PONTEDERA – “La Piaggio si appresta a chiudere lo stabilimento di Pontedera (Pisa) dal 18 al 24 aprile non per i dazi imposti da Trump ma per la situazione generale. Uno stop fatto usando ferie e permessi dei lavoratori nonostante oggi la produzione sia spalmata su tutti i turni e con i contratti a termine”. Lo denuncia, esprimendo preoccupazione, il sindacato Usb sottolineando di non “avere niente contro l’entrata dei contratti a termine, ma la situazione è indubbiamente preoccupante e le scelte aziendali altalenanti: dalla piena produzione alla chiusura”.
L’Usb teme che nei prossimi mesi “si possa presentare un’enorme riduzione delle ore lavorate e quindi un uso sempre più lungo della cassa integrazione” a discapito della “tutela del salario dei lavoratori e delle lavoratrici”. Per questo, aggiunge, “è necessaria una programmazione diversa della produzione e servono anche più garanzie per i contratti a termine ed è per questo che venerdì scorso abbiamo scioperato contro le politiche belliciste del governo e dell’Ue e siamo scesi in piazza per riaffermare che i soldi si trovano per le armi ma non per alzare i salari dei lavoratori”.
“Ci chiediamo anche dove sono le istituzioni sia comunali che regionali che, nel silenzio più assordante, fanno fare alla famiglia Colaninno tutto ciò che gli conviene facendo sempre pagare ai lavoratori le loro scelte fatte per massimizzare i profitti. Siamo pronti a lottare per emanciparci dal ricatto del padrone – conclude la nota – non resteremo passivi a subire scelte che graveranno nei prossimi mesi sulle famiglie”.