Firenze, “Ho portato il virus in casa, l’ho trasmesso a mia moglie, a mia figlia, ai miei cognati e ai miei nipoti e soprattutto ai miei suoceri, che sono stati ricoverati per 30 giorni”. È quanto ha raccontato il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ai microfoni di Sky Sport.
“Il momento più brutto è stato vedere la propria famiglia ammalarsi pian piano, questo è un virus subdolo e bastardo – ha aggiunto Pradè, rientrato in questi giorni a Firenze – Il messaggio che mi sento di lanciare è che bisogna essere accorti seguendo tutte le precauzioni e le distanze, evitando gli assembramenti”.
“Sarò un portavoce assoluto di questo: se si prendono tutti gli accorgimenti il calcio e in generale lo sport possono essere un giusto veicolo per far capire questa nuova vita. Col virus dovremo convivere finché non verrà trovato un vaccino”.
La Fiorentina è stata fra le società di Serie A più colpite dal Covid con 18 contagiati fra giocatori, componenti dello staff tecnico e sanitario, dipendenti.