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Porsche andava a 120 km/h nell’incidente che ha causato la morte dei coniugi di Arezzo

Porsche

Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, le indagini sull’incidente tra una Porsche e una Skoda che il 9 maggio ha causato la morte dei coniugi Francesco Diana, 56 anni, e Gianna Mori, 50, potrebbe esser stato causato dalla velocità della Gran turismo.

Gli accertamenti in corso della polizia municipale infatti avrebbero evidenziato che la Porsche, guidata da un 44enne aretino, avrebbe avuto una velocità al momento dell’impatto di circa 120 chilometri l’ora.

Lo scontro fu frontale ed avvenne sulla strada provinciale a Indicatore, alle porte di Arezzo. L’ipotesi di reato sulla quale lavora la procura è omicidio stradale ed è indagato il conducente 44enne, addetto di una stazione di servizio che stava riportando la Porsche al proprietario dopo una sessione di autolavaggio.

Domenica pomeriggio si sono tenuti i funerali delle vittime nella Skoda, in Valdarno. “Francesco e Gianna si erano scelti per vivere insieme e sono morti insieme”, li ha ricordati nella sua omelia, monsignor Enrico Gilardoni, il preposto della Chiesa di Santa Maria Nuova a Terranuova Bracciolini (Arezzo).

È invece ancora ricoverato in ospedale, trasferito a Careggi (Firenze), l’unico sopravvissuto della famiglia, cioè il figlio 25enne della coppia. Le sue condizioni sono in miglioramento ma è rimasto solo e ci sarà bisogno di organizzare una rete di assistenza. Ai funerali era presente anche il sindaco Sergio Chienni.

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