Tutti al voto! Dario Danti, segretario regionale Sinistra Italiana

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    Tutti al voto! Dario Danti, segretario regionale Sinistra Italiana
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    Speciale Newsline. Tutti al voto. Ben ritrovati sulle frequenze di Controradio e sul nostro canale Controradio Web TV, approfondimento politico lo abbiamo anticipato, tutti al voto ci accompagnerà in questi mesi di campagna elettorale chiamate alle urne sia per quanto riguarda il nostro territorio, le amministrative ma anche per quanto riguarda l’Europa, Saluto subito Raffaele Palumbo.

    Speaker 1: Ben trovati, ben trovati. Ancora un’occasione per dare un ventaglio il più ampio possibile, come faremo in questi mesi per arrivare poi alle elezioni, che a questo punto si delineano tra l’8 sabato e il 9 di giugno.

    Speaker 2: Ospite dei nostri studi, quest’oggi ci ha raggiunto Dario Danti, il segretario toscano di Sinistra Italiana, buongiorno.

    Speaker 3: Buongiorno a voi, grazie dell’invito.

    Speaker 2: Danti, eletto, lo ricordiamo nel marzo scorso, pisano, 46 anni, facciamo un po’ un’identichita, insegnante, assessore alla cultura del comune di Volterra. Partiamo subito con la coalizione che si è venuta a creare per Firenze, D’Anti. Sinistra italiana sostiene la candidata del PD Sara Funaro, scelta è annunciata ai primi di dicembre con Verdi, Azione, Piropa, Socialisti, Movimento, Azione, Laborista e Volt. Intanto come giudicate la scelta di non passare dalle primarie, dalla consultazione pre-candidatura come avrebbe chiesto del re che da cronaca politica sappiamo poi essere uscita e con lei alcuni esponenti del partito democratico dando vita a Firenze democratica una prova di forza o di maturità dal punto di vista anche della percezione che possono avere gli elettori rispetto a questa a questa scelta.

    Speaker 3: Buongiorno di nuovo, ma noi abbiamo costruito questa coalizione nella quale Sinistra Italiana poi insieme ai Verdi andrà a costituire dal punto di vista elettorale la lista di alleanza Verdi-Sinistra, quindi confermando la scelta già intrapresa di un rapporto molto stretto sinistra italiana-verdi anche dal punto di vista elettorale. Noi abbiamo sempre in questa fase politica non solo a Firenze ma in generale in Toscana messo l’accento sui temi contenuti I programmi e quindi abbiamo cominciato una interlocuzione con le altre forze politiche dando vita a questa coalizione perché pensiamo che siano molti temi che ci uniscono a partire proprio da un cambiamento, a partire proprio dai bisogni sociali e territoriali diciamo e anche della città di Firenze e quindi abbiamo dato priorità rispetto a uno strumento come quello delle primarie per costruire un’alleanza ai contenuti. Abbiamo già iniziato dei confronti positivi, programmatici e quindi da questo punto di vista il lavoro della coalizione è in campo, alcuni di questi temi, alcuni di questi contenuti saranno esposti dalla stessa candidata Sara Funaro che noi sosteniamo domani all’iniziativa al pala congresso e alle 21. Mi pare che le prime proposte siano molto importanti, molto interessanti come il salario minimo anche a livello comunale per quanto riguarda le gare da appalto, per quanto riguarda I lavori esternalizzati, cioè non andare sotto una certa soglia di reddito e poi ci sono tante questioni sociali che già nell’assessorato di Sara Funaro sono state portate avanti, vogliamo ampliare questa sfera di tutele.

    Speaker 1: Danti, vogliamo dire una storia e filosofia, oggi è il suo giorno libero per fortuna.

    Speaker 3: E l’ho dedicata contro il radio, in parte,

    Speaker 1: ci fa piacere. Lo scenario è quantomai caotico sotto il cielo di Firenze, nel senso che abbiamo una messe di candidature veramente importante, dal Saccardi con Italia Viva, alla più recente candidatura di Palagi, la del Re, abbiamo detto la Funaro, l’associazione di Tommaso Montanari, eccetera eccetera eccetera. Chiara, uno dei temi è quello anche dei veti in qualche modo, se uno sta con te, se tu non stai con lui, se lui non sta con me, eccetera eccetera.

    Speaker 2: Tante definizioni sono state date in queste settimane, strappi, ricociture, tentativi di accordo doppi tavoli, prima con Italia Viva da parte del PD per l’interlocuzione appunto con I Renziani, poi dichiarimento con gli alleati socialisti da un lato, voi dall’altro, ma insomma si parlava di addirittura accordi pre-conveto insomma. Cosa sta succedendo per quanto riguarda questa coalizione che ha, immagino, un codice di dialogo all’interno e con l’esterno? Ma rispetto a Italia Viva e a un allargamento, come si posiziona Sinistra Italiana?

    Speaker 3: Allora, innanzitutto, a proposito di storia non siamo certo nell’Europa di Bismarck dove si facevano accordi e diciamo tavoli segreti e alleanze segrete magari con gli austriaci a insaputa dei russi e viceversa, quindi non ci sono tavoli segreti, non ci sono tavolini, non c’è nulla di tutto questo. C’è una coalizione che ha deciso che gli ingressi e l’allargamento eventuale della coalizione devono essere sottoposti alla coalizione stessa. Io penso che prima di parlare, diciamo così, delle geometrie variabili bisogna mettere al centro I contenuti e I programmi e su questo costruire la coalizione. Mi pare che quella attuale nella sua formazione attuale, quindi non voglio eludere la domanda, quindi senza Italia viva, sia una coalizione coesa armoniosa che può davvero costruire una alternativa per il futuro di Firenze e quindi noi ci atteniamo alla coalizione che così come è stata anche da voi detta che si ritrova nella candidatura di Sara Funaro.

    Speaker 1: La candidatura di Itala Viva Stefania Saccagni è una candidatura molto forte e non lo diciamo noi ma I voti che ha preso l’ultima volta che si è votato comunque a Firenze. Non è meglio farci conti prima che dopo?

    Speaker 3: Io penso che si debba fare conti sui temi e sui contenuti e sui programmi. Noi abbiamo dei punti di convergenza ma anche dei punti di divergenza, penso in particolare al no alla quotazione in borsa della Multiotility, noi pensiamo che sui beni comuni, sull’acqua, sui servizi pubblici locali non si debba far cassa o comunque non si debba inseguire una logica del profitto. Su questo chiediamo alle altre forze politiche e Italia Viva cosa ne pensano. Il PD da questo punto di vista per il momento ha archiviato, ha sospeso la quotazione in borsa della Multi Utility, noi pensiamo che si debba dire chiaramente che quella scelta sarebbe una scelta in contrasto con la missione che dobbiamo dare a un’azienda pubblica dei servizi che deve essere quella della tutela e della valorizzazione, dell’ampliamento dei beni comuni e non invece inseguire una logica di profitto.

    Speaker 2: Le ha ribadito centralità ai temi, noi al programma gli elementi di condivisione proprio qui in questo studio Sara Funaro ha sottolineato che non ci sono temi tabù come la narrazione politica di queste ultime settimane avrebbe evidenziato, ovvero non si lascia multi utility, aeroporto, alta velocità in una fase finale del confronto, ma diciamo, lei ha ribadito, ci sono altre priorità e urgenze come la gestione delle politiche abitative. Ma sull’aeroporto, noi vogliamo ricordare Danti, nel 2015 ha ricoperto l’incarico di assessore a Pisa in quota sel, si è dimesso in dissenso con la scelta dell’amministrazione all’epoca guidata da Filippeschi di privatizzare la società di gestione dell’aeroporto pisano per fonderla con quella di Firenze. La posizione di sinistra italiana del sindaco Simbolo sulla piana Fiorentina Falki, è chiara sull’aeroporto tutti si chiedono come si potrà trovare una condivisione all’interno della coalizione politica che sostiene Funaro che ha una posizione ben precisa sull’ampliamento.

    Speaker 3: La scelta di privatizzare e poi diffondere due scali aeroportuali ha visto protagonista più che comune di Pisa, la regione toscana e il presidente di allora Enrico Rosti. Scelta sbagliata, scelta assolutamente non condivisibile, io fece un gesto molto anche eclatante ma io penso quando c’è diciamo un punto, un principio di coerenza, a esso vada manifestata, noi manteniamo la nostra posizione di assoluta e netta contrarietà, quattroedici, quattordici, quindici anni che si parla di questo aeroporto, ma mi pare che poi anche I vari ricordi, le varie vicissitudini ci consegnano una impraticabilità. Io invito non tanto e non solo, diciamo così, le istituzioni toscane ma anche il governo nazionale, ho visto Salvini ha prorogato il finanziamento dello sblocca Italia, invito a una riflessione seria, quelle zone hanno visto anche recentemente un disastro ambientale nella zona di campi, parti di quegli allagamenti sarebbero I territori dove dovrebbe essere diciamo così costruita quella infrastruttura così inutile e dannosa. Abbiamo detto molto chiaramente che noi su quella scelta restiamo contrari e dunque se qualora venissero sia nella giunta futura che in consiglio comunale prossimo dei provvedimenti, a Firenze sto parlando ma anche nei vari enti locali dei provvedimenti che chiedessero ormai non è questo il tema, probabilmente non ci sarà occasione di nuove diciamo votazioni o deliberate da parte del comune, ma a qualora venissero I nostri consiglieri, il nostro assessore si esprimeranno in maniera contraria.

    Speaker 1: Questo

    Speaker 3: rischia di essere chiarezza, abbiamo detto che l’accordo è selettivo e su alcune questioni di fondo, Multitility, speriamo che si possa assumere una posizione avanzata nel programma di coalizione. Aereoporto noi manteniamo un profilo di coerenza e quindi ci riserviamo di votare in deformità dalla maggioranza. Ma io sono sicuro che sulla Multitilli troveremo una quadra molto avanzata, perché già la sospensione della quotazione in borsa è fondamentale, ma vogliamo di più anche su questo.

    Speaker 1: Io come signoro dormirei poco a sapere di una coalizione come dire a funzionamento variabile su alcuni temi sì, alcuni temi no.

    Speaker 3: Mi pare che Italia viva in regione stia facendo ballare il presidente Gianni molto e molto spesso a Italia viva dico coerenza perché mi pare da quello che mi dicono I nostri compagni e le nostre compagnie sui territori diciamo che con una bella disinvoltura Italia viva già nelle scorsi elezioni ha scelto anche coalizioni e candidati di centrodestra o di destra a sostegno. Sta succedendo in Val d’Era, succede in Val di corne a queste elezioni, cioè ci si colloca a seconda di dove si sente e si annusa magari che lì si possa vincere o comunque non c’è una posizione di coerenza, di schieramento, ma ci si sposta a seconda delle convenienze. Questo è profondamente sbagliato e profondamente negativo. Non troverete mai sinistra italiana che si allea con un partito del campo avverso, semmai in alcuni contesti, in alcune situazioni, non nel centrosinistra ma sempre con coalizioni di sinistre e progressiste competitive per vincere. Italia viva mi pare che da questo punto di vista sia diciamo così oggi con questo, domani con quell’altro un po’ a targhi alterne, un po’ I giorni pari col centro-sinistra, I giorni dispari col centro-destra.

    Ecco noi non siamo così, anzi, noi rivendichiamo che l’obiettivo non è stare a convenienza con la destra, ma stare alternativi alla destra per battere la destra. Ma la destra si batte sui contenuti, sui temi, sui programmi e soprattutto sul coinvolgimento delle persone. Coinvolgere le persone, diciamo così, la partecipazione non è semplicemente le primarie, ci possono essere tanti altri strumenti, per esempio, come già ha annunciato la candidata Sara Funaro, costruire con tanti forum, tanti appuntamenti tematici il programma insieme alle cittadine e cittadini di Firenze.

    Speaker 2: Lei è tornato dunque alla mia prima domanda però concluderemo poi con l’evento di Funaro domani atteso, Raffaele ma una valutazione sulle sinistre, le destre si battono anche con una sinistra unita che su Firenze insomma si poteva creare intorno a una candidatura, vediamo davvero tanta frammentazione, I cittadini che si sentono di sinistra hanno un’offerta che forse è anche difficoltosa nell’intercettare poi quelli che sono gli elementi di differenza e il perché è così differenziata

    Speaker 0: la scelta.

    Speaker 1: Noi abbiamo dei pre stampati con delle domande che alle volte sono tutte uguali di elezioni in elezione. Lei che si occupa di storia e filosofia, un grande filosofo nel novecento che era catalano di Quelli della Notte avrebbe detto, uniti si vince, divisi si perde, che sembra un’ovvietà, ma non ci si arriva mai a questo ovvietà sebbene lei in passato si sia spesa almeno per farlo accadere nel campo della sinistra ma stiamo parlando di vent’anni fa però questo concetto che unito si vince è difficile, si perde sembra veramente una cosa difficilissima a mettere in pratica.

    Speaker 3: Sembra qualcosa di… Forse la palissiano, ma anche poi la palissiano non è, però sicuramente ci sono sensibilità diverse, io ho visto come Dimitri Palagi, Antonella Bundu hanno condotto coerentemente col mandato elettorale 5 anni di opposizione e dove ci sono punti di forte contrasto anche col partito democratico. Io non posso imporre, noi non possiamo imporre e obbligare laddove si pensa che diciamo che il centrodestra ha politiche regressive ma dove si sostiene e si teorizza che anche il centro sinistra certe volte insegue il centro destra e rischia comunque di allontanarsi da determinati principi e valori. Quindi io penso che è giusto l’unità, è giusto la condivisione, è giusto lo stare insieme, ma le forzature per stare insieme alla fine indeboliscono di più un’alleanza, perché poi il rischio è che metti insieme pezzi che comunque per la loro storia sono anche diversificati e poi gli elettori non ti seguono. Noi dobbiamo porci anche un altro tema di straordinaria attualità che ormai non solo ai livelli delle elezioni amministrative o delle suppletive ma anche alle elezioni generali penso alle europee penso alle recenti elezioni politiche si rischia di avere metà dell’elettorato che non va a votare, cioè il rischio a stenzionismo è grandissimo e noi stiamo anche nelle frammentazioni e nelle divisioni interne a sinistra, al centro-sinistra, discutendo comunque di un pezzo di elettorato, di un pezzo di uomini e donne che vanno a votare.

    Dovremo invece porre il problema di riportare al voto e lo facciamo solo con contenuti e idee chiare.

    Speaker 2: Infatti il nostro titolo di questo approfondimento che ci accompagnerà durante questi mesi di campagna elettorale proprio tutti al voto per cercare insomma un elemento di inclusione di condivisione di esortazione anche per esercitare un diritto costituzionale fondamentale dicevamo domani insieme l’appuntamento di Funaro che incontra I fiorentini e I cittadini con la coalizione al pala congressi, dovesse dare un consiglio a Sara Funaro da un punto di vista di personalità politica, perché molti le criticano o comunque fanno notare che ha una eredità pesante di due legislature e di Nardella, sembra quasi un appuntamento con un referendum pro o contro quello che è stato, invece che un’investitura su una sua strategia di città.

    Speaker 1: Sul futuro in qualche modo della città.

    Speaker 3: Io penso che le persone sono innanzitutto singolarità e pur avendo Sara Funaro un’esperienza amministrativa alle spalle importante dentro un’aggiunta, io credo che non abbia bisogno di consigli nel senso che non mi sento io di tirare per la giacchetta mai le persone, non lo faccio nel mio partito, non lo faccio nel mio campo, tanto meno lo faccio con una candidata a sindaco, perché poi sennò il rischio è che la troppa continuità, la tiri per la giacchetta o la troppa discontinuità. Io credo che sia una donna che ha costruito determinate politiche, che ha una sua anche modalità di stare fra le persone e credo che debba valorizzare questo, la sua autonomia nel senso che la sua personalità e le sue capacità possono fare un salto di qualità nella costruzione, non come una donna sola al comando, ma appunto come lo slogan dell’iniziativa è insieme, insieme a chi? Non solo insieme alle forze politiche della coalizione, insieme alle persone, insieme alle cittadine, ai cittadini, soprattutto insieme alle tante associazioni, ai tanti pezzi di società, ai tanti vituperati corpi intermedi. Renzi li voleva radere al suolo. Ecco, io penso che invece vada valorizzati e vada portati dentro un discorso che unisce politica, società, partecipazione e innovazione.

    Speaker 2: Siamo in conclusione di questa puntata, di questo approfondimento di tutti al voto interna Newsline, Grazie al nostro ospite Dario Danti oggi con noi in studio.

    Speaker 3: Grazie a voi e spero di tornare.

    Speaker 1: Naturalmente potete seguirci, rivedere questa trasmissione sui nostri social, potete seguirci in video sui social, su Controleradio.it. Noi continueremo poi naturalmente nei prossimi giorni, martedì sarà con noi Tommaso Montanari che ci racconterà anche di questa associazione, 11 agosto che in qualche modo dovrebbe essere foriera o benedire addirittura tanto come dire poteri traumaturgici al professor Montanari che nemmeno vuole un’altra lista e anche li vedremo a proposito dell’interesse del professor Montanari nei confronti di Cecilia Del Rey che cosa potrebbe accadere. A cui facciamo in bocca

    Speaker 3: al lupo per la sua nuova avventura politica.

    Speaker 1: Naturalmente la situazione è magmatica, mancano cinque mesi quindi avremo di storie da raccontarvene anche per quello che riguarda il campo del centro, della destra e del centro-deste a cadere a cui dai nostri studi.

    Speaker 2: Ci spostiamo adesso negli studi di Controradio, torniamo in Newsline tra qualche istante.”