“La scuola in un paese democratico è il luogo dell’inclusione, dove ci si forma ma si creano anche i rapporti sociali e si crea il futuro dei giovani. Forse il generale Vannacci non conosce il significato della parola uguaglianza quando ipotizza la creazione di classi differenziate per alunni/e con disabilità. Facendoci precipitare in un passato buio”.
Così da Firenze Cristiano Bencini, presidente dell’associazione Trisomia 21 replica alle parole di Roberto Vannacci.