News line del 29 Gennaio 2024 08:00

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    News line del 29 Gennaio 2024 08:00
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    Speaker 0: E non è vero.

    Speaker 1: La Newsline di Contraradio.

    Speaker 0: L’informazione prima di tutto quattro

    Speaker 2: minuti dopo le otto di lunedì ventinove gennaio un buongiorno da Chiara Brilli in studio con voi buongiorno dalla redazione siamo in Newsline la prima fascia dell’informazione locale sulle nostre frequenze sui nostri canali cross mediali diamo subito uno sguardo al tempo per questo inizio

    Speaker 0: settimana dando la linea

    Speaker 3: e buongiorno Valerio Capecchi dall’amma.

    Speaker 2: Ciao buongiorno a tutti gli ascoltatori. Intravediamo un cielo che potrebbe prefigurare una una giornata di bel tempo

    Speaker 3: diciamo ma non so chiedo, chiedo all’amma. Sì, direi bel tempo come ieri, ancora alta pressione su buona parte del Mediterraneo, pertanto sono attesi ancora condizioni, cielo sereno, poco novoloso, le temperature questa mattina sotto 0 soprattutto sulla piana di Firenze Prato o Pistoia, anche l’Arezzo e nei Fondo Valle tra Arezzo e Siena, Lungola costa invece valori minimi attorno ai quattro sei gradi. Le massime sono previste arrivare un po’ come ieri tre quattordici e sedici gradi e sono

    Speaker 2: temperature superiori rispetto alle medie del periodo. Ecco una tendenza che

    Speaker 0: si manterrà

    Speaker 3: per questa settimana come come andrà? Sì, non cambia molto mh anche nei prossimi giorni probabilmente tra mercoledì, mercoledì e giovedì arrivano un po’ di nubi da ehm odeste ma non portano pioggia controllo I beli anni invece a mantenere le temperature minimi un po’ più alte sono direi nubili tipo basso medio basso e quindi insomma non non portano per il momento pioggia che

    Speaker 0: non si

    Speaker 2: vede per I prossimi sette, dieci giorni. Ecco, l’abbiamo lanciata così ma poi l’articoleremo comunque questa è un’indicazione importante. Grazie a Capecchi, grazie a L’Ama, breve pausa pubblicitaria

    Speaker 0: poi entriamo

    Speaker 1: appunto con le notizie newsline. Una grande mostra nata per celebrare I quaranta anni dei cccp fedeli alla linea, una delle esperienze musicali più interessanti della storia del punk. Con felicitazioni, I quattro membri dei mitici

    Speaker 0: cccp riaprono I cassetti del loro archivio fatto di

    Speaker 1: immagini, suoni, testi, abiti, scenografie. Ai chiosi di San Pietro di Reggio Emilia. La mostra è prorogata fino al 10 marzo. Scopri di più su palazzomagnani.it

    Speaker 4: Le neurosi del nuovo millennio sono servite. Il comico Stefano Santomauro, in Like, è il protagonista di un monologo cinico e divertentissimo sulla dipendenza da social e smartphone. Un vero successo premiato e acclamato dal pubblico al Teatro delle

    Speaker 0: Arti di La Stransigna venerdì due febbraio alle ventuno

    Speaker 5: seguici sui social Teatro delle Arti. Tornano a Firenze e Igu

    Speaker 0: de Smane Gio

    Speaker 6: con la loro esilarante miscela di cultura popolare,

    Speaker 0: commedia e musica classica.

    Speaker 5: Rachmaninoff Will Survive è il loro nuovissimo spettacolo in programma al Teatro Verdi di Firenze e l’ultimo di carnevale, martedì grasso 13 febbraio. Come ridere della musica classica con la musica classica. I Goodes Man e Joe e l’orchestra della Toscana in Racmaninoff will survive al web di Firenze. Biglietti da cinque euro già in vendita presso la biglietteria del teatro

    Speaker 0: e online su Ticketone. Contro orario. E su Controradio

    Speaker 2: otto passate da sette minuti andiamo a guardare, dare uno sguardo alle principali notizie di oggi sui giornali e sul nostro sito sull’home page di contro radio punto it ma diamo subito anche degli aggiornamenti di cronaca come anticipavamo rispetto alla donna che è stata trovata morta al Parco delle Cascine titoli che appunto fanno riferimento al ritrovamento di una donna di quaranta due anni senza dimore conosciuta dalle forze dell’ordine trovata ieri mattina in un giaciglio di fortuna ricavato con cartoni nel parco delle cascine di Firenze in via degli Olmi e in realtà non era una senza fissa di moro, una donna che era uscita, era scappata da l’ultima comunità che l’aveva in accoglienza in Mugello, donna affetta da tossicodipendenze in cura seguita dal Serde, dagli operatori e dai volontari sarebbe appunto si sarebbe allontanata due giorni fa a piena uscita sarebbe stata intercettata dai volontari che avrebbero proposto di accompagnarla in una struttura ma nonostante vari appuntamenti fissati e rinviati per l’ingresso la donna non si è presentata e non ha dato più notizie. Ieri mattina appunto la scoperta in corso ancora accertamenti medico legali e di polizia giudiziaria. Questo per quanto riguarda la cronaca, cronaca che ehm troviamo in apertura della nazione rispetto a quanto successo a Sesto Fiorentino bottiglie, bastoni, notte di sangue, Maxi Rissa, Sesto Fiorentino, cinque feriti, un giovane ricoverato in prognosi riservata a Careggi, dottoressa Gredita per aver negato un farmaco e a Gavinana un quarantenne pestato in strada.

    La Repubblica dedica all’apertura non solo alla Fiorentina sconfitta, Gonzales non basta, leggiamo ma in Cutaia dal maggio al Teatro di Roma. Notizie che abbiamo sentito anche dalla GR di Popolare Network rispetto al teatro romano questo potrebbe accelerare l’allievo di Fuertes l’obiettivo di Palazzo Vecchio è di avere il nuovo soprintendente per l’inaugurazione del festival. Questo per quanto riguarda I giornali. Vi ricordo poi invece che ehm alle otte e quaranta dicevamo avremo in collegamento l’assessore alla mobilità dunque spazio alle vostre telefonate soprattutto ai vostri commenti WhatsApp alle vostre segnalazioni al tre quattro due ottantuno 0 quattrocentoundici ci occuperemo di zone trenta ma anche di molte e di tranvia per la rubrica invece in fondo a sinistra la trasmissione di attualità storie, notizie e di un’intera sorgoglianza a partire dai territori che venono alle nove nell’ambito di Newsline. Dedicheremo uno spazio alla Fabrica dei Sogni, il libro che è uscito in questi giorni per la casa di Trice Allegri.

    Avremo l’autrice in collegamento Valentina Baronti, un romanzo nato davanti ai cancelli della GKN di Campibisenzo. Il collettivo dei lavoratori della GKN parteciperà questa sera alla proiezione di Palazzina Lafa la compagnia con il regista Michele Riondino in occasione dell’anteprima Toscana del suo film Desordio in regia in sala appunto anche il collettivo GKN conflitti di classe, mobbing e sfruttamento e mancato rispetto dei diritti dei lavoratori I temi affrontati dalla pellicola che vede nel cast anche Elio Germano e vi proporremo proprio un’intervista

    Speaker 0: allo stesso Michele Riondino Avenue Park, my life in the dark, I with me Do you smile for Arabian style? I like it Miami Beach Boys, Children with voice Across the universe Chanson Ego-centrique Self-centre-son Chanson Ego-centrique Self-centre-son Chanson, egocentrique, self-centre son Chi sono,

    Speaker 7: dove sono, quando sono assente di me?

    Speaker 0: Da dove vengo, dove vado? Che non vengono

    Speaker 2: domande esistenziali quelle che pongono che pone Alice le quali non riusciremo a dare risposta non so se riusciremo sul fronte politico invece a chiarire qualche nebbia nebbia che naturalmente ancora non presuppongono un quadro meteorologico definito. Stiamo in una campagna elettorale che sta scaldando ancora I motori dal punto di vista delle coalizioni ma noi la buttiamo in politica con la rubrica del lunedì in collegamento al nostro ospite

    Speaker 0: Tommaso Ciuffoletti, ben trovato

    Speaker 2: Tommaso, buongiorno. Ciao Chiara, Buongiorno. Buongiorno a tutti. Oggi è il giorno di Italia Viva. C’è poco da dire tra tutti questi eventi calendarizzati che si aggiungono passo passo arriva appunto la serata al Puccini, la presentazione di Stefania Saccardi che fino adesso da un punto di vista di dichiarazioni, commenti, tematiche su cui punterà è stata molto riservata, si è espresso Renzi finora e abbiamo parlato di un’interlocuzione che il PD che con il PD che parebbe essersi interrotta perlomeno per quanto riguarda l’ambito locale

    Speaker 6: a Roma

    Speaker 8: forse ancora qualcosa potrebbe ripartire sì esatto Come come un po’ nel centrodestra anche qui ci si registra uno scollamento tra quanto viene diciamo richiesto dal Roma e quello che invece poi I gruppi locali intendono fare. Se da un lato appunto nel centrosinistra l’idea di trovare una quadra per un’alleanza con Renzi è caldeggiata a livello locale vuoi anche per rapporti personali in questo caso parliamo direttamente di quelli fra Nadella e Renz, ti vuoi per altre vicende proprio locali non si riesce a mettere insieme quello che potrebbe invece aver avuto senso a mettere ormai il tempo per ricucire con Italia Viva direi che va scadendo insomma non si può fare una presentazione dove peraltro appunto a mettere la faccia è anche una persona che ha fatto di una certa serietà la propria cifra politica come Stefania Saccardi e poi magari dopo domani direi oh fermi tutti sei scherzato facciamo conto di nulla ecco sarebbe tremendo anche da un punto di vista dell’immagine anche solo personale di una persona come Stefania Saccardi quindi io sono d’accordo che se stasera si tiene questo lancio di candidatura di Stefania Saccardi per andare a quel punto dopo è tardi per tornare indietro e se caso a mai se ne ragionerà esattamente come prevede la legge se nessuno al primo turno prenderà più di cinquanta percento allora

    Speaker 0: ci si

    Speaker 2: vede come sempre al ballottaggio

    Speaker 3: e si ragiona.

    Speaker 2: Ecco a proposito di ballottaggio facciamo un ragionamento sui sondaggi che naturalmente stanno circolando in casa Italia Viva si parla di una saccarde al quindici percento che se confermata insomma potrebbe incidere nel rapporto e nell’eventuale contrazzazione con Funaro in casa PD si attesta il partito tra il quarantaquattro e il quarantacinque per cento, parliamo del partito democratico, il centrodestra tra il trenta e il trentadue, Italia viva comunque al tredici per cento e la sinistra tra il sette e l’otto. Come come analizzi insomma? Siamo sempre più verso una uno

    Speaker 8: scenario di ballottaggio in questi termini. Sì, allora che che lo scenario di ballottaggio vada delineandosi un po’ anche per che non sono molto chiari, molto netti nei loro contorni, anche questa presenza appunto di liste alternative al PD in un campo che ovviamente non è quello del centrodestra rende il tutto molto più difficile per Funaro no? Nell’ipotesi di poter vincere al primo turno. Detto questo ora il quindici per cento Italia Viva mi sembra ambizioso insomma come dire in inglese si dice wishful thinking cioè mi piacerebbe forse in loro però la la vedrei molto più ridotta però ecco hm diciamo così la cosa curiosa veramente per me o e penso che dovrebbe essere lo più estante sarà vedere l’affluenza quanta gente andrà a votare? Quanto vedremo ancora scendere il numero di votanti e andrà a votare diciamo solo chi è direttamente interessato per ragioni personali o finalmente si ritornerà ad avere un quadro d’affluenza che significa che questa cosa, questa vicenda politica interessa un numero di persone alle quali eravamo abituati in passato, insomma, senza ambire a percentuali di 80-90%, che pur e un tempo l’Italia registrava, specie nelle elezioni diciamo locali, ma insomma sarebbe bello vederli iniziare a salire il numero di votanti perché poi alla fine è quello che conta altrimenti saranno a votare sempre I soliti pochi e e anche il quindici per cento vorrà dire sì termini relativi può sembrare tanto poi va a vedere in

    Speaker 2: termini assoluti su poche migliaia di persone. Assolutamente assolutamente anche se dobbiamo dire sempre in termini percentuali nel duemila ventidue alle politiche Saccardi prese oltre il quattordici per cento quindi il suo nome potrebbe essere

    Speaker 8: davvero l’elemento trascinante. No ma anche quello sì sono su quello sono assolutamente d’accordo perché poi rimane comunque ambizioso però è vero che in questo caso più che Renzi, più che Salia Viva anche io dal mio punto di vista credo che il nome di Saccardi dia molto più lustro di quello di Renzi, lo dico molto sinceramente perché è appunto una persona che ha fatto della serietà, di un approccio molto pragmatico, anche se vuoi un modo di fare politica un po’ antico e in questo antico c’è qualcosa che dai tempi di chiama la prima, seconda repubblica, come ti pare però nella nella formazione della dei dei dei quadri

    Speaker 2: politici di un tempo si prediligeva anche la serietà. Cosa di rassicurante anche. È esatto. Ora vedremo come si svolgerà l’evento di stasera. Mi sembra una una trama abbastanza simile a quanto è avvenuto con Funaro il video in cui che sintetizza la vita, le cartoline che vengono distribuite ehm alcune interviste ai cittadini invece che le testimonianze sul palco.

    Daremo conto, seguirà per noi Raffaele Palumbo, ne parleremo in Newsline domattina. Domattina avremo nel nostro studio contro Radio Web TV il candidato della sinistra senza sinistra italiana Dimitri Palaggi. Ecco una sinistra qui che come interpreti questa frammentazione e dislocazione da un lato appunto dentro la coalizione di Funaro dall’altro appunto Palagi che è il candidato ufficiale al momento della sinistra e un Montanari che dà appuntamento a un dieci febbraio in cui vedremo di più insomma ehm la costituzione della associazione

    Speaker 8: che poi porterà una lista niente di nuovo sotto il sole rispetto alla frammentarci della sinistra ma un po’ questa questa idea d’essere il sale del mondo quando magari si rappresenta invece un poco e nulla fammelo dire con grande sincerità proprio perché anche io ho fatto tutte le mie esperienze in gioventù politiche in gruppuscoli tutti più o meno convinti da avere in tasca la ragione ma da averla tutta loro e nel caso mi ci metto anch’io da averla tutta io la ragione per cui se tutta la ragione ce l’ho io il chiacchierare poi di unità di mettersi insieme serve solo per far vedere che che che si risponde a ciò che un elettore si aspetterebbe ovvero di stare tutti insieme ma la verità è che poi appunto siccome noi ciascuno è in meglio di tutti essendo in meglio di tutti e quegli altri e non possono essere in meglio se meglio sono io e quindi ognuno va per sé nella convinzione di essere meglio di tutti raccattando poi quelle percentuali che sono ancora più basse perché giustamente anche un pubblico di potenziali lettori che guarda l’ennesimo di vidersi dice vai ma allora questi sono strugli come tutti quegli altri e giudica

    Speaker 0: di conseguenza.

    Speaker 2: Almeno questa è la mia opinione Però ecco. Allora Tommaso l’altra volta abbiamo ti ho chiesto quale sarebbe stata la domanda che avresti rivolto a Cecilia Derrea, Tommaso Montanari nei nostri studi e che verteva sostanzialmente su cosa avevano in comune, no? E e rivolta entrambi naturalmente l’hanno messa sulla prospettiva perché in realtà quindi sul concetto di discontinuità rispetto alla precedente amministrazione anche se Derre in quella amministrazione c’è stata sul versante dell’urbanistica non è stata poi così in sintonia con con Montanari. Lui stesso ha detto Noi presenteremo il nostro manifesto il dieci febbraio se Firenze Democratica ci si ritroverà allora un dialogo maggiore sarà sarà possibile dunque c’è questa interlocuzione a febbraio con del Re anche Cinque Stelle e altri interlocutori domani con con Palagi. Che domanda faresti?

    Perché cosa dovremmo chiedergli? Gli elementi di distinguo all’interno della sinistra? C’è una lettore di sinistra che si trova a diverse candidature o comunque posizionate in varie coalizioni come dovrebbe identificarsi su un programma a

    Speaker 8: sinistra che equivale poi a un candidato. Ma io voglio la verità. Io ho sentito anche le risposte perché perché ti dico Chiara perché ascolto con curiosità anzi avere questo spazio che voi state che state animando di di di di dibattito con I potenziali rappresentanti di candidature di rilievo. È bellissimo, interessante. Poi però quando arriva il punto della nel concreto che si fa è sempre tutto molto un rilancio su grandi principi, grandi visioni che vanno benissimo, ci mancherebbe bene averle, no?

    Un grande afflato ideale. Poi però dopo l’afflato ideale bisogna un attimino mettere piedini per terra e vedere che se si avanza con uno dopo quell’altro ci si muove anche altrimenti si sta lì fermi a fare grandi scenari. Ecco l’idea sarebbe di provare anche ora anche con Palaci se vuoi viene anche da una un un’attività di cinque anni in consiglio comunale d’opposizione e quindi appunto ad apportare con sé anche un percorso ma dire ecco fin qui ci siamo arrivati ora il prossimo passettino ma semplice è che io sollevo la canva destra la sposto in avanti di qualche centimetro rispetto alla sinistra e sposto il corpo in avanti proprio tecnicamente praticamente nella concretezza della realtà Come si fa un passettino in avanti per dire invece da andare ognuno per conto suo ci si mette a fianco e si fa un passo insieme? Perché poi è lì io ancora non ho capito cosa si immaginano al netto dei grandi scenari sul quale mi sembra ci sia un grande afflato da parte di tutti poi nel appunto chi spinge la luce

    Speaker 2: quando s’esce queste robe pratiche qui ecco. E allora verificheremo verificheremo anche noi nel frattempo ti stuzzico ancora perché leggo dalle pagine della nazione, la mappa delle piccole liste, sogni ambizioni per un posto in consiglio. Il primo a farsi avanti è stato l’imprenditore Giovanni Fittante con suo animo a Firenze, Fittante che avremo anche lui nei nostri studi, questo mercoledì mattina e davvero è stato il primo che si è buttato in questa campagna elettorale dichiarando

    Speaker 8: subito di voler fare il candidato. Guarda io su questo poi devo scontare delle colpe giovanile, lo

    Speaker 0: ripeto, lo ribadisco, io poi sono stato

    Speaker 8: storicamente un elettore di un partito come quello radicale che prendeva percentuali minime ma lo facevo nella convinzione che dietro ci fossero delle battaglie ideali che forse oggi guardandole con un pochino più di disencanto, un pochino meno di come dire l’entusiasmo giovanile, dico sì sicuramente c’era però poi alla fine è mancata capacità di tradurla e perché? Perché in un contesto democratico il consenso non è un aspetto secondario perché se tu non sei in grado di convogliare il consenso intorno alle sue idee alle sue battaglie in questo anche usando si può dire anche la politica per come va intesa nel senso di politica politicata, immaginare delle alleanze, immaginare di fare un passo indietro rispetto a delle proprie anche ambizioni personali perché si preferisce mettere avanti qualcos’altro. Magari non essere noi sempre quelli che devono essere candidati ma immaginare che possa essere qualcun altro. Ecco, io in questo continuo a vedere un’immaturità che posso accettare in un ragazzo quale ero, che c’avevo nemmeno trent’anni, però ecco quando si diventa un pochino più adulti, quando si diventa un pochino più anche distaccati rispetto al proprio ego, ecco invece vedo sempre un pullulare di eghi che non hanno voglia di mettersi seduti per lasciare spazio ad altro che non sia il proprio centro dell’ombelico.

    Ecco, guardarci un po’ meno l’ombelico è un concilio che non farebbe male a tanti piccoli no, a piccoli leader senza folle dietro perché poi il problema è anche questo se sei leader di chi? Di te stesso? Va be’

    Speaker 0: ma insomma

    Speaker 2: poco basta per far la politica allora ecco. Siamo in conclusione ma non posso non sollecitare una riflessione sul centro destra che in realtà è forse quasi nella stessa situazione di una settimana fa ovvero installo ancora in attesa di questo nome se non che Forza Italia spinge lo faceva anche prima insomma scalpita nel frattempo propone propone le liste dei suoi candidati anche dei del suo programma ai famosi cinquanta punti diciamo cinquanta idee quaranta le mettiamo noi dieci le chiediamo ai cittadini insomma il coordinatore

    Speaker 8: regionale Stella manifesta in sofferenza No vabbè loro loro invece potrebbero riuscire nel capolavoro ma ci sarebbe geniale tra l’altro che l’ennesima volta ad avere un pubblico potenziale, da avere un un seguito potenziale, da avere un bacino elettorale che guarda a loro con curiosità un certo interesse e riuscire anche stavolta a sperperarlo drammaticamente direi dal loro punto di vista benaguratamente per gli avversari perché questo continuare a ci incischiare per usare proprio un termine toscano a ci incischiare a stare lì ad aspettare questo questo il non tedesco che però poi alla fine mi pare che io l’ho sempre detto ora poi magari verrò smentito perché domani ci annuncia la discesa in campo ma insomma è da un mese avanti

    Speaker 0: che si dice

    Speaker 8: che poi non sarà lui ecco e non essere riusciti a trovare una quadra anche loro per mettersi insieme con un programma semplice in fondo fai l’opposizione ti viene anche tra virgolette più facile in un certo senso soprattutto all’inizio di una campagna elettorale di presentarti armi in pugno con la foga, la voglia di

    Speaker 2: andare, conquistare questa città governata ma nulla. Ci scrivono

    Speaker 8: Tommaso il centrodestra come al solito non vuole vincere. Alla fine il sospetto viene a tutti Ma come fai? Chiara non pensare che in fondo ai tempi di Verdini era quasi reso palese, insomma, che quello fosse un metodo di giusto di convivenza con una regione, di un contesto in cui tu non sarai mai maggioranza, meglio non disturbare troppo e poi accordarci per quei posti che spettano all’opposizione dalla dalla regione alle alle gli ambiti delle fondazioni bancarie e quella roba lì però come dire quello era un modus vivendi o sopravvivendi che non ti dico era stato quasi codificato ma insomma diciamo era verdinianamente la la norma. Ora non c’è neanche più verdini a guidare la colpa di questo modo quindi è proprio in questo è proprio da un lato o l’insipienza vuol dire ci avete la testa dura proprio dura dura dura oppure anche lì una sotterranea volontà strisciante che ritorna di non voler vincere perché magari vincere

    Speaker 0: Firenze è una rottura di scatole perché poi la deve

    Speaker 2: amministrare. Magari anche lasciare che ancora nel centrosinistra si insomma lasciare che si scannino tra loro sostanzialmente ancora c’è molta dialettica e molta attenzione su quello e loro si prendono il tempo forse sì perché come dicevi anche tu Schmidt e poi alla fine non si candiderà e quindi adesso non sanno come trovare la quadra però magari ecco comunque mediaticamente non è che ci sia tutta questa attenzione adesso visto

    Speaker 8: come stanno andando ehm a sinistra e nel centro sinistra no Ma poi senti io va l’unica cosa che posso accettare è questa strategia dell’accerchimento che se parliamo con qualche dirigente del centro-desta si dice perché Firenze è molto difficile da espugnare perché? Perché c’è il comune che è il primo datore di lavoro, la regione che è il secondo o terzo datore di lavoro e quindi come dire un capoluogo dove insistono due istituzioni che come come dire interessano così tanti potenziali elettori per conquistarla dobbiamo prima vincere la regione e poi Firenze è un pensiero è una strategia questi poi sono tutti sono tutti strateghi sono tutti Von Klauswitz quando arrivano questi momenti poi rimane il fatto che queste lezioni stanno per ora

    Speaker 2: avviandosi a fare l’ennesima figura a Cascina. E allora siamo in conclusione Tommaso Ciuffoletti natenualmente sugli scenari progressi verdiniani

    Speaker 8: ti assumi tutte le responsabilità dell’interpretazione ci mancherebbe altro anche perché l’interpretazione diciamo abbastanza diffusa insomma che

    Speaker 2: è come dire poi sono cose pacificamente note. I risultati elettorali comunque ci portano a analizzare questa ancora non capacità del centrodestra di incidere in un contesto invece attuale in cui forse avrebbe potuto cogliere l’occasione rimane al palo ancora per quanto riguarda la candidatura ma naturalmente ci aspettiamo delle sorprese. Sono le otto e ventinove minuti ci risentiamo

    Speaker 8: lunedì. Buona giornata Tommaso Ciufoletti.

    Speaker 0: Ciao Chiara, stai bene? EEEEEEEEEEEEEEE

    Speaker 3: stai ascoltando contro radio popolare

    Speaker 9: Buongiorno alle notizie delle otte trenta C’è stato un altro attacco contro un avamposto militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. Gli UTI iemeniti hanno lanciato un razzo contro una nave da guerra americana nel golfo di Aden. L’attacco è avvenuto ieri ma gli UTI lo hanno rivendicato poco fa. Washington intanto ha annunciato una reazione al raid contro la base americana in Giordania che ha causato tre morti più di trenta feriti. Si tratta dei primi militari americani uccisi da quando è scoppiata la guerra a Gaza.

    Puniremo irresponsabili ha detto Joe Biden. Secondo la Casa Bianca l’attacco è stato condotto da milizie sostenute dall’Iran. Acuse smentite da Teheran. E in Iran sono state eseguite le condanne a morte di quattro dissidenti curdi. Il loro arresto era avvenuto nel duemilaventidue con l’accusa di essere spie per conto di Israele.

    Il loro difesa nei mesi scorsi sarà mobilitata. Amnesty International. La guerra in Ucraina a Zelensky torna a chiedere agli Stati Uniti di sbloccare gli aiuti militari per Kiev. Se Washington ritarda il suo sostegno ci avrà un impatto sull’Europa che sarà lasciata sola a affrontare la Russia ha detto il presidente ucraino in un’intervista mettendo in guardia su una possibile frattura nella NATO tra Stati Uniti e Paesi Europei. Dobbiamo impedire la distruzione dell’Ucraina ha detto Zelensky è possibile fermare la Russia per evitare una terza guerra mondiale.

    Al Quirinale è iniziato il vertice Italia Africa organizzato dal governo con al centro dell’attenzione il piano Mattei promosso da Giorgia Meloni con l’obiettivo dichiarato di promuovere lo sviluppo e la cooperazione sul temi come immigrazione e sicurezza. In realtà al momento oltre agli annunci c’è poco di concreto e le opposizioni hanno definito il piano una scatola vuota. La Commissione Europea invece lo appoggia pubblicamente e ieri sera al Quirinale c’era anche la sua presidente Ursula Fonderlaien. E le politiche ambientali europee sono al centro delle mobilitazioni del settore agricolo in corso in diversi paesi europei, compresa l’Italia, ieri a Torino c’è stata una manifestazione, è stata bruciata una bandiera dell’Unione in Francia la protesta

    Speaker 10: oggi minaccia addirittura di assediare Parigi. Obiettivo Parigi è la nuova parola d’ordine della protesta degli agricoltori francesi che continua ad entrare nella seconda settimana malgrado le misure d’urgenza annunciate venerire il primo ministro Grabberia e Lattal. Due dei quattro sindacati nazionali di categoria promettono l’assedio della capitale a partire da oggi alle quattordici e fino a data da destinarsi. Non è bastata la soppressione dell’aumento delle tasse sul gasoglio agricolo che aveva scatenato l’esasperazione degli agricoltori nell’aumento dei fondi d’urgenza per le indennità legate alle energie climatiche e sanitarie o ancora la semplificazione delle norme e dei controlli. Gli agricoltori francesi pretendono risposte sulla concorrente all’interno dell’Unione, sugli accordi di libero scambio un compaesi persi, sulla leggerimento delle nuove regole legate al europeo e per fare pressione appunto il blocco progressivo della capitale a partire da oggi pomeriggio con I trattori a bloccare o rallentare il pazzo questi principali assi stradali e autostradali attorno a Parigi e al mercato agricolo di Rangisse alle porte della capitale più grande e importante del mondo.

    Il governo promette nuove misure in settimana e intanto il ministro dell’interno manda la manan schiera quindicimila poliziazze e gendarmi per ora non per impedire I blocchi ma per inquadrarli da

    Speaker 9: Parigi Francesco Giorgini per Popolare Netto. A Budapest oggi è previsto l’inizio del processo Eilaria Salis la trentanoveenne in caccia di Nungheria da quasi un anno con l’accusa da aver aggredito due neonazisti lei si dice innocente ha denunciato condizioni di detenzione disumane. La Procura chiede di condannarla a undici anni di prigione. A Milano nel pomeriggio ci sarà un presidio per chiedere la sua liberazione alle diciassette e trenta in piazza Missori. La Finlandia dovrà aspettare il ballottaggio dell’undici febbraio per avere il suo nuovo presidente.

    Ieri si è votato per il primo turno e I risultati pressoché definitivi vedono l’ex primo ministro conservatore Alexander Stubb a giudicarsi il primo posto col ventisette percento davanti all’ex ministro degli esteri Pecca ha visto del partito verde le tensioni con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina e l’ingresso della Finlandia nella NATO sono state al centro della campagna elettorale. Il Tribunale di Hong Kong ha ordinato la liquidazione di Evergrande, il colosso cinese del settore immobiliare è fallito già nel duemila ventuno. Sulla società pesano debiti per centinaia di miliardi da capire se e come la decisione di oggi impatterà sulla difficile fase che sta attraversando

    Speaker 0: l’economia cinese nel suo complesso

    Speaker 9: la prossima edizione del giornale radio alle nove e trenta buon ascolto

    Speaker 3: popolare network

    Speaker 5: muoversi in Toscana Info

    Speaker 11: aggiornamenti in tempo reale sulla mobilità nella regione. Buongiorno, bentravati, buon viaggio da Firenze Smart da Mauro Ciutini, traffico congestionato su molte strade e autostrade della nostra regione al momento. Cinque chilometri di Coda in A1 per un veicolo fermo tra Firenze e Impruneta e Barberino di Mugello, la direzione è quella per Bologna. Coda sulla Firenze Pisa Livorno, la viabilità esterna che non riceve a Santa Croce e sull’Arno in uscita da Firenze. Corena undici, una coda, un chilometro al momento, un incidente tra Pistoia e Prato Ovest direzione Firenze.

    Ma siamo alla uno tra Aglio e Rocco Bilaccio personale su strada in direzione di Bologna. Treni il regionale diciotto seicentosedici Livorno Lucca viaggia al momento con ventisesei minuti di ritardo e per il momento è tutto muoversi in Toscana è realizzato in collaborazione con la regione

    Speaker 5: Toscana Città Metropolitana e Comune di Firenze. Più tardi. Muoversi in Toscana Info.

    Speaker 0: Aggiornamenti in tempo reale

    Speaker 5: sulla mobilità nella regione buon ascolto e buon viaggio FM

    Speaker 1: novantatré e sei novantotto e novita morte e miracoli. La stagione duemilaventitre e duemilaventiquattro del Teatro Metastasia di Prato. Rimbambimenti, un Ted Talk senescente in salsa punk. Diecon Andrea Cosentino, un misto esplosivo di comicità e poesia, idiozia e intelligenza. Una performance che inizia come una conferenza sul tempo e scivola verso un concerto spettacolo.

    Dal primo al quattro febbraio al Teatro Fabricone di Prato. Una nuova stagione pronta a salpare al teatro delle spiagge di Firenze. Giovani artisti e talenti affermati sul palco per parlare di storie universali con nuovi linguaggi. Info, biglietti e programma completo su TeatreDimbarco punto it. Venerdì due febbraio alle ventuno dove è finito lo zio Cosu?

    La memoria storica mondiale è fatta di tanti piccoli ricordi personali, gli eventi, I luoghi, I nomi delle persone. Per non ripetere gli errori del passato abbiamo

    Speaker 0: il dovere di riportarli alla luce. Contro orario. Come ti senti? Sento e sento Ho fatto un po’ di spingio Ho voluto tornare All’arrivo E ti sento Tu ti senti E il tuo mente ti senti Sto a piovo e le tracce sono in un sentimento Mi sento, mi sento E mi sono affascinato che mi faccio Sto parlando alla ragazza Dicendo che mi sono molto bello Dice che parlo alla ragazza E mi sento Dice che mi sento Sto dicendo che mi livo E che tu sai che non lo ho mai fatto Ehi ragazza Scusate, ok All’arrivo All’arrivo All’arrivo All’arrivo All’arrivo All’arrivo She’s talking to the kid I’m telling her every lie that you know that I never did Hey ladies, get funky All

    Speaker 2: the ladies in the house

    Speaker 0: The ladies, the ladies Well, me, with a gun, I looked at daughter I dropped my drugs, well, then that’s fine We was cutting off the wall, she started cutting off the carpet In my apartment, we made the well, she stopped La ragazza, la ragazza E io, con la mia figlia, mi ho preso la mia droga E mi ha detto, che cosa ha fatto? Ha iniziato a tagliare la casa In mio pavimento, dove sono andata? La gifta che ho, è la gifta che ho E quella ragazza non è nulla ma una ragazza E’ un’elettricità, no, stupida E quando dico stupida, dico stupida Non sono da 15 o giocente in gioccia Sono in grado, sono in grado, sono in grado di farlo E con le bianche matute, sono le bianche di matura e guarda che il tuo amico si tratta di un amico che fa la f*****a come una bestia Hey,

    Speaker 7: signore Funke

    Speaker 0: Hey, hey, hey, hey, signore Hey, hey, hey, hey, signore Un’altra volta Andi, f*****a Hey, hey, hey, hey, hey, signore Andi, f*****a Hey, hey, hey, hey ladies! 1 more time. And a bunkana. Hey, hey, hey, hey, hey, hey, hey, hey ladies! And a bunkana.

    You know that. She gotta go too. You know she’s hardcore. She’s sure you’re good done, that she’s right at the door. Rocking with your girl.

    It ended in tears. Brace yourself, I go calling real loud here. Call it in the middle of the night when I’m drinking. My phone was on the corner exam and it’s stinking. E

    Speaker 2: alle otte e quaranta riprendiamo la linea dagli studi di Controradio e diamo il buongiorno come ogni lunedì in questa fascia oraria di Newsline all’assessore alla mobilità di Firenze. Stefano

    Speaker 12: Giorgetti, ben trovato assessore.

    Speaker 2: Buongiorno, buongiorno a tutti gli ascoltatori. Ci arrivano già segnalazioni al trequattro due ottantuno 0 quattrocento undici rispetto a un incidente in Fipi Lì tra Ginestra

    Speaker 0: e Lastra Signia, quattro chilometri

    Speaker 2: di coda e fascia oraria delicata quindi insomma vi diamo un’indicazione importante scriveteci se avete ulteriori aggiornamenti al riguardo assessori. Allora per quanto riguarda le zone trenta tema caldissimo di queste settimane non solo per quanto riguarda Firenze ci sono però delle novità continua ad ampliarsi insomma la l’area e anche la strategia dell’amministra comunale che ha ribadito come il quaranta per cento del del centro abitato sarà zona

    Speaker 12: trenta in città. Sì, noi abbiamo fatto una progettazione delle zone trenta, non è una progettazione generalizzata ma abbiamo visto dov’era necessario inserirla all’interno di particolari quartieri, di particolari zone dove ci sono molte residenze e molte intersezioni perché uno dei rischi

    Speaker 0: più grossi è

    Speaker 12: sempre l’incidente sull’intersezione e quindi da questo punto di vista abbiamo fatto un progetto e ad oggi ne abbiamo realizzato del centro abitato circa il trenta per cento con le delibere che abbiamo già fatta di venire mal quaranta cinque con una programmazione poi dell’ultime due tre zone da inserire che ci porterà alla fine al cinquanta per cento della superficie però il cinquanta per cento è per dare un numero o un riferimento il fatto è che ogni zona viene progettata in virtù proprio delle caratteristiche della abilità quindi da questo punto di vista Cerchiamo di avere chiaramente di rendere più compatibile il convivere fra chi va in auto e chi va in bici e soprattutto si muova a piedi in zone particolarmente residenziale torna a ripetere in prossimità delle delle intersezioni abbiamo fatto anche dei dei dei lavori, abbiamo fatto dei lavori infrastrutturali, abbiamo allargato marcia piedi in alcuni punti, abbiamo arretrato l’attraversamento pedonale, abbiamo abbiamo fatto più breve, abbiamo restringuto anche la la carreggiata perché uno dei problemi sono a volte in alcuni casi le carreggiate più ampie che invitano a aumentare la velocità quindi abbiamo ridotto la carreggiata in modo che ci sia più attenzione

    Speaker 0: a chi percorre

    Speaker 2: quella viabilità. Ci sono delle zone trenta recenti di cui diamo

    Speaker 0: notizia oggi che sono state

    Speaker 12: appunto inserite recentemente? Ma recentemente noi diciamo abbiamo delle zone in tutti I quartieri quindi abbiamo abbiamo delle zone trenta che ormai ci sono da anni, pensa al centro storico, pensa alle caccine la prima sperimentazione l’aveva fatta nel quartiere tre con Piripoli e poi di di una parte delle delle delle viabilità sempre il quartiere tre dove abbiamo risolto una serie di problemi e abbiamo visto che facendo queste lavorazioni non abbiamo avuto su certe intersezioni più incidenti. Questo è penso a dati in I traversari. Penso al zona trenta nel quartiere Forlanini per portare un esempio all’interno del del quartiere cinque. Quindi stiamo facendo delle zone trenta all’altezza via Reginaldo Giuliani.

    Nelle progettazioni future pensiamo anche alla zona per esempio delle piagge dove ci sono molte residente intersezioni quindi stiamo

    Speaker 2: lavorando per portare in fondo quello quello che è il progetto. Ci scrivono il problema che ho riscontrato a Bologna e che non sono stati nuovamente temporizzati

    Speaker 0: semafori, errore

    Speaker 12: che dovrebbe essere evitato a Firenze questo va bene ora bisogna capire a che cosa si si riferiscono però torna a ripetere in certe zone soprattutto dove quelle che abbiamo studiato noi sì ci sono anche delle intersezioni semaforizzate ma non moltissime Torna a ripetere se io penso al villaggio Forlalini all’interno del villaggio Forlalini tutta quella viabilità fra la residenza non ho un semaforo. Ho un semaforo quando esco da quella zona. Quindi non sono zone che hanno tantissimi semafori. Se lei pensa all’interno della zona delle piagge non abbiamo semafori all’interno della zona delle piagge li troviamo su pistoiese quindi non sono zone che hanno tantissimi semafori non sono I vianici di convalazione dove c’era il progetto dell’onda verde per poter andare a certa velocità e trovare sempre se pensa I semafori poi ci possono essere anche delle zone dove ci sono anche semafori e è giusto che questi

    Speaker 2: siano sincronizzati rispetto a la velocità. Allora cambiamo argomento trasporto pubblico locale vorrei sapere semmai la linea sei e la tredici torneranno a passare da via Pisane e Borgo San Frediano se dobbiamo rinunciare a questa idea. Non è possibile

    Speaker 0: sostituire con

    Speaker 12: bus più piccoli come il C quattro che passi più volte?

    Speaker 0: Allora su per quanto riguarda il passaggio da

    Speaker 12: Borgo San Frediano, tutto l’attraversamento, ad oggi non c’è questo tipo di previsione. Sostituire con un bus più piccolo la linea 6 è problemato perché la linea 6 è una linea importante, è una delle linee più importanti e quindi porta tantissime persone che il bus non riuscirebbe a poterle portare e noi confidiamo a breve di poter ripassare su Ponte Vespe e quindi di dare continuità alla linea anche che in modo che dall’oltrarno possa poi passare dall’altra parte

    Speaker 2: dell’Arno e possa continuare il percorso. Allora ci chiedono poi ehm due cose ci chiede Francesco sabato sera sul ponte di Sandonato via Novole e via le Redi è stato investito un pedone sull’attraversamento pedonale pericolosissimo. Quando si toglie, assessore? Già ce l’aveva evidenziata

    Speaker 12: questa pericolosità al nostro ascoltatore. Allora, quell’attraversamento pedonale è un attraversamento pedonale a suo tempo progettato con il sistema tramviario ed è legato all’utilizzo di quella zona a parcheggio che abbiamo nella parte diciamo sotto il ponte della tramvia per permettere di arrivare anche a quel parcheggio e andare poi alle varie attività economiche. Quindi fu studiato a suo tempo e furono fatte tutta una serie delle verifiche da parte dei tecnici rispetto anche alla alla pericolosità. Ora io no no no conosco questo incidente, non mi è stata ancora relazionato, oggi cercherò di capire effettivamente come questo è successo però ecco torna a ripetere fu fatto proprio in funzione di questo tipo di collegamento che lei sa che se io tolgo l’attraversamento poi le persone comunque attraversano per andare da un parcheggio a un’altra parte e quindi non era previsto di togliere questo

    Speaker 2: questa non è previsto di togliere questo attraversamento. Silvia torna sulle zone trenta e ne chiede un’attivazione in via del Guarlone via Comparetti via Vitelli via Calasso dove ci sono anche scuole e pedoni anche da e verso S lungo. Immagino arrivino all’amministrazione richieste di

    Speaker 0: attivazione inserimento

    Speaker 12: di strade in zone trenta.

    Speaker 13: Più che richieste

    Speaker 12: di attivazione arrivano richieste di controllo della velocità. Molti cittadini ci chiedono ci chiedono I controlli della della velocità.

    Speaker 0: Noi abbiamo detto che saremo presenti

    Speaker 12: alla polizia municipale ma soprattutto in questa fase per educare, quindi una presenza che fa limitare la velocità ed educa che quelle sono delle zone molto particolari, anche perché vede rispetto alla sicurezza stradale io leggo molti articoli, c’è chi dice che è a favore al contrario alle zone trenta, c’è chi dice bisogna liberare le strade da quello che ci può essere anche sul margine perché può essere pericoloso ma uno degli aspetti fondamentali che noi facciamo proprio con ufficio di sedia stradale è la formazione quindi noi dobbiamo accompagnare a tutta una serie di opere infrastrutturali anche la formazione partendo dalle scuole e facendo capire quanto è importante dilurre la

    Speaker 2: velocità in certe zone della città E torniamo ancora Marisa fa una domanda interessante perché ehm in via Bronzino è zona trenta dall’inizio fino alla fine della strada perché lei si chiede zona trenta con indicazione all’inizio della strada che vuol dire? Cioè vuol dire che

    Speaker 12: poi tutto il tratto è zona trenta assessore? Certo è tutto il tratto finché non si trova il cartello che dice che è terminata la zona tre. Quindi perché le zone trenta non iniziano a una fine dove si fanno le zone trenta ci sono delle cartellinistiche che che che avvisano dell’inizio come anche del termine. Quindi l’inizio

    Speaker 0: e via

    Speaker 2: Bronzino è tutta zona trenta. Fino alla fine della strada, cioè fino alla fine della di via Bronzino, oppure c’è appunto l’indicazione a

    Speaker 12: quel punto di di fine perché non sinceramente. No, fino fino fino alla fine di via Bronzino se non ci sono altre cartellonistiche danno altri tipi di indicazione perché su tutte le intersezioni poi

    Speaker 2: ci dovrebbe essere continuità delle cartellonistiche

    Speaker 13: ecco un messaggio sonoro lo prendiamo dalla regia. Volevo segnarare all’assessore che mi pare sia anche assessore alla polizia la situazione sotto sotto il ponte da Verrazano lato lungarno Colombo dove c’è un piccolo accampamento di con annessi e connessi e quindi

    Speaker 2: se potesse intervenire. Questo più a che fare con la sicurezza

    Speaker 0: urbana assessore o comunque

    Speaker 12: con le politiche sociali. Sì, però sì è vero però ne ne farò anch’io la segnalazione. Anche ieri abbiamo fatto una segnalazione io ieri ero un superluogo ieri mattina e abbiamo visto una situazione un po’ molto particolare abbiamo fatto la segnalazione quindi questo lo posso fare anch’io anche se poi un aspetto escegue

    Speaker 2: più la mia collega alla Sessione Albanese. In via del Bianco Spino e Solotto Vecchio più che di zone trenta servirebbero strisce pedonali assenti e riposizionamento cassonetti messi a chiusura di vialetti interni, vedere per credere ci scrive Antonio e pure in Piazza Edison ho visto segnal etica sull’asfalto zona trenta ma le strade adiacenti no, mi pare poco efficace, voglio dire fare zona trenta solo una piazza mi pare inutile. Cioè può avvenire anche in un in un breve tratto in un piccolo tratto che si ritiene particolarmente pericoloso

    Speaker 12: però nelle zone del Mitrofe no. No lì bisogna vedere ora rivevere gli aspetti anche progettuali perché le zone trenta non sono una strada sola però ci possono essere delle zone dove viene ridotto il limite di velocità anche relativamente solo una strada perché è ritenuta pericolosa oppure siamo in prossimità di un’intersezione quindi una cosa sono che ci sia una riduzione della velocità, una cosa è ci sia la zona trenta anche quella andrebbe andrebbe visto. Ora io andrò a rivedere di Piazza Edison per capire eventualmente il riferimento qual è il riferimento dell’ascoltatore per cercare di capire eventualmente se è quella parte soltanto oppure no perché alcuni alcuni giorni fa mi sono arrivate delle segnalazioni per esempio ma a volte la riduzione della velocità è perché c’è un intersezione pericolosa ma non è una zona trenta, una riduzione velocità legata

    Speaker 2: solo scusamenti all’intersezione. Prendiamo un ultimo messaggio. Buongiorno assessore, innanzitutto un ringraziamento per le sue informazioni. Volevo domandare se è possibile inserire limite trenta nel tratto di strada che va dalla Rotonda di San Felice Emma fino all’imbocco dello svincolo delle cascine del Riccio. In quel tratto di strada c’è la fermata del bus, strettoia, cinque accessi a strutture, un condominio e alla via Suor Maria Celeste, in cima alla Cunetta, al parcheggio della Parocca.

    Insomma ehm è una zona particolarmente frequentata e lì si chiede l’attivazione. Un classico esempio assessore, ce ne arrivano

    Speaker 12: tante di richieste di attivazione naturalmente quindi non abbiamo tantissime

    Speaker 2: persone tutte contrari alle zone trenta probabilmente. Esatto poi c’è anche chi ci scrive basterebbe controllare cinquanta e si taglia la testa al toro invece di di mettere tante zone trenta ma in realtà assessore la la una gestione in sicurezza con un passaggio sostenibile che mette in sicurezza Pedoni e non solo della città e del contesto

    Speaker 12: urbano è più che auspicabile immagino ecco direi proprio di sì direi proprio di sì anche perché chiaramente tutto non può essere controllato all’interno della città quindi il fatto di di mettere dei limiti deve in qualche modo dare cognizione a chi guida di dovere in quelle zone porre particolarmente particolare attenzione noi non prevediamo al di là del fatto di tutta la storia legata agli Ato Velox che ancora noi nella nostre consigliature nei nostri dieci anni di governo non abbiamo aggiunto nemmeno un però e l’abbiamo richiesti due in particolare, abbiamo sempre detto, uno in Viale Revi è importantissimo perché dove succedono sempre degli incidenti mortali a questo punto di vista però non non si prevedono per esempio di mette gli attovole in zone trenta. In zona trenta si prevede come dicevo prima una presenza, un’educazione, cioè bisogna far capire quanto è importante ridurre lì la velocità. Io non sono nemmeno convinto che a ridurre la velocità ci si impieghi di più quando io ho tantissime intersezioni perché ha una ripartenza, una fermata, una ripartenza, una fermata. Quindi

    Speaker 0: ecco chiedo

    Speaker 2: che ci sia attenzione da questo punto di vista. Riusciamo a prendere un ultimo sonoro davvero.

    Speaker 14: Sentiamo su una ciclabile, un ascoltatore. Buongiorno vorrei conoscere con lei diciamo la necessità che ha portato a a realizzare la pista ciclabile in via Giorgio Ambrosoli direzione Rovazzano quando sull’Arno c’è

    Speaker 0: una bellissima

    Speaker 14: pista ciclabile e quindi mi sembra che sia togliere spazio alla alla viabilità e creare magari un po’ di difficoltà agli automobilisti. Io sono fra l’altro automobilista ma anche ciclista volevo sapere

    Speaker 2: un attimo qual era il motivo. Grazie, buongiorno.

    Speaker 12: Assessore che ci può dire? Sì, se no, rispondo molto semplicemente che la pista a cui fa riferimento l’ascoltatore è una una pista di quelle lungo l’Arno. Siamo nell’alvio dell’Arno e quindi ho una pista che serve soprattutto a punto di vista della passeggiata o turistica perché può essere aperto o chiusa secondo quelle che sono le condizioni meteo o anche I livelli dell’Arno. Quindi non è un’alternativa alla viabilità. Per quanto riguarda invece quella stiamo realizzando è una importante collegamento che che che collega addirittura anche il camping cioè arriva fino a un certo punto ed è ed è importante ed è lungo la viabilità perché questo deve essere anche le piste scillabili però assicuro ascoltatori ora verranno rifatte tutte le segnaleti e vedrà che rimarranno sempre due corsie per senso di marcia e di scorrimento.

    Quindi questa pista che è in fase di completamento non prevede ci sia riduzione delle carreggiate stradale ma vengono leggermente ridimensionate e ci saranno sempre due

    Speaker 2: due corsie di marce, due corsie per senso di marcia. E allora veniamo veniamo alla situazione della tramvia nei per quanto riguarda I cantiari di Piazza della Libertà, il monitoraggio fatto dalla scorsa settimana in cui è entrata in vigore, è entrato in vigore quest’ultimo sforzo, questa doppia modifica, diciamo questa doppia via concentrata all’interno della carreggiata, via la Marmora, via Matteotti. Qual è la situazione adesso, assessore? Sono stati giorni abbastanza difficili

    Speaker 12: di disorientamento degli automobilisti. Ma probabilmente all’inizio io sono stato fin dal lunedì la mattina presto dalle sette e mezzo a vedere all’inizio chiaramente c’era po’ di incertezza poi è stata aggiunta come era prevedibile della segnaletica anche a terra e dare maggiore indicazioni delle manore da fare la presenza essenziale della Polizia Municipale noi non abbiamo rilevato io anche dei rapporti della PM non abbiamo rilevato particolari criticità poi una volta avviato avviata la settimana quindi non abbiamo avuto problematiche del corso della settimana salvo chiaramente nell’ora di punta ma nelle ore di punta lì I problemi insomma ci sono indipendentemente anche da questo livello di passaggio però la discussione delle ore di punta la circolazione ha funzionato e comunque la lettura delle due corsie che di passaggio, quindi non

    Speaker 2: mi segnalano particolari problemi. Vediamo allora qualche indicazione su cantieri particolarmente impattanti

    Speaker 12: nelle prossime giornate. Sì ci sono diversi cantieri intanto partono I lavori della riqualificazione mercato di Sant’Ambrogio e quindi praticamente da oggi ci saranno delle modifiche legate proprio lì alla zona intorno al mercato e quindi bisogna fare attenzione in zona mercato e quindi siamo a Piazza Aghiberti via della Mattonaia ci saranno delle delle modifiche proprio I lavori che vengono fatti di riqualificazione del mercato e vanno seguite queste modifiche, soprattutto a chi frequenta quella zona, abita in quella zona perché sono modifiche che cambieranno nel tempo e la riqualificazione durerà circa un anno perché verrà rifatto tutto nuovo. Quindi attenzione alla zona a Piazza Ghiberti via della Mattonaia, via del Verrocchio. Quindi in quella zona lì. Poi abbiamo in via passavanti un allacciamento alla rete fognaria fine due febbraia e quindi anche qui di porre particolare attenzione e via della Villa Cedri abbiamo la riqualificazione dell’impianto di illuminazione anche questo durerà quattro settimane quindi anche in questa zona occorre partecipare attenzione per quanto riguarda gli aspetti della mobilità.

    Anche in via Guglio abbiamo dei lavori relativi alla distribuzione dell’energia elettrica, per una settimana fino all’8 febbraio ci saranno questi tipi di lavorazioni poi in via del Castel Nuovo ci sono delle lavorazioni legate alla FIPI lì per dei muri proprio di contenimento anche lì ci saranno dei dei dei cambiamenti per quanto riguarda la viabilità siamo nel quartiere quattro anche lì ci saranno delle delle modifiche poi in salvo cristiani abbiamo dei lavori per novi a ciametti alla rete idrica anche questi pena I cinque febbraie quindi di porre attenzione a queste modifiche e poi anche in via del barco e lo dico perché via del barco è una viabilità comunque importante relativamente soprattutto ah all’alternativa anche a via baracca in via del Barco ci saranno dei lavori fino all’otto febbraio poi allacciamento alla rete idrica e alla rete fognaria e quindi porre attenzione alle modifiche relative alla viabilità che possa interessare via del Barco. Questi sono un po’ I principali lavori che saranno che saranno a città e poi aggiungo anche via Pisano ai lavori della di della rete di distribuzione dell’energia che ormai ci sono da tempo in quella zona perché sono quelli che in qualche modo elimineranno gli elettrodotti e quindi abbiamo dei lavori importanti e terrestre via Pisano, via Buggiardini EEI termini previsti della fine di questi lavori il

    Speaker 2: venticinque di

    Speaker 12: febbraio. Grazie assessore, a lunedì

    Speaker 0: prossimo, buon lavoro.

    Speaker 4: Grazie a voi. Buongiorno. Tif è

    Speaker 5: il nuovo canale video di Contra Radio. Tif con I suoi video da un minuto racconta ogni giorno la città.

    Speaker 4: Cronaca, spettacolo, cultura, lifestyle. Tif punto

    Speaker 0: media su Instagram e

    Speaker 4: TikTok è divenuto virale, ha oltre 19.000 follower su Instagram e oltre 26.000 su TikTok. Numeri che crescono ogni giorno ed è realizzato da un team di giovani autori e social media manager sempre sulla notizia.

    Speaker 5: Se con I media tradizionali è difficile arrivare al target under 35 da oggi c’è Tiff. Per la tua comunicazione contattaci a cross media, chiacciola, controradio.it o vai sul sito controradio.com.

    Speaker 4: Cerca Tiff.media su Instagram e TikTok. Diventerai subito follower. Controradio.

    Speaker 0: E si è uscita a bollire il glu mi ha sbagliato e iniziava la storia di un mangiato inesattamente inesattamente ha imparato in modo costoso sa che è Clara dal suo pollo di gelato penso che si vorrebbe affrontare Ronnie Crane ma la natura non lo fa così e no no no no no no no no una persona meravigliosa la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la sa che I svegli e I loro capori si può andare in ogni cosa per free ho iniziato a andare un po’ in un lato di cross-eyed e da questa persona meravigliosa ho dovuto scappare la la la la la la la EEEEEEEE NANANANANANANANA è così difficile di capire è così importante per te ad ascoltare con nessuno ascoltando e quando lo metti tutto insieme c’è il modello di un mancino inelettabile EEEEEEE Edulce, I tuoi familiari Si proteggono, Si corrispettano E li faccio provare Questa è una dita E’ solo una chiesa Per te a ascoltare Ma nessuno ascolta E quando ti metti in grado C’è un modello di un sforzo E’ una modella di un sforzo Na na na na na na Na na na na na na For you to listen, but no one’s listening And when you put it all together there’s a model of a charlister e non è un po’ più.

    Speaker 2: Nove passate da cinque minuti siamo in

    Speaker 0: newsline anche

    Speaker 15: Raffaele Palumbo mi ha raggiunto, bentrovato

    Speaker 2: Raff. Bentrovato, bentrovata e bentrovati tutti. Allora, la Fabrica dei Sogni, il nuovo libro della Collana Working Class casa editrice alegre, ne vogliamo parlare oggi proprio con l’autrice un romanzo nato davanti ai cancelli della GKN di Campi Bisenzio saluto la scrittrice e collega

    Speaker 0: Valentina Baronti

    Speaker 15: bentrovata ciao Valentina

    Speaker 2: buongiorno buongiorno Valentina bentrovata allora è uscito il ventisè dunque freschissimo di stampa arrivato in libreria il nuovo titolo della collana working class di Allegri. Stiamo parlando della fabbrica dei sogni che è nata come anticipavamo in un percorso davanti al GKN nell’ambito o contestualmente al festival anche dedicato alla narrativa sulla walking class ma cos’è che ti ha fatto dire e che ti ha fatto coniugare una storia quella personale di Agata, una storia di lotta, di famiglia operai e contadina a quella della GKN e alla mobilitazione, alla narrazione che la GKN sta portando

    Speaker 0: avanti rispetto alle mobilitazioni per I diritti

    Speaker 2: dei lavoratori e per I diritti anche di reindustrializzazione di fabbriche che non devono morire?

    Speaker 7: Ma soprattutto è stato una sorta di risveglio, di risveglio che ha spaziato dal livello sindacale politico fino a livello personale emotivo per cui a un certo punto mi è sembrato che il romanzo fosse la forma migliore per riportare tutto questo perché ehm ci ho lavorato tanto su questa questione anche a livello giornalistico sia scrivendo articoli per Foribinario per la città invisibile ho fatto un podcast insieme a Camilla Lattanzia Gianluca Masala per radio tre però sono arrivata a un certo punto che il livello giornalistico non mi bastava più perché questo risveglio proprio era entrato dentro la mia persona, mi aveva fatto riscoprire la mia storia familiare,

    Speaker 0: mi aveva un po’ riportato

    Speaker 7: a casa poi alla fine tra tra la mia gente e quindi ho sentito il bisogno anche di raccontarlo in una maniera narrativa.

    Speaker 15: Valentina ti sembra forte narrativamente di grande attualità tornare a temi, a parole, mezzadria, fabbrica, lotta, classe che sembravano totalmente indisuso. Ad un certo punto ci beammo del fatto di poter abbracciare la modernità dimenticando queste parole. S’è stato

    Speaker 7: un errore? Sì, è stato un errore perché attraverso queste parole che si può anche sperare di di fermarla la deriva di questo mondo perché queste parole affondano nelle nostre storie personali, quindi pensare di combattere a livello politico senza entrare nella propria storia personale è un modo di farlo in maniera un po’ asettica, senza metterci il corpo, perché questa è l’altra cosa che questa lotta ha insegnato, ci ha insegnato che se non ci mettiamo il corpo nelle cose quindi non ci mettiamo tutti noi stessi le nostre competenze quello che sappiamo fare le nostre sensibilità le nostre capacità emotive anche di accogliere le emozioni delle persone le lotte poi rimangono fredde e muoiono e questo bisogno emotivo veniva fuori e viene fuori tuttora in ogni istante perché quando ti trovi a parlare con un operaio è stato licenziato dall’oggi al domani e che pensava di avere un posto di lavoro sicuro e quindi non pensavi di avere un posto di lavoro sicuro e quindi una stabilità nella sua vita e ti trovi

    Speaker 0: anche a a dover gestire ehm un livello che non è soltanto politico e sindacale appunto ma che è

    Speaker 7: un livello proprio di sopravvivenza in questo in

    Speaker 2: questo mondo che sembra impazzito no? Dobbiamo dire ai nostri ascoltatori e alle nostre ascoltatrici che tu ripercorri giornalisticamente c’è c’è una narrazione fortemente aderente a quella che è la cronaca della vertenza GKN nei vari suoi momenti anche di mobilitazione sia interna che esterna di convergenza e la voce narrante è quella di una donna nata in una famiglia contadine operaia Agata appunto che interseca la sua storia personale e familiare con la fabbrica. Tanto che la fabbrica diventa una fabbrica dei sogni. Sembra davvero uno simoro, no? Quasi parlare di fabbrica e di dimensione unirica.

    Invece tutto questo ci lega a un sentimento

    Speaker 7: e una progettualità di speranza. Sì, è fondamentalmente questo. I sogni in parte sono la traccia narrativa perché la protagonista ehm attraverso I sogni riesce un po’ a mettere a posto tutto quello che viene fuori da quella fabbrica che sono ogni volta stimoli nuovi, pensieri nuovi, dubbi e prospettive nuove e che solo attraverso il sogno riesce un po’ a sintetizzare e quindi a dargli poi un senso, un obiettivo più definito. Però ovviamente è anche il sogno di costruire davvero un mondo diverso dove tutte le esperienze precedenti della protagonista non erano riuscite ad arrivare. Ecco, una speranza che si fa concreta ogni giorno di più per quanto sia quasi un’utopia, no?

    Pensare di poter attraverso una fabbrica ricostruire una realtà di giustizia, di giustizia sociale, sembra un’utopia però ogni volta quest’utopia si fa un pezzettino più concreta, quindi sì, sono sogni, ma sono sogni molto calati nella realtà e la storia giornalistica viene comunque ricostruita anche se il livello è narrativo ma viene un po’ ricostruita lo dico con una battuta è un po’ come mia figlia che ha studiato I promessi sposi e poi mi ha detto ma per capirli meglio posso leggere la versione fumettistica dei promessi paperi.

    Speaker 0: Sì, assolutamente

    Speaker 7: sì. Perché te la metti in testa meglio? È un po’ sono

    Speaker 0: I promessi

    Speaker 2: di la gkn e la fabbrica dei sogni. È una famiglia allargata come tu scrivi una comunità che ora è chiamata a farsi intelligenza collettiva leggo un passaggio per uscire dal calcolo solito con cui si chiudono le fabbriche un ammortizzatore sociale che serve solo a coprire con soldi pubblici la fuga della multinazionale o del fondo finanziario, la nomina di un advisor che deve trovare una rindustrializzazione che però non arriverà mai e piano piano l’avvertenza si spegne, lavoratori si licenziano alla spicciolata, lo stabilimento si svuota e rimane uno scheletro industriale su cui avviare una speculazione edilizia. Per uscire da questo circolo vizioso c’è bisogno di convergere. Questo è il senso vero di una mobilitazione che sta andando avanti oltre la cronaca con I lavoratori e grazie anche a un libro come questo la Fabrica dei sogni che ci permette di riattualizzare anche in una chiave di lettura diversa quella che è la mobilitazione dei lavoratori della

    Speaker 0: GKN.

    Speaker 15: Grazie a Valentina Baronti per essere

    Speaker 7: stata con noi. Grazie Valentina. Grazie a voi.

    Speaker 0: E sezione di il e il il il il il il il il il il il e tutti I ragazzi sulla palla Un eroe di classe lavorante è qualcosa di merito Un eroe di classe lavorante è qualcosa di merito Un eroe di classe lavorante è qualcosa di merito e non è un po’

    Speaker 15: le nove e diciasette restiamo in tema perché parliamo di Palazzina Laff che stiamo parlando del film Desordio alla regia dell’attore Michele Riombino che sarà ospite del cinema La Compagnia in occasione dell’anteprima toscana proprio del suo film Desordio in sala anche il collettivo lavoratori della GKN perché? Perché si parla di conflitto di classe, di mobbing, di sfruttamento, di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori sono termini affrontati dalla pellicola che nel cast vede anche tra gli altri Elio Germano. Non lo perdete questa serie a lunedì ventinove gennaio alle venti e trenta alla compagnia Palazzina Laf di che si tratta diciamolo meglio con questa intervista che

    Speaker 2: Chiara Avilli ha registrato con Michele Riondino. Ehm un film che lega fortissimamente la storia dell’Ilva di Taranto a quella che la storia degli operai della GKN a partire dalla coscienza dei propri diritti però con un percorso inverso perché nel suo film appunto si parla di una classe operaia che è stata deprivata e a

    Speaker 6: sua volta si è privata di questa coscienza. Ma diciamo che c’è stato un un esperimento sociale da Saranto che è particolarmente riuscito nel corso di diversi decenni si è addormentata una classe operaia nel senso che si è capito bene che costringendo I lavoratori a condizioni diciamo precarie e soprattutto mettendoli costantemente sotto minaccia, il lavoratore stesso tenderà ad accettare qualsiasi condizione pur di tenere quel posto di lavoro ed è esattamente la metafora e lo stesso discorso che viene fatto attraverso la strategia dei reparti lager, cioè per aggirare l’articolo 18 alcuni datori di lavoro, imprenditori nel corso degli anni e questo è questa è stata una prassi che Alessandro Leo Grande ha descritto benissimo dicevo alcuni imprenditori erano erano indotti a costringere I lavoratori a stare in condizioni pessime per costringerli a costringerli all’errore, per produrre quella giusta causa che poi gli avrebbe fatti licenziare. Insomma è il ricatto il tema del film, è il ricatto il tema che io vorrei portare

    Speaker 2: all’attenzione di tutti, non solo dei Tarantini. Una storia che parte davvero da un suo percorso di ricostruzione, diciamo quasi giornalistica, poi naturalmente ehm riposizionato nella nella chiave cinematografica di una normalizzazione però di una realtà che era talmente

    Speaker 6: drammatica che lei ha rappresentato e riraccontato come. Ma io non volevo fare un film drammatico cioè volevo raccontare una storia che nella nella sua natura è drammaticalmente umiliante e quando ho raccolto le testimonianze dei confinati dei diretti interessati cioè di chi ha subito questo questo questa forma di bossing che poi non è mobbing ma è bossing, cioè un sistema di umiliazione perpetrato da dalla dalla dirigenza nei confronti di più lavoratori. Quando parlavo con loro, erano loro stessi che mi facevano uno in particolare, mi faceva riferimento, faceva molto riferimento a fantozi, cioè diceva noi eravamo tanti fantozi e quindi ho capito che è la chiave giusta per raccontare questa storia poteva e doveva essere una chiave più grottesca. Insomma far vivere queste esperienze a dei personaggi che poi possono essere ricordati

    Speaker 2: come delle maschere un po’ come con fantosi. Nell’incontro che si terrà con la proiezione quindi anche con la discussione, lo scambio di opinioni rispetto a quello che sta succedendo sul territorio fiorentino toscano diciamo ma che ha cambiato la narrazione della classe operaia oggigiorno una convergenza che si è spostata anche I mobilitazioni che vanno oltre il futuro dei duecento lavoratori della gkn gli stessi lavoratori hanno cambiato anche la narrazione della lotta anche nelle modalità lei trova un un filo di speranza nella riacquisizione appunto di una mobilitazione e di una lotta per rivendicare diritti che poi dovrebbero essere diritti

    Speaker 6: che sono sanciti a livello costituzionale.

    Speaker 0: Guardi io non non

    Speaker 12: conoscendo a fondo diciamo

    Speaker 6: le dinamiche della GKN e vengo a Firenze proprio per sentire dalla voce del collettivo come si sta sviluppando diciamo questa vertenza devo devo essere sincero devo anche far notare delle grandissime differente cioè nel senso che noi abbiamo a Firenze una un’azienda che viene forse occupata adesso ne azardo a dire a usare dei termini però appunto non conoscendo bene vengo lì per questo però mi sembra

    Speaker 0: che lì ci siano dei

    Speaker 6: lavoratori che difendono oltre al proprio posto anche il proprio ruolo e all’interno di un’azienda anche a costo di rivoluzionare l’assetto di quell’azienda e di produrre qualcos’altro rispetto a quello che hanno prodotto fino a ieri. Invece noi a Taranto abbiamo una una realtà molto diversa. Cioè abbiamo delle istituzioni e degli organi che vogliono difendere a tutti I costi la produzione di un prodotto che la magistratura ha dichiarato non essere più possibile produrre. Cioè quegli impianti producono morte, producono incidenti e non sono stati aggiornati alle nuove tecnologie. Quindi non possono continuare a produrre.

    E invece abbiamo una classe operaia giù a Tarnanto che ancora vittima diciamo di di del del del cappio che I sindacati stessi hanno stretto al collo di questi lavoratori perché I sindacati continuano a parlare di di di di di produzione d’acciaio mentre noi a giù a Tarnanto dovremmo cominciare con l’aiuto di un sindacato intelligente a parlare di bonifiche il futuro di Tarnanto non è

    Speaker 2: nell’acciaio, il futuro di Taranto nelle bonifiche. Le faccio un’ultima domanda che ha a che fare con l’ambito proprio culturale, il linguaggio della cultura per sostenere questo tipo di considerazioni dai lavoratori della GKN con loro è nato anche uno spettacolo, il capitale che ha avuto anche un premio Ubu. Ecco quanto il linguaggio della cultura dal teatro al cinema può veramente arrivare alle coscienze

    Speaker 6: del pubblico rispetto a queste tematiche? Io credo tantissimo soprattutto se si considera che l’opera artistica deve riflettere la realtà e deve far riflettere chi poi ne beneficia quando la osserva, la vive. Un’opera, l’arte, è politica per questo. Io non lo so, guardi, io ho avuto una bellissima esperienza con questo film perché essendo il tema dell’Ilba un tema divisivo molto spesso anche tra le varie associazioni di Taranto in questa storia quindi in questa storia simbolica appunto di 79 lavoratori che difendono le proprie competenze che sono costretti a vivere in prigionia, diciamo, dentro questo manicomio, si è trovata una sorta di analisi collettiva, cioè nel senso ci si è ritrovati tutti all’interno di questa storia e diciamo che in un momento particolare si sono abbattute anche le divisioni, ci si è ritrovati dentro questa storia e ci si vede tutti quanti dentro quella palazzina e considerare appunto la condizione di oggi come un’evoluzione del mobbing che è stato subito dai lavoratori, insomma ci rende una comunità più unita rispetto a qualche tempo fa.

    Speaker 0: Ma so perché sei qui ora. Sì, vuole sapere come sono. Sì, puoi dirgli che sono felice. Dicilo che sto facendo bene. Dicilo che non lo avrei fatto, No, no, no, no, no Any other way People have been talking since we’ve been apart When I pass I hear them whisper There he goes with a broken heart Now when she asks about me This is what I want you to say Tell her I wouldn’t have it no, no, no, no, no e

    Speaker 15: palazzina laf questa sera alle venti e trenta alla compagnia di Firenze con Michele Riondino e ehm del trattore c’è anche lo Germano del Cas, belle interviste, belle interviste anche per tornare a parlare veramente di certe tematiche che stanno dalle altre cose però rompendo sono veramente tanto forti da riguardare la

    Speaker 2: vita della della maggioranza delle persone. Mentre vediamo immagini dagli schermi della manifestazione che c’è davanti ai cancelli dell’Ilva da parte dei sindacati e non solo mentre diamo notizie di cronaca su il tavolo in regione che ha visto una conferma da parte dell’azienda di non voler dare gli stipendi ai lavoratori e dunque la necessità richiamata dalla regione di amortizzatori sociali all’interno di un contesto davvero cafchiano se non avesse sulla pelle la vita appunto di duecento lavoratori e famiglie ricordiamo cinquecento erano I lavoratori della GKN ehm ne sono rimasti in duecento come dicevamo lo svuotamento non solo della fabbrica ma anche delle risorse umane. Sì sarà un confronto interessantissimo a mio avviso non solo la proiezione del film che parte da una storia vera che in pochi sapevano la palazzina Laf il nome del reparto delle accellerie Exilva dove venivano reclusi o condannati a stare in attesa un’ottantina di

    Speaker 0: operatori che non hanno accettato di firmare una clausola contrattuale che li avrebbe demanzionati a opera

    Speaker 2: e da lì parte appunto il film ma anche il dibattito con gli operai della GKN. Insomma potete riascoltare l’intervista sui nostri canali cross mediali dunque

    Speaker 0: anche sul nostro

    Speaker 15: sito Controradio punto ita Michele Riondino. Ciao billi grazie e la

    Speaker 2: Newsline torna domattina poco dopo le otto. E insieme insieme a Raffaele Palumbo saremo dalle otto e quaranta su Contro Radio Web TV torniamo con tutti al voto il nostro percorso verso le amministrative e le europee di giugno avremo il

    Speaker 15: candidato della sinistra per la corsa a Firenze. Per il momento è l’unico candidato della sinistra è Dimitri Palagi sostenuto poi vi racconteremo nel dettaglio come e da chi, qual è l’interlocuzione o quello che sta accadendo intorno a Tommaso Montanari, insomma moltissimi I temi anche per domattina ma la giornata qui al contrario è

    Speaker 0: appena iniziata per cui restate con noi

    Speaker 1: la Newsline di Contraradio, L’informazione prima di tutto.

    Speaker 0: Sottotitoli e revisione a cura di QTSS”