Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaPorte aperte alla prima scuola pubblica montessoriana in Toscana

Porte aperte alla prima scuola pubblica montessoriana in Toscana

Sabato 16 dicembre a partire dalle ore 10 a San Polo in Chianti, la scuola invita tutti al proprio open day. Verranno fornite informazioni sul metodo educativo Montessori ed i genitori interessati potranno iscrivere i proprio figli.

Dopo la sua recente apertura, la prima scuola pubblica toscana che propone il programma Montessori apre le proprie porte al pubblico per fornire informazioni sul fondatore del metodo precettivo e sulle sue applicazioni e per promuovere le iscrizioni all’istituto.

L’evento è patrocinato dal Comune di Greve in Chianti, in collaborazione con il corpo dirigente della scuola primaria di San Polo in Chianti. Forte presenza delle autorità politiche e del mondo culturale locale, assieme al sindaco di Greve, Paolo Sottani, l’evento verrà visitato anche dall’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e alla Formazione Cristina Grieco, il dirigente scolastico Fiorenzo Li Volti, l’ispettore MiurMarina Baretta, un rappresentante dell’Opera Nazionale Montessori e i docenti Montessori Lucio Varriale ed Emilio Iovane.

“Un’occasione importante – dichiara il sindaco Sottani – per far conoscere alle famiglie il valore sociale e culturale di questa prima esperienza, un progetto pilota che nasce in Toscana dalla volontà collettiva della comunità, dalla collaborazione tra le istituzioni, il mondo scuola e le famiglie con l’obiettivo di tenere in vita la scuola in questa piccola frazione del territorio comunale”.

“Le materie si toccano – spiega il professor Varriale – matematica, italiano si apprendono attraverso l’esperienza concreta dei bambini che lavorano sulla loro autonomia, sull’autodisciplina e sul rispetto delle regole, sulla conoscenza e sulla consapevolezza di sé e degli spazi e degli strumenti di apprendimento condivisi. La felicità di un bambino, a scuola, dipende dalla conoscenza delle proprie capacità e dal rispetto verso l’altro, questo genera confronto, dialogo e assenza di conflitto”