Notiziario Regionale del 19 Febbraio 2024 12:45

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    Notiziario Regionale del 19 Febbraio 2024 12:45
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    Speaker 0: Che si è riempito, vedendo le informazioni sia sul

    Speaker 1: piano documentale che

    Speaker 2: sul piano verbale delle dichiarazioni. Contro radio notizie.

    Speaker 3: Alle dodici e quarantasette minuti prendiamo la linea dalla redazione per l’informazione regionale proseguono le ricerche dell’ultimo disperso tra gli otto operaico in volti nel crollo avvenuto venerdì scorso alle otto e cinquantadue del mattino nel cantiere di Viamariti a Firenze si tratta di Busecri Rachimi cinquantasene anni di origine marocchina quattro le vittime di cui sono stati recuperati I corpi tra venerdì e sabato tre I feriti ma per tutti gli aggiornamenti e le notizie in diretta ci colleghiamo dal cantiere di via Mariti dove quest’oggi è tornato anche il pubblico ministero con Domenico

    Speaker 4: Guarino Domenico a te la linea. Sì, il Ministero Settefanti che è ancora dentro del cantiere per rilevi del caso e ancora non è uscito a rilasciare dichiarazioni qualora è rilasciata alla stampa che come da venerdì ehm si annida davanti al al questo

    Speaker 1: cantiere ehm in una

    Speaker 4: situazione un po’ surreale oramai no? Perché ci sono le macchine dei carabinieri, le ambulanze, I montieri, è tutto fermo un cantiere che invece fino a venerdì era brulicante di lavoratori, la testimonianza di una delle persone che intervistavamo subito a caldo dopo il disastro, ci parlava appunto di questo operai che lavoravano come formiche, bene, le formiche non ci sono più alcune di quelle purtroppo, sono state schiacciate e un corpo come dicevi ancora si sta cercando. Questa mattina è arrivata qui anche la figlia della vittima, una delle vittime esattamente da un uccino, Mohamed Dukabri, l’aveva vista fallire in macchina naturalmente, immaginate il dolore di queste persone che tengono dei cari che erano qui a lavorare provenendo anche da contesti molto diversi. E’ uscito invece poco prima, poi lo sentiremo il direttore della prevenzione a Toscana Centro, Berti, che ha detto delle cose interessanti per forza dei suba palchi e anche dei controlli, perché questo è uno degli elementi centrali che dovrà essere in qualche modo valutato. Poco fa io mi trovavo qui a parlare con un opereo della Luchini, peraltro, il quale diceva che se a loro si servissero tutti I protocolli di sicurezza praticamente non si lavorerebbe.

    E questo è uno degli elementi in ballo, che tipo di sicurezza noi offriamo ai lavoratori all’interno dei cantiere o ovunque? Secondo alcuni esperti la sicurezza in Italia è una sicurezza estremamente burocratica, affidata alle carte, alle norme che però non possono valere sempre ovunque, I cantiere sono diversi, I lavoratori le ditte sono diverse. E forse bisognerebbe cambiare anche piuttosto che inasprire il metodo, affidarsi alle competenze specifiche sul cantiere e capire, dando responsabilità alle persone che coordino il cantiere quali siano effettivamente le procedure migliori. Questo naturalmente andrà verificato, di sicuro andrà verificato cosa è successo, cedimento strutturale di un pezzo prefabricato della trave, non certo perché ammalorata e realizzata male all’origine, oppure un posizionamento errato, Oppure un posizionamento ancora non fissato come ora si tende a dire su cui il getto di carcestruzzo avrete verificato poi su movimenti che hanno determinato il crollo. L’ultima ipotesi è quella che in realtà I problemi strutturali fossero da un’altra parte di questo edificio, di questo scheleto che vediamo di fronte a noi e abbiano ricaduto poi sulla tra di l’oggetto.

    Speaker 3: Per ora qui è da qui è tutto che la linea. Grazie Domenico Guarino in diretta dal cantiere sotto sequestro di Via Mariti dove questa mattina come sentivamo oltre al magistrato si sono recati anche dipendenti dell’Asl Toscana Centro l’ultima verifica al cantiere nel gennaio scorso da parte dell’Asl sentiamo Renzo Berti direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asl Toscana Centro in merito ai controlli nelle dichiarazioni appunto

    Speaker 0: raccolte a margine da Domenico Guarino. Noi stiamo operando raccogliendo le informazioni sia sul piano documentale che sul piano verbale delle dichiarazioni lasciate dai diversi soggetti coinvolti al fine di fornire alla magistratura gli elementi utili ad una ricostruzione dell’accaduto, che sono state coinvolte e anche quelli che hanno in qualche modo delle responsabilità nella catena dei lavori. Abbiamo raccolto tutte le informazioni, vi ripeto non siamo nelle condizioni di poter rilasciare dichiarazioni specifiche che sono in corso delle indagini e quindi è giusto che ci sia una riservatezza. Se avete interesse a conoscere come lavoriamo in generale, la nostra attività, eccetera, questo piena disponibilità su una discenda specifica non intendiamo rilasciare di presa. Allora, l’attività di verifica si distingue in due ambiti fondamentali, uno è quello che riguarda la regolarità dei rapporti contrattuali e questo è una materia che è fondamentalmente affidata rispetto alla trattoria nazionale del lavoro.

    A noi invece compete maggiormente le verifiche per quanto concerne la sicurezza e qui si tratta di una grande opera così classificata perché il volume economico è un volume importante nel caso del grande opere c’è un monitoraggio molto frequente, la nostra ultima verifica era stata condotta il dottorci di gennaio scorso non aveva dato luogo a rilievi ma insomma ce ne erano altri precedenti perché come ripeto c’è una sistematicità di controllo molto frequente. In generale I subappalti sono uno strumento che consegna. Sono delle norme innanzitutto e quindi devono essere rispettate laddove sono consentiti, nulla a questione. Evidentemente vengono fatti per realizzare una diciamo maggiore efficienza dell’attività e anche una maggiore probabilmente anche rapidità di svolgimento. Non è detto che subappalto in sé sia il male può accadere che ci siano dei

    Speaker 3: subappalti fatti diciamo con criterio non adeguato. E se lunga aveva cominciato I lavori nel luglio duemila ventuno nel progetto previsti cinquamila metri quadri di area di uso pubblico suddivise tra un giardino, tremila metri quadri all’angolo fra Via Ponte di Mezzo e Via Mariti è un parcheggio alberato al raso duemila metri quadri con accesse uscita da Via Mariti. I due livelli interrati sarebbero destinati a parcheggio di servizio al centro commerciale per oltre cinquecento posti auto. Sempre nel duemila ventuno venne comunicato che a Selunga si era assunta un impegno complessivo di oltre quattro milioni di euro in opere di urbanizzazione e riqualificazione della zona ma l’intervento aveva creato proteste e mobilitazioni con un comitato di quartiere che diceva basta ad ulteriore cementificazione nell’area. Sentiamo le voci di

    Speaker 2: alcuni residenti raccolte da Raffaele Palumbo. Rimarrà sempre nel cuore perché io abito lì e sono felice di stare qui perché sono nata e tutto e sapere che sono morti cinque persone mi rimarranno il cuore per sempre e non sarò più felice come prima, lo posso dire. Mi sento questo ora in questo momento poi ci si dimentica come

    Speaker 1: tutto cioè non si dimentica

    Speaker 5: ma ci passero un po’

    Speaker 2: noi abitiamo qui

    Speaker 5: piano piano io sopra il quarto

    Speaker 2: piano da

    Speaker 5: questa altra parte sempre nel cuore io sono così si vedevano

    Speaker 1: e si

    Speaker 2: ragazzi andavano a facolazione la spensieratezza che io ho vissuto finora e

    Speaker 6: poi come dire non c’erano suoi

    Speaker 2: parenti, suoi amici, ma io li vedevo sti operari, ma ho

    Speaker 1: sempre fatto pena, li vedevo sotto l’acqua, sotto il sole, ma hanno sempre fatto tanta

    Speaker 2: tenerezza, ma le posso jurare Lo posso jurare.

    Speaker 5: Anche fino alle nove pioggia, vento, sole, hanno lavorato dalla perché noi I rumori

    Speaker 2: si sentivano benissimo e

    Speaker 5: anche a volte anche abbastanza forse no ma probabilmente facevano dei turni perché dalle

    Speaker 1: sei, vero? Dalle sei di mattina fino

    Speaker 5: verso le sette di sera. Pioggia, sole, questi ragazzi si vedevano, andavano a fare colazione, poi si passava, lì a volte era aperto, erano tutti estracomuni.

    Speaker 2: Ma ora o me ora?

    Speaker 5: Noi siamo estravoli, più o meno.

    Speaker 4: Certo,

    Speaker 5: l’idea di avere poi un supermercato qui fasteno. Certo che qui siamo circondati da supermercato. No nemmeno io io ho un bel giardino perché prima c’era una caserma militare, non una caserma,

    Speaker 2: panificio. Sì. E però per buttare giù quel dillo. Panificio aveva più di cent’anni c’è voluto un soquanto per buttarlo giù non andava giù né con le rospe, questo c’è voluto un

    Speaker 1: attimo.

    Speaker 2: Da fare la spesa qui

    Speaker 5: fa un anno fare effetto.

    Speaker 2: Vi rivolterò di loro. La spesa spenserato quando si sa che per farlo c’è stato

    Speaker 1: cinque vittime.

    Speaker 5: No, io penso.

    Speaker 1: Voi qui

    Speaker 5: che cosa ci avete voluto? Giardino. Giardino. Bellissimo giardino.

    Speaker 1: Cosa per gli altri? Un parco

    Speaker 3: per gli altri però no? Hanno ci stato verso. Basta strage di lavoratori, sciopero provinciale del settore privato indetto per oggi dal sindacalismo di base, l’astenzione è stata indetta per dire basta le stragi sul lavoro oltre allo sciopero oggi le sigle provinciali di Cobas, USB Cobas a Sanità, Università Ricerca, Cubo, Usi, Essi, Cobas, Prato e Firenze hanno tenuto un presidio

    Speaker 6: sotto la prefettura, Alessandro Nannini sentiamolo. Molto realmente le grandi istituzioni e grandi sindate si ricordano diversi volte soltanto quando succede e queste e queste tragedie e queste stragi e noi anni siamo davanti alle prefetture siamo davanti ai tribunali quando ci sono processi, siamo I familiari delle vittime sia per il diriareggio di tutte le stragi, tutte le vittime sul lavoro ci sono state. Anche oggi il simbolo che lanciamo è questo sciopero provinciale, purtroppo uno sciopero ridotto perché la legge 146 impedisce a tre altri settori di poter scioperare, perché sennò la nostra edizione sarebbe stata oggi uno sciopero generale di tutte le lavoratrici. Si fa riferimento anche a chi non ha il permesso di soggiornare, eccetera eccetera. Questo è un problema grossissimo, un problema grosso e sì, che va anche questo, insieme alle morti di lavoro va affrontato, perché purtroppo queste persone sono postrette, sono ricattate di modo di lavoro perché non l’avendo permesso e se il giorno li fanno contratti eccetera eccetera, perché non ti dai permesso e se il giorno a queste persone, a chi viene da fuori, magari scappando dal guerra, scappando da momenti tragici e questo è tutto un un serie di di problemi in catena ne vanno ammessi nella maniera e poi lucidamente la faccenda degli appanti

    Speaker 3: credo sia la vostra sottogiro di tutti. E come avete sentito anche da Popolare Network mercoledì prossimo Landini sarà a Firenze insieme a Bombardieri per una manifestazione in occasione dello sciopero di due ore a livello nazionale proclamato da CGL Will con le categorie degli edili e dei metal meccanici in seguito al crollo nel cantiere di Via Mariti. Lo ha detto lo stesso segretario generale della CGL. La manifestazione si concluderà proprio davanti al cantiere. Sono vari mazzi di fiori, le candele, disegni e biglietti appoggiati alla recinzione del cantiere sottosequestro di Via Mariti dopo il crollo.

    Tre I feriti ricordiamo quattro le vittime al momento si continua a cercare l’ultimo operaio segnalato come disperso. Ieri sera poi c’è stata una fiaccolata e un presidio cittadino davanti al cantiere. Sentiamo la voce di un giovane residente di

    Speaker 7: Rifredi intervistato da Viola Giacalone. Ma mi chiamo Matteo io sono qui abito in quartiere da tutta la vita su e sono nato qua ho fatto tutte le scuole in Biale Morgani quartiere diciamo lo conosco è la città ecco

    Speaker 1: Questo è un isolato enorme del quartiere

    Speaker 7: che da decenni era abbandonato alla miseria al degrado di un panificio militare chiuso da 25 anni che banalmente faceva schifo e occupava un volto di posto.

    Speaker 4: Il fatto che si

    Speaker 7: ha stato liberato da questa miseria, un pezzosi grande di città, per poi restituirlo in mano a un mega centro commerciale, il 14° supermercato del quartiere è ridifo, assolutamente ricere, è una presa

    Speaker 1: in giro.

    Speaker 8: Non sei l’unico che la pensa così, mi pare di capire, da stasera, dei cittadini del quartiere.

    Speaker 7: Infatti, sono piacevolmente sorpreso di vedere che tante persone di tutte le età, di tutti I sessi sono questa sera, di domenica dopo scena qui. E’ questa cosa. E’ triste solo che sia dovuto succedere quello che è successo.

    Speaker 8: Prima ci sono stati grandi applausi alla proposta di fare un parco al posto dell’Esselunga. Che ne pensi?

    Speaker 7: Io penso che qualsiasi cosa ci venga fatto possa essere meglio di questo mego centro commerciale poi si può dire quello che si vuole che c’è un giardino qui davanti al Dabinci ci sono tanti giardini però uno lo spazio verde in città non è mai abbastanza due facci delle case per fare abitare la gente. Gli affetti in questo quartiere sono saliti alle stelle. Puoi far scendere I prezzi, prendere il quartiere abitabile dai cittadini fai altre

    Speaker 1: case, aumenta

    Speaker 3: l’offerta così abbassi il prezzo. Naturalmente vi daremo tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulle nostre frequenze su I nostri canali crosmediali rispetto alle ricerche dell’ultimo disperso nel cantiere di Via Marita e rispetto anche ai contenuti del dell’inchiesta. Voltiamo pagina segnalando però un altro grave incidente registrato in Toscana in una ditta della zona industriale di Fornacette nel comune di Calcinaia. Secondo le prime informazioni due operai sarebbero precipitati dal tetto dell’azienda mentre erano impegnati a lavorare entrambi trasportati in codice rosso a Pisa sul posto le ambulanze del centodiciottoi vigili del fuoco e I carabinieri la dinamica dell’incidente è tuttora al vaglio delle autorità. Una donna invece di trentasette anni incinta di otto mesi è morta dopo essersi sentita male in casa a Pistoia trasportata d’urgenza all’ospedale Saiacopo I medici hanno provato a rianimarla per permettere anche la nascita del piccolo con il cesario che come riportato oggi dalla stampa si trova all’ospedale Meyer di Firenze in condizioni gravi la donna di professione infermiera a Prato e volontaria della misericordia di Pistoia è deceduta ieri sera intorno alle ventidue.

    Veniamo al meteo per le prossime ore in Toscana in prevalenza poco nuvoloso nella prima parte della giornata con un aumento delle nubi di tipo alto dalla sera a partire da ovest venti fino a moderati orientali, mari poco mossi, temperature minime in calo, massime stazionari o in lieve calo fino a diciassette diciannove gradi in pianura. Sono le tredici passate da due minuti, l’informazione regionale tornerà nella fascia serale di Newsline delle diciotto e quindici e con aggiornamenti naturalmente sui nostri canali social, tra poco il City Lights e poi linea Statobrado con Giovanni Barbasso,

    Speaker 1: dalla redazione a tutti voi

    Speaker 2: l’ogurio di

    Speaker 1: un buon pomeriggio. Contro radio notizie.”