
In un clima di generale di criminalizzazione di feste, ritrovi, e manifestazioni musicali non autorizzate, iniziato nel 2022 con il decreto anti-rave e aggravato oggi dall’ultimo decreto sicurezza, la Wish Parade di Firenze si è imposta come una realtà non solo musicale ma anche politica. Il comitato che lo scorso 27 aprile ha organizzato il corteo musicale che ha portato più di 10mila persone nelle piazze di Firenze, da quel momento, oltre ad organizzare altri “presidi sonori” in città, ha stilato un manifesto politico e avanzato delle proposte all’amministrazione quanto alla necessità di un nuovo spazio culturale autogestito a Firenze. Nel frattempo la loro assemblea organizzativa si è aperta a tutte le realtà che vorranno partecipare alla prossima manifestazione.
Viola Giacalone ha intervistato una partecipante dell’assemblea e membro del comitato organizzativo