“Un mese fa, quando fu autorizzata la manifestazione dei neofascisti per celebrare il centenario dei fasci d’azione, contestai pubblicamente questa scelta e, come cittadina democratica e antifascista e come consigliera regionale, chiesi un ripensamento. Lo chiesi nel rispetto della storia resistente di Prato, preoccupata, ogni giorno di più, per il clima che si respira nel nostro Paese. Non ci giro intorno: trovo incredibile e inaccettabile che il questore denunci chi contestò lui e e la prefetta per quella scelta”. Lo ha detto, in una nota, la consigliera regionale e candidata alle elezioni europee Alessandra Nardini (Pd).
“Un questore che denuncia la libera espressione di dissenso è preoccupante e grottesco, l’ennesimo sintomo del buio che attraversiamo. Fascismo e antifascismo non sono due opinioni – ha ripreso -, vorrei ricordare che l’apologia del fascismo è contro la nostra Costituzione, che invece si fonda sull’antifascismo e riconosce il diritto alla libertà di
espressione e di contestazione. Signor questore, denunci pure anche me: contestai duramente quella scelta, torno a farlo ancora più duramente oggi. E sono solita intonare canti partigiani, con orgoglio”.