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Natale e Capodanno col botto a Firenze (e in Toscana): affari d’oro per gli operatori del settore, bene gli alberghi, ottime performance anche per musei. Il turismo ‘rende’, ma ci ‘rende anche felici’? Con il professor Mauro Palumbo, docente di sociologia del turismo all’Università di Genova, analizziamo ‘la gallina’ per caopire se le se sue uova sono davvero d’oro o se esiste un limite invalicabile, e quale, pena essere tutti sommersi dalla marea del turismo di massa
Sono particolarmente d’accordo col prof. Mario Palumbo a proposito del fatto che si rischia di rovinare un territorio per assecondare una dinamica produttiva che potrebbe avere breve durata, un po’ come la piana Massa-Carrara irreversibilmente danneggiata da uno sviluppo industriale durato pochi decenni. Circa il decentramento sono scettico: perché mai un turista che si trattiene pochi giorni dovrebbe visitare le ville medicee a Castello, splendide ma che richiedono lunghi spostamenti col trasporto pubblico e tempi d’attesa? Io stesso, da turista, scelgo di visitare luoghi raggiungibili a piedi l’uno dall’altro