Porto Pisanus, questo era il nome dell’antico porto di Pisa che sorgeva in una laguna a Sud della città, a ricostruire la storia è la ricerca condotta da un gruppo di universitari tra cui figurano vari italiani.
La storia dell’antico porto di Pisa, il Portus Pisanus del quale poco si sapeva finora, è riemersa dall’analisi dei sedimenti e dei cambiamenti nel livello del mare avvenuti in migliaia di anni.
A ricostruirla, sulla rivista Scientific Reports, è la ricerca condotta dal gruppo coordinato da Daniel Kaniewski, dell’Università di Tolosa, e del quale fanno parte gli italiani Giovanni Sarti, Monica Bini e Marinella Pasquinucci, tutti e tre dell’Università di Pisa, e Veronica Rossi dell’Università di Bologna.
Per comprendere il ruolo che hanno giocato nell’evoluzione del porto le dinamiche costali di lungo termine, l’aumento del livello del mare e i cambiamenti climatici, i ricercatori hanno ricostruito i livelli del mar Ligure orientale in un periodo di 10.500 anni; quindi hanno confrontato le mappe storiche con i dati geologici per ricostruire la morfologia della costa intorno al bacino del porto di Pisa.
E’ emerso così che attorno al 200 dopo Cristo una laguna protetta naturalmente e ben collegata con il mare si era sviluppata a Sud della città di Pisa e qui era nato il Portus Pisanus, uno dei porti italiani più importanti dell’epoca Romana e del Medio Evo. Grazie alla sua posizione il porto avrebbe favorito il commercio e portato ricchezza alla città.
Con il passare del tempo, però, l’accesso al mare si è ridotto progressivamente, comportando un progressivo declino dei traffici fra il 1000 e il 1250, fino a sparire completamente intorno al 1500, quando la laguna si trasformò in un lago costiero e l’antico porto di Pisa venne sostituito da quello marittimo di Livorno.