recepite nel nostro ordinamento hanno inserito le molestie sessuali nel quadro delle discriminazioni. Quindi il punto di vista che si deve assumere quando ci si chiede se una condotta può essere definita o no molestia sessuale è quello soggettivo della vittima e non quello della gente che può tentare di giustificarsi con ragioni connesse ad altri fini, lo scherzo, il complimento, il corteggiamento, tutte ragioni irrilevanti, così come per le discriminazioni, chi subisce molestie sessuali ha una facilitazione sul piano della prova, che può essere raggiunta legando elementi indiziari anche in assenza di testimoni oculari del fatto.
La molestia sessuale è una gravissima lesione alla salute psicofisica della persona che la subisce e pertanto per obbligo di legge deve essere prevenuta e repressa dai datori di lavoro. Se questa protezione non viene attuata, le aziende e le pubbliche amministrazioni sono responsabili del danno patito dalla vittima, tenendo presente che le norme di tutela sono molto efficaci e si può contare sull’aiuto di sindacati, di associazioni, di professionisti, perché ottenere giustizia si può e denunciare si deve per sé e per tutte le altre donne.
Speaker 14: Ecco a chiosa di quello che dice Marina magari portiamoci anche sul fronte del mobbing che scrivono e I giurisperiti è un sottile confine quello con il reato di violenza privata. Lo attesta soprattutto una cassazione recente, una pronuncia di febbraio del duemila ventiquattro che si era proprio aveva chiarito e regolato un caso di un datore di lavoro che parlava alla sua dipendente non era architetto architetta ma insomma poco importa in questi termini sei un incapace ed un incompetente non capisci sei una bugiarda ti devi dimettere io sono il padrone e tu devi fare quello che dico io
Speaker 2: e mi hai rotto. Questo è il linguaggio che si soffre. Diciamo ha una sua platealità no? Diciamo questo ma a volte
Speaker 14: ci sono anche delle dinamiche
Speaker 2: veramente più sudola e allora ehm ringraziando l’architetta Pamela Panico responsabile referente della commissione pari opportunità dell’ordine degli architetti andando anche oltre quella che è la sua categoria. Come cosa possiamo dire? A una giovane libera professionista che si sente sola non solo in un mercato del lavoro ma un mercato del lavoro che è viziato anche da queste dinamiche che
Speaker 13: spesso tendono essere sottaciute o normalizzate e direi loro di credere in se stesse perché il il primo passaggio purtroppo il primo passaggio inevitabile è quello di screditare in primo luogo da sole, autosabotarsi, no? Quello è è fondamentale, quindi mantenere fermi e saldi quelli che sono I propri valori, le proprie competenze e I propri talenti. Non farsi smuovere no?
Speaker 14: Da quelle che sono diciamo lo scardinamento di questa legittimazione no? Esatto. È carico però questo andamento cioè l’uomo lo fa tutti I giorni in maniera costante non dico l’uomo in generale.
Speaker 0: No no
Speaker 13: no. Perché non sono tutti così no? Noni fortunatamente. Assolutamente io nella mia vita professionale ho avuto molta fortuna probabilmente
Speaker 0: non lo so
Speaker 13: ma devo dire la verità ho un collega architetto e
Speaker 2: siamo insieme quindi e abbiamo avuto anche la fortuna di avere qui ospiti e intervistati uomini
Speaker 0: appunto che ci
Speaker 2: hanno raccontato come il professor Abbagni quanto anche vada scardinato lo stereotipo dell’uomo perfetto che poi provoca a catena tutta una serie di dinamiche tossiche in quelle che sono le relazioni non solamente di coppia ma anche sociali ma sono le nove passate da quattro minuti noi ringraziamo la dottoressa Panico e ringraziamo davvero Alessia Dulbecco e Marina Caponi per aver contribuito e creduto in questo percorso di approfondimento anche le diesis, le street artist che ci hanno concesso la diffusione dietro le nostre spalle per chi ci vede sui social dell’opera amati una delle loro superwoman a sostegno di questa trasmissione
Speaker 14: non Ci fermeremo qui Sandra anche noi ben salde ferme. Assolutamente un imperativo. Amati, amatevi e quindi
Speaker 2: un bel consiglio anche per tutti quelli che ci hanno ascoltato. Un venticinque novembre al mese anche sulle nostre frequenze ma sui canali cross mediali per riascoltare e rivedere tutte le trasmissioni andate in onda in questa stagione. Adesso la linea passerà tra poco sempre a News Line ma con Raffaele Palumbo ci occuperemo di un’altra rubrica di un altro appuntamento che volge al termine per ora ma è riascoltabile sempre su nostri canali cross mediali stiamo parlando del
Speaker 1: podcast cosa è successo
Speaker 0: rimanete con noi. Questo programma lo potete riascoltare
Speaker 1: in podcast su www punto contro radio punto I tifi. Se hai tre trentacinque e
Speaker 17: cinquantacinque anni e non hai ancora fatto il test, riparte la campagna di screening gratuito per l’epatite C. Chiedi al tuo medico o al tuo farmacista di fiducia, oppure scopri dove farlo su regione.toscana.it slash testiamoci. Testiamoci quando l’infezione è ancora sintomatica può essere curata.
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Speaker 1: delle Donne presenta l’anteprima di scenari contemporanei e avamposti Teatro Festival all’interno dell’estate fiorentina 2024. Venerdì 28 giugno alle 17.30 alla Biblioteca Nova di Firenze, Canne al vento, Di Grazia dell’Edda, Letture a più voci in sei incontri. Drammaturgia Nibale Pavone conduce Antonio Fazzini, ospite Elena
Speaker 0: Miranda. Programma completo su Teatro delle Donne punto com. Controradio. Mi sento felice, non mi importa di niente, voglio solo ballare La te la te la Te la te Tu riprendi un po’ di cipolle, non mi guardi, canti tutto Che sensazione, ma che rossa canzone, non mi vedi per l’amore che nessuno te la la la E’ tante siste, non c’è niente importante, tutto è importante, te danse Porta la musica, che ripre la stanza, Non pensare ma danza Ma fare bollà, la, la, la Danza Marilou Tansamari loo, tansamari loo, tansamari loo Danza in marilou Ui Tu t’ostai di conto, C’ho delicioso tu torni, tu torni ancora E finalmente te non me ne frega niente Io mi vivo l’istante Dovrai che non me lo ferma Regà, insistenti, disse, attenti Più più non fai d’ora Maggine che bove gli erba polite Rirà p’a vita, così voglia gamba Poi si muove, tutto p’io no Il sud e boflo ancora Mettere la parete, devi solo parlare Con la musica, righi dove devi arrivare E’ facilissimo, tutto piano e il sito è bufluco Mette la parete e solo parla e con la musica rigido vedevi arrivare Ciao! Ciao Fabiana!
Che ti chiamo? Michele Mazzò Allora sai parlare italiano? Non posso, ho studiato a scuola ma ho rimicicato tutto Ah non è vero, sei parlare benissimo Sì Ah, non so, ma io potevo parlare l’italiano Ah ok, e tu? Perchè? Perchè?
Perché tu non li hai? Perchè? Perché io non li ho? Perché io non li ho? Ok, ma come si chiama?
Ciao! Ciao Fabiana! Che ti chiami? Ehm, che mi chiamo Fabiana. Ah, non sai parlare italiano?
Non, non posso, ho sfidiato la scuola ma ho dimenticato tutto. Non è vero, sei parlare benissimo. Sì. Ahahahah! Sono contenta di sapere.
Vabbè, il mio alzio è perfetto. Ahahahah! E’ va be’, in un su è perfetto! Ti voglio chiamare Fabiana? Oh, che so!
Anche se questa cosa non verrà presa nel pezzo Cosa? Ti voglio chiamare Fabiana? Però come tu per adesso sto parlando e sto dicendo che sei molto brava per l’italiano! E questo è il tuo studio! E non muovete a uscire Tant’ san marilo Tant’ san marilo Tant’ san marilo e
Speaker 2: alle nove e dieci minuti sempre qui con voi in lo abbiamo detto concludiamo anche il percorso di cosa è successo, il podcast delle storie e voci per capire quello che accade con Raffaele Palumbo e c’è una chiusura di peso importante di sostanza perché l’abbiamo raccontato
Speaker 0: anche ieri.
Speaker 18: Raffaele ben trovato. Buongiorno. Buongiorno. Buongiorno a
Speaker 0: te tutti
Speaker 2: il colloge che ci ascoltano. La Toscana si sta mobilitando, sta facendo rete per ehm appunto cercare di arginare quell’autonomia differenziata che dal punto di vista legislativo sta andando avanti e si attesta come capofila della dissenso. L’autonomia differenziata è la
Speaker 18: protagonista del podcast di questa settimana. Sì è molto interessante che una legge approvata pochissimi giorni fa veda già una contraposizione e una convergenza di forze civili, democratiche, una specie di fronte nazionale della società civile e politica che in breve raccoglierà le firme per fare un referendum che per ogni improbabilità sarà poi anche vinto e tra le altre cose vede una quantità di consigli e digiunte regionali assolutamente contrarie non è una vicenda costituzionale quella della autonomia differenziata questo chiariamolo subito Il presidente Mattarella ha firmato proprio ieri la legge del di quella che viene definita l’assecessione dei ricchi. Mh abbiamo cercato di non procedere per slogan. Quindi la cosa ha una
Speaker 2: sua complessità diciamo. Abbiamo interpellato costituzionali. È sicuramente non facile. Non è facile. Ma a che abbiamo ritenuto necessario perché davvero da ora in poi si profilerà un percorso che sicuramente vedrà anche I territori coinvolti ma anche I cittadini perché avrà fortissimi risvolti sulla quotidianità dei servizi non da subito e sicuramente ci sarà anche tutta come dicevi una difficoltà anche di capirne la tracciabilità di questo percorso ma dicevamo cgl, ACLI, Ampi, Arci, Libera, Lega Ambiente, il coordinamento democrazia costituzionale della Toscana ha costituito un comitato promotore della via maestra in difesa della Costituzione ha presentato delle iniziative di contrasto ai progetti di autonomia differenziata.
Dunque insomma partiamo da adesso per raccontare quella che sarà
Speaker 18: una mobilitazione che ci porteremo anche nell’autunno. Sì, anche delle realtà che alle volte sono andate in ordine spazio, sono alcune questioni importanti. Adesso si ritrovano insieme contro una cosa che ha un potenziale di pericolosità per la tenuta della nazione ma anche per delle questioni estremamente come dicevi giustamente pratiche cioè non non avremo più un servizio sanitario regionale le strutture regionalistiche abbiamo visto durante il covid saranno messe veramente all’ennesima potenza, I programmi scolastici di faranno gli assessori regionali, c’è avremo venti piccoli statrelli in competizione tra di loro, in competizione europea, in vicende globali alle regioni sarà affidata la sicurezza potrà essere affidata la sicurezza energetica cioè cose al limite del ridicolo materia di scambio politico il premirato a Giorgia Meloni l’autonomia differenziata alla Lega la riforma della giustizia e la mordacchia ai magistrati a Forza Italia, il vecchio pallino di Silvio Berlusconi. Quindi cerchiamo di seguire questo podcast e ne ascoltiamo un estratto di di pochi minuti ricordando che va in onda poi sabato alle 13 e 15 e domenica alle 17 e 10 lo trovate su controredo.it andando dei podcast trovate tutti I podcast in archivio e poi sulla nostra app su Spotify e cercheremo di capire anche poi nello specifico cosa potrà accadere ad esempio dal punto di
Speaker 19: vista sanitario proprio alla Toscana. C’è uno scambio tra le tre
Speaker 16: forze della maggioranza.
Speaker 19: La Meloni si prende il premierato, cioè il premier onnipotente, la Lega si prende l’autonomia, cioè la secessione e Forza Italia si prende la guerra ai magistrati al codice penale. Questi ci sono divisi, diciamo, gli interessi e ciascuno scambia qualcosa con l’altro per cui abbiamo
Speaker 11: la follia e continuiamo a
Speaker 0: chiamarli sovranisti e nazionalisti
Speaker 19: e questi stanno sfasciando lo Stato Unitario.
Speaker 20: A questo punto colleghi suggerirei che cambiasse il vostro nome in Brandelli d’Italia oppure Fratelli di Mezza Italia visto che la state spaccando. Vergogna! Vergonia.
Speaker 21: Questa sera in aula davvero una vergogna, ha aggredito un nostro deputato Donno con calci, punni e questa è una
Speaker 22: aggressione vera. Da questa mattina ha una nuova legge, quella sull’autonomia che è stata voluta come si sa dal centro-destra e soprattutto dalla lega. Dopo una notte di seduta a fiume è diventata legge appunto
Speaker 18: Sono Raffaele Palumbo e per questa settimana il podcast di controllo radio Cosa è successo
Speaker 0: è dedicato
Speaker 18: all’autonomia differenziata La prima testimonianza che vi facciamo ascoltare a questo proposito è quella del docente di diritto costituzionale all’Università degli Studi di Torino e autore del libro Spezzare l’Italia le regioni come minaccia all’unità del
Speaker 21: paese stiamo parlando del professore Francesco Pallante. L’autonomia regionale differenziata cambia profondamente gli assetti costituzionali esistenti. Cambia anzitutto il ruolo dello stato che perde le leve essenziali attraverso cui realizzare politiche sociali, culturali, ambientali, economiche di respiro nazionale. Cambiano anche gli equilibri tra le Regioni a detrimento del Sud, perché le Regioni del Nord che acquisiranno per prima le nuove competenze acquisiranno anche le risorse economiche necessarie a esercitarle e poiché l’intera operazione è prevista che avvenga a costo invariato, evidentemente bisognerà togliere risorse al sud per darle al nord. Anche per le Regioni del Nord non ci saranno grandi vantaggi, perché aumenteranno gli squilibri interni già oggi molto forti, tra I più poveri e I più ricchi, si apriranno spazi ulteriori per la privatizzazione dei servizi e soprattutto la dimensione dell’azione regionale circoscritta rispetto all’azione dello Stato nelle dinamiche della globalizzazione non potrà che ridursi a fare concorrenza a economie di altri piccoli paesi europei per diventare fornitori dell’industria dei paesi più forti e la concorrenza è facile prevedere in un sistema economico fatto da piccole e medie imprese a bassa produttività si farà fondamentalmente sul costo del lavoro e dunque sulle condizioni di lavoro dei lavoratori dipendenti.
Nel complesso si complicherà anche l’amministrazione pubblica, perché la differenziazione regionale fa sì che lo Stato in alcune regioni continuerà a esercitare delle funzioni che non dovrà più esercitare invece in altre perché passeranno alle Regioni e questo comporta oltre a una complicazione burocratica anche un aumento dei costi perché saltano tutte le economie di scala. Nel complesso alla fine ci perdono un po’ tutti se non le classi politiche regionali di quelle regioni che acquisiscono nuove risorse di potere attraverso cui continuare a coltivare il loro potere. Ma ciò che perdiamo tutti quanti è l’idea che l’Italia in quanto tale debba farsi carico dei problemi che riguardano l’Italia. Di fronte a un paese in difficoltà, a un paese in declino, la risposta è si salvi chi può finché può e dunque si danno delle risposte egoistiche regionali a problemi di carattere generale. L’Italia è stata in passato capace di uscire da situazioni anche più difficili, la seconda guerra mondiale l’aveva ridotta in macerie, eppure siamo diventati usciti dal fascismo, un grande paese a livello internazionale, dovremmo tornare a riscoprire questa capacità di agire come collettività statale complessivamente e risolvere questi problemi che
Speaker 23: sono ripeto di rango nazionale a livello nazionale. Noi abbiamo delle delle posizioni nostre che sono posizioni sulle quali sfidiamo anche Salvini sfidiamo la Lega. Siamo qui stamattina per dire che vogliamo abolire le regioni perché il regionalismo in Italia ha fallito perché ha moltiplicato occasioni di malaffare, ha moltiplicato poltrone, ha moltiplicato spesa pubblica. Facciamo una proposta completamente diversa, trentasei di stretti e dare più peso ai comuni, restituire autorevolezza allo stato centrale. Su questi temi
Speaker 0: sfidiamo ovviamente anche la Lega
Speaker 24: Good looking, so refined. Say, wouldn’t you like to know what’s going on in my mind? So let me get right to the point. I don’t pop my cork for every man
Speaker 0: I see. Hey, big spender,
Speaker 24: spend a little time with me Wouldn’t you like to have fun, fun, fun house about a few laughs. I could show you a good time. Let me show you a good time. The minute you walked in the joint I could see you were a man of distinction, a real big spender.
Speaker 0: Good luck to you! Che si chiama
Speaker 2: la Autonomia differenziata o della secessione dei ricchi e la Toscana questo il titolo il tema della puntata del podcast cosa è successo storie e voci per capire quello che accade a cura di Raffaele Palumbo in onda domani alle tredici e quindici, poi domenica a dieciassette e dieci e poi ascoltabile su nostri canali cross mediali e su Spotify. Davvero Raffaele se io vado su cosa è successo contro radio da Google e mi si aprono tutti tutte le puntate di questa stagione ripercorro dall’alluvione che ha sconvolto
Speaker 18: la piana di Firenze
Speaker 2: Campi Prato e Pistoia. Andiamo dell’autunno. Novembre duemila ventitre e tutto quello che hai raccontato in termini di quotidianità del disagio, no? Dopo dopo dopo l’alluvione ma anche vabbè la questione spaccate sicurezza, la questione sicurezza è stata al centro non solo di cosa è successo ma di vari ambiti informativi ma il tuo podcast con il dialogo con gli spacciatori alle cascine lo ritengo memorabile lo manderei in loop e poi però ci siamo occupati anche di tematiche come I risarcimenti alle vittime delle stragi
Speaker 18: naziste con testimonianze importanti. Non è una cosa no è continua a non essere una cosa scontata diciamo perché l’avvocatura dello stato sta mantenendo un profilo
Speaker 2: particolare rispetto a questi risarcimenti. Abbiamo fatto anche un podcast di avvicinamento alla campagna elettorale a rischio populismo lo avevi definito sulle elezioni fiorentine perché
Speaker 0: c’era veramente un un
Speaker 2: clima e una confusione pre campagna elettorale
Speaker 18: che non è stata smentita anche poi. Sì, infatti infatti verrà molto frequente sentessi rispondere si vota per le politiche, si vota per le regionali, mentre si votava per le amministrative e per le europee, diciamo, quindi c’era c’era una difficoltà di informazione, una forma di disaffezione che
Speaker 2: poi abbiamo ritrovato nel nell’assenzionismo in qualche modo. Ci siamo occupati anche di Solicciano, l’insostenibile situazione del carcere fiorentino ma a febbraio non abbiamo non ehm potuto raccontare la strage di Viamariti oltre la cronaca oltre l’attesa del recupero della quinta vittima il silenzio
Speaker 18: degli innocenti una riflessione sulla strage del cantiere. Cioè quella è stata insieme alla alluvione è stata un po’ la vicenda più sconvolgente di quest’anno, di questa stagione che ci lasciamo alle spalle anche perché la alluvione chiama rinascita la
Speaker 2: strage di Via Mariti è una ferita indelebile per la città. Così come così come abbiamo raccontato un mare di Porti Lontani e quindi anche in queste ore le notizie di cronaca dei nostri porti che stanno accogliendo I migranti ce lo confermano è una storia che non si ferma ed è una storia che vede la Toscana in prima fila dal punto di vista dell’accoglienza ma c’è tutto un sistema che andrebbe ripensato di gestione dei flussi emigratori sulle nostre coste così come una notte per un permesso, il famoso caso delle lunghe destennuanti e disumane
Speaker 18: file davanti alla questura per un permesso di soggiorno. Con persone che dormono lì di notte che sono lì per giorni che bivaccano, che che che sono accampate in delle condizioni che possiamo solo far finta di di immaginare dal punto di vista anche genico dell’alimentazione, dei dei bisogni normali delle persone in una città come Firenze, vedere le
Speaker 2: persone dormire davanti alla questura è stato scioccante. Ma se devo sceglierne uno e indicarlo, consigliarlo, davvero non perdete disforia di genere, dialogo tra una mamma e una figlia perché mentre è ancora aperta tutta la questione che dalla strumentalizzazione politica è passata la verifica ministeriale e sanitaria rispetto alla centro per la disforia di genere di careggi, le testimonianze che tu hai raccolto sono davvero preziose per capirne di più.
Speaker 18: Di ricevere e guadagnare alla fiducia delle persone che hanno parlato. Perché parlare di queste cose, metterle in piazza, affidarle a qualcuno che poi non conosci, non sa, non sai bene che qualche uso ne fa. Tendiamo sempre allo scandalismo, alla dramatizzazione per avere più click, eccetera eccetera. È stato un grande
Speaker 2: atto di fiducia. Questo è anche un’altra cosa veramente indimenticabile. Però rispetto a cosa è successo al podcast andiamo anche oltre perché magari anzi assolutamente ci torneremo non in formato di podcast quest’estate per dare un aggiornamento che speriamo sia una bella notizia. La storia di Fatima che abbiamo raccontato e che era in cerca
Speaker 18: di un lavoro serio ha avuto
Speaker 0: degli sviluppi. Ha avuto degli
Speaker 18: sviluppi per cui presto racconteremo a partire appunto da questo podcast da un impegno importante di tante persone soprattutto a partire da Anna Mele e dal Cospe che la storia di di di Fatima ha avuto un esito bello approssi due della ricerca di un lavoro, stiamo parlando di una persona scappata dall’Afghanistan appena conquistata dai talebani, una calciaterice delle ratte della nazionale afghana che è venuta a Firenze e che continua a giocare a calcio nelle boschi ma che aveva problemi di casa, di lavoro, nel momento qui era finito il percorso dell’accoglienza. Insomma, tante tante
Speaker 2: storie che che continueremo a raccontare. Sì, sono arrivati anche tanti messaggi, lo dobbiamo dire nel corso di questa stagione di apprezzamento è diventato un appuntamento imperdibile in onda ma per chi non riusciva ad ascoltarlo sulle nostre frequenze e poi recuperato attraverso I canali crossmediali ci ha chiamato persino un ascoltatore non vedente del Valdarno che ha in cose successo un appuntamento fisso della sua settimana insomma un contributo anche questo a livello informativo che abbiamo voluto dare da condividere con il nostro pubblico podcast che abbiamo definito nella loro complessità necessari necessari perché fanno un punto ma danno anche dei contributi a altri rispetto a narrazioni che spesso sono stereotipate,
Speaker 0: che è
Speaker 2: un po’ il lavoro che stiamo facendo tutti I giorni. Tutti I giorni Anche in questa puntata lo abbiamo detto rispetto ai giovani con Gen Z rispetto alla violenza di genere con un venticinque novembre al mese e allora termina qui la nostra news line dal lunedì entra in Vigori il palinsesto estivo che non vedrà in termini di spazi e contenuti grandi stravolgimenti ma insomma andiamo verso comunque una programmazione anche a livello giornalistico che poi ci porterà speriamo ad allentare un po’ dopo la prima quindicina
Speaker 1: di luglio fintanto
Speaker 2: che insomma la giunta a Funaro prende corpo. Voi rimanete comunque
Speaker 18: sempre informati con contro radio sule nostre
Speaker 0: frequenze. Buon ascolto EEEEEEEEEEEE non si riconosce, non si riconosce perché ti fa sentire felice dopo che è tutto per te e non si riconosce non hai nulla di problema con me non hai nulla di problema con me nessuno dice che sarà bene e tutti si riconosce un po’ sulle mani alcune persone pensano che si può farlo in modo diverso non hai nulla di problema con me Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org …e poi non crierò e non cambierà molto …e mi fa problemi e mi fa problemi e mi fa problemi …e mi… …E mi… …E mi… …E mi…
All’inizio… All’inizio… All’inizio…”