Decine di mail sono state inviate alla Prefettura di Prato, che ha subito informato il sindaco e le forze
dell’ordine. Confronto a nervi tesi sull’inizio della “fase 2”. Gli industriali tentano di forzare la mano della Prefettura di
Prato sulla riapertura delle fabbriche. Un’azione di “disobbedienza civile” che in queste ore ha fatto diventare roventi le
linee telefoniche tra la Prefettura stessa, Confindustria, il Comune di Prato e le forze dell’ordine. Con un’azione
concertata, oltre cento mail sono arrivate all’indirizzo della Prefettura da parte di altrettante aziende del distretto tessile.
Nei messaggi si comunica la riapertura delle aziende , senza attendere il via libera dal governo, che sta pensando al 4
maggio per l’inizio della “fase 2”. Contrari i sindacati.