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Suicidio assistito in Toscana. Dalla cronaca alla raccolta firme sul fine vita

Suicidio assistito in Toscana. Dalla cronaca alla raccolta firme per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria.

“Serve una legislazione che supporti la relazione di cura e di fiducia che si instaura tra il medico, il paziente e i suoi familiari”. Lo ha detto il dottor Paolo Malacarne, primario in pensione del reparto di rianimazione dell’ospedale di Pisa, che ha seguito il paziente protagonista del primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana.

“Ma soprattutto serve una legislazione ‘gentile’ che sappia prevedere le diverse tipologie di casi che si presentano e sappia proteggere la relazione di cura”.

Ne abbiamo parlato con Felicetta Maltese consigliera e attivista dell’associazione Luca COSCIONI, coordinatrice della Cellula Coscioni Firenze. Ha fatto due accompagnamenti in Svizzera con successiva autodenuncia.

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