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Pontassieve: caos e code per svendita borse Gherardini

 La coda, che è arrivata ad essere lunga qualche centinaio di metri, si è formata all’ingresso di una vecchia sede della griffe a Pontassieve. Le persone, arrivate anche da fuori regione, si erano messe in fila fin dalle prime ore del mattino

Accorse alcune migliaia di persone, con code anche di quattro ore: alla fine
sono dovuti intervenire pure i carabinieri e la polizia municipale per evitare che la situazione potesse degenerare e per gestire la viabilità. E’ accaduto ieri a Pontassieve
(Firenze), per il primo giorno di vendita a prezzi scontatissimi di borse ed accessori del marchio Gherardini, collegato al fallimento della Braccialini spa che deteneva il marchio.
La coda, che è arrivata ad essere lunga qualche centinaio di metri, si è formata all’ingresso di una vecchia sede della griffe a Pontassieve. Le persone, arrivate anche da fuori regione, si erano messe in fila fin dalle prime ore del mattino.
Nell’annuncio pubblicato sul sito dell’Istituto vendite giudiziarie Isveg, concessionario ministeriale per il tribunale di Firenze, Prato e Pistoia, si leggeva di prezzi ridotti al 50
all’80%.
Le svendite, come annunciato, proseguiranno il 26, 27, 28 marzo e ancora il 4, 6, 7 aprile: non è da escludere che si cambi la modalità di accesso allo stabilimento. La vendita
straordinaria è stata organizzata per far sì che i curatori fallimentari possano recuperare denaro contante per i creditori.

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