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Prato: confermato sequestro ditta per sfruttamento manodopera

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Eseguito il sequestro delle quote sociali e della sede di Arte Stampa srl a Prato, la stamperia di tessuti per abiti da donna gestita da imprenditori cinesi, dove la notte fra il 25 e il 26 gennaio scorsi un operaio orientale era stato accoltellato da un collega.

Il gip ha convalidato il sequestro d’urgenza disposto dalla procura di Prato e ne ha emesso uno a sua volta ritenendo configurabili i reati di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, nonché di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nei confronti del titolare di fatto e del suo principale emissario nella gestione dell’impresa, già destinatari della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, confermata dal tribunale del riesame.

Nel complesso si è individuata una condizione di sfruttamento lavorativo nei confronti di 14 dipendenti di nazionalità cinese privi di permesso di soggiorno e di almeno altri quattro lavoratori stranieri regolarmente presenti nel territorio dello Stato. Gli operai erano costretti a lavorare 12 ore al giorno, sette giorni su sette, con una retribuzione sottosoglia minima legale e condizioni alloggiative e igienico sanitarie precarie, con un gruppo di lavoratori costretti a dormire sul luogo di lavoro e in un locale adiacente alla sede dell’azienda.

Un ruolo significativo nell’acquisire le prove per le indagini da cui è derivato il sequestro  è stato svolto da 10 lavoratori che hanno scelto di collaborare con l’autorità giudiziaria. Tra questi, l’operaio ferito dopo essere stato accoltellato da un collega. Sono stati nominati due amministratori giudiziari.

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