Dom 22 Dic 2024
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ToscanaCronacaPrato: la procura apre un'inchiesta sull'agguato notturno al picchetto dei lavoratori

Prato: la procura apre un’inchiesta sull’agguato notturno al picchetto dei lavoratori

PRATO – Per l’aggressione avvenuta martedì notte a Seano, dove ignoti, come riferito da Sudd Cobas, hanno assalito armati di mazze di ferro, i lavoratori che si trovavano al presidio di protesta davanti ai cancelli della pelletteria Confezione Lin Weidong, la procura di Prato ha aperto un fascicolo per le ipotesi di reato di lesioni gravi e minacce gravi.

Per l’aggressione avvenuta martedì notte a Seano, nel Pratese, dove persone a volto coperto come riferito da Sudd Cobas, hanno assalito armati di mazze di ferro, i lavoratori che si trovavano al presidio davanti ai cancelli della pelletteria Confezione Lin Weidong, la procura di Prato ha aperto un fascicolo per le ipotesi di reato di lesioni gravi e minacce gravi. “E’ inaccettabile che chi manifesta per i propri diritti sia intimidito e aggredito”. Lo ha detto la sindaca di Prato Ilaria Bugetti. Anche il consigliere del governatore toscano  Valerio Fabiani ha scritto alla prefetta condannando l’accaduto. Una “manifestazione antimafia” a Seano. La annuncia il sindacato Sudd Cobas per il 13 ottobre. Sempre secondo quanto reso noto dal sindacato, quattro i feriti dell’aggressione: due italiani che appartengono al Sudd Cobas – tra cui il coordinatore Luca Toscano – e due lavoratori pakistani.

Il sindacato lancia, in una nota, un “appello al territorio, ai comitati, alla società civile, al mondo dell’associazionismo per manifestare e reagire uniti all’aggressione squadrista e mafiosa ai danni dei lavoratori che scioperano contro il sistema delle 12 ore per sette giorni nel distretto. Rompiamo il silenzio, mettiamo la solidarietà contro l’omertà, accendiamo i riflettori sulle zone d’ombra, difendiamo insieme il diritto di lottare per lavorare 40 ore alla settimana e non più 84”. “La manifestazione – prosegue la nota – tornerà tra i capannoni che continuano a lavorare anche di domenica, per ritornare a pretendere la fine del sistema 12×7, per la seconda domenica di strike day”.

Aggiornamenti dal nostro corrispondente Giorgio Bernardini