
Intervista con Mario Tronti, filosofo, uno dei padri della corrente dell’operaismo, in occasione dell’uscita del suo libro-intervista “Il popolo perduto. Per una critica della sinistra”.
“La sinistra che in questi ultimi decenni si è interessata quasi esclusivamente di diritti e ha trascurato i bisogni: lavoro, sicurezza, stato sociale, redditi perduti… Quante volte si nomina la parola cittadini e quante la parola lavoratori? In questa sproporzione c’è la distorsione della realtà. E ancora: quante mobilitazioni di piazza si sono fatte su rivendicazioni umanitarie e quante sul flagello delle morti sul lavoro? La scarsa attenzione a domande di questo tipo ha provocato la perdita di milioni di voti e, fatto ancora più grave, il rischio di estinzione di un intero popolo”. Dice Tronti: lo abbiamo intervistato