Alluvione 2023 – concluse le indagini da parte della procura pratese per l’alluvione che interessò Prato e Montemurlo facendo anche due vittime. Indagati fra gli altri anche l’ex primo cittadino Biffoni.
La procura di Prato ha concluso le indagini sulle alluvioni del novembre 2023 – che causarono la morte di due persone – ipotizzando i reati di omicidio colposo e disastro colposo per sindaci, vicesindaci e assessori dei Comuni di Prato e Montemurlo, di dirigenti tecnici e di responsabili della protezione civile di entrambi i Comuni, di figure apicali del Genio civile della Regione Toscana, dei direttori pro tempore al IV Tronco di Autostrade per l’Italia. Indagati anche appartenenti al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per falso ideologico in atto pubblico. Lo riporta una nota del procuratore Luca Tescaroli.
I reati di omicidio e disastro colposo sono stati ipotizzati a carico di 15 persone, indagate dalla Procura di Prato a conclusione delle indagini sull’alluvione che tra il 2 e il 3 novembre 2023 provocò due morti nella provincia pratese e altri sei nel resto della Toscana. Sono stati notificati questa mattina gli avvisi di conclusione indagini ad amministratori in carica all’epoca delle esondazioni di fiumi e torrenti e dirigenti dei Comuni di Prato e Montemurlo, dirigenti della protezione civile locale e due dipendenti di Autostrade. Sono indagati, a vario titolo, l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni, il vice sindaco Simone Faggi (ancora in carica) e l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis, insieme con il responsabile della protezione civile e i dirigenti del servizio urbanistica e del genio civile.
A Montemurlo sono finiti sotto inchiesta il sindaco Simone Calamai (presidente della provincia di Prato), l’assessore con delega alla protezione civile Valentina Vespi e quattro dirigenti comunali. I due dipendenti di Autostrade sarebbero chiamati in causa per il cedimento del manto autostradale all’altezza del casello di Prato Est sulla A11 (un cittadino cinese cadde nel vuoto, salvandosi per miracolo). Tra i 15 indagati anche due responsabili del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno accusati di falso. Secondo quanto ha reso noto la Procura di Prato, con un comunicato del procuratore Luca Tescaroli, le ipotesi di omicidio colposo e disastro colposo sono legate alla morte di due persone nei comuni di Prato e Montemurlo: Antonio Tumolo, 84 anni, fu travolto dalla piena del torrente Bardena, sulla via Cantagallo nella frazione di Figline di Prato; Alfio Ciolini, 85 anni, fu trovato senza vita, a Montemurlo, nella sua casa invasa dall’acqua.
NELL’AUDIO il servizio di Giorgio Bernardini