Torniamo ora sulla questione della carne sintetica o artificiale, prodotta da cellule staminali di muscolo, prelevate da animali viventi e fatte riprodurre in coltura. Sta facendo discutere il fatto che l’Unione Europea abbia deciso di finanziare per 2 milioni di euro due aziende olandesi, Nutreco e Mosa Meat impegnate nella produzione di carne in laboratorio. Dal punto di vista ambientale la carne in vitro, secondo i ricercatori, è molto meno impattante di quella ‘naturale’, in quanto richiede circa 376 volte meno ettari di terra di quanti ce ne vogliono per il pascolo degli animali, e il 10% dell’acqua usata per il loro consumo. Inoltre la carne in laboratorio contiene omega 3 e 6 tali da abbassare il colesterolo e promuovere un maggior benessere cardiovascolare. Ma non tutti sono d’accordo. Domenico Guarino ha messo a confronto il parere di Dario Cecchini, macellaio e ristoratore, poeta della bistecca alla fiorentina, e di Marco Annoni, CNR e Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca della Fondazione Umberto Veronesi.