Toscana – Nuove assunzioni da parte di Poste Italiane per risolvere i problemi di sottorganico presenti da anni. 392 addetti al recapito a tempo determinato e 62 portalettere a tempo indeterminato.
L’annuncio da parte di Marco Nocentini segretario generale Slp-Cisl Toscana. Domani, viene ricordato, partirà una trattativa a livello nazionale per cercare un accordo che produca nuove assunzioni a Poste Italiane, passaggi di portalettere alla sportelleria, la possibilità di trasformare il contratto da part-time a full-time e stabilizzazioni sul recapito, in modo da diminuire il ricorso al precariato e favorire l’occupazione stabile. Anche in Toscana nei prossimi giorni partirà una trattativa sul tema degli organici, per evidenziare le criticità in tutte le divisioni aziendali.
“In Toscana in questi giorni Poste Italiane ha autorizzato l’ingresso – afferma Nocentini -, tra assunzioni e proroghe, di 392 addetti al recapito a tempo determinato e dall’1 marzo verranno assunti 62 portalettere a tempo indeterminato (32 ad Arezzo, uno a Grosseto, 10 a Livorno e 19 a Siena). E’ un primo passo, ma non risolve i problemi di sottorganico con cui da anni facciamo i conti e che stanno esplodendo a causa del Covid”.
“Entra in servizio – dice Nocentini – un contingente importante, che dovrà servire a rimettere in sesto nell’immediato un servizio che con le centinaia di assenze legate all’emergenza sanitaria e arrivi di quantitativi eccezionali di pacchi, è stato messo in forte difficoltà. Ma non è un intervento risolutivo; in Toscana mancano infatti, tra impiegati e addetti al recapito, 500 lavoratori stabili, mentre la quasi totalità dei nuovi ingressi è a tempo determinato e tutti destinati al recapito, mentre non c’è nessun rinforzo per gli sportelli”.
Inoltre Nocentini denuncia “una situazione non più accettabile per quanto riguarda le aggressioni verbali e fisiche che lavoratrici e lavoratori subiscono quotidianamente da parte della clientela, chiediamo una maggiore presenza delle forze dell’ordine e invitiamo tutte le istituzioni, a partire dai sindaci, a favorire una campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza affinché si evitino, negli uffici postali e spesso al di fuori di questi e quindi fuori dalla competenza di Poste Italiane, aggressioni nei confronti dei lavoratori e si rispettino le leggi emanate dal governo, come l’esibizione del Green Pass. Le lavoratrici donne sono quelle prese maggiormente di mira”