“Nitrito in velocità” di Fortunato Depero

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    "Nitrito in velocità" di Fortunato Depero
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    L’arte alla radio, con il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti. “Nitrito in velocità” di Fortunato Depero (olio su tela 1932 ca.)

    Un cavallo galoppa spedito da sinistra verso destra. Il cavaliere in groppa è tutt’uno con l’animale. L’immagine è dinamica, il frullare degli arti ci restituisce l’impressione di un corpo lanciato in velocità. È un animale o una macchina? Più che immagine derivata dal mondo naturale questa massa di linee spigolose, di triangoli e cerchi, di piramidi e coni, sembra davvero un’aggressiva motocicletta. Un corpo unico di linee e forme dinamiche in velocità. Il cavallo ridotto a elementi geometrici è gettato contro una immaginaria barriera che pare voler opporre resistenza a quella furia. In realtà scopriremo che è il suo nitrito che si propaga nello spazio. Questa sintesi potente di dinamismo e modernità è opera di Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960), uno dei massimi esponenti di quella corrente – italiana di nascita ma internazionale di risultati – chiamata Futurismo. Nitrito in velocità è il titolo di questo capolavoro. Ne esistono diverse versioni, le prime realizzate intorno al 1922. Quella conservata al Museo Novecento è del 1932.

    Anche Marino Marini ha amato i cavalli. Un esempio del suo interesse per questo ‘spettacolo’ della natura si conserva al Museo Novecento, ed è esposto vicino al quadro di Depero. Un bellissimo cavallo in bronzo che, a differenza di quello di Depero, se ne sta immobile: eternamente immortalato nella sua posa ieratica, simbolo e prova di una natura divina dell’animale.

    Molti altri sono, tuttavia, gli esempi di cavalli nella storia dell’arte. Inviateci i vostri suggerimenti e creiamo insieme una nuova galleria virtuale!

    Copyright Sergio Risaliti
    Immagine: Museo Novecento, Raccolta Alberto Della Ragione. Fototeca dei Musei Civici Fiorentini.