Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaPrato: rito abbreviato e perizia psichiatrica  per compagno che organizzò aggressione ex

Prato: rito abbreviato e perizia psichiatrica  per compagno che organizzò aggressione ex

Rito abbreviato anche per gli esecutori materiali della violenza ai danni   Martina Mucci, la donna residente Prato  di 32 anni che nel febbraio scorso è stata vittima di un agguato sotto la sua abitazione

Rito abbreviato ai tre imputati accusati di aver ordito e realizzato con ruoli diversi la spedizione punitiva di cui nello scorso febbraio è rimasta vittima la 32enne pratese Martina Mucci e che sono accusati di per lesioni, deformazione permanente, rapina aggravata. Lo ha decretato il gup di Prato Marco Malerba

In particolare il gup ha disposto il rito alternativo per Emiliano Laurini, l’ex compagno della donna considerato il mandante, condizionandolo alla perizia psichiatrica avanzata dall’avvocato stesso dell’uomo per verificare la sua capacità di intendere e di volere: l’incarico al perito sarà affidato nei prossimi giorni. Il giudice ha infine disposto la scarcerazione per Kevin Mingoia – il presunto autore dell’aggressione assieme ad un minore la cui posizione è al vaglio della magistratura minorile – sino oggi detenuto nell’istituto Gozzini di Firenze da domani sarà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.

Il giudice si è infine riservato di decidere l’attenuazione della custodia cautelare anche per Mattia Schininà, per cui potrebbe essere disposto lo stesso provvedimento di Kevin Mingoia. La prossima udienza si terrà il 2 febbraio.

“Sto combattendo anche per Giulia Cecchettin” ha intanto  dichiarato di fronte al tribunale di Prato Martina Mucci.

“Ringrazio di essere viva, ora voglio dare voce agli altri. Mi ha salvato l’amore vero: la mia famiglia, i miei colleghi, il mio lavoro. Ho vissuto il caso di Giulia Cecchettin con tanto dolore e rabbia, sto lottando anche per lei. Sto lottando per tutte le donne, voglio dare forza a tutte. Voglio dare loro forza e dire che devono scappare al primo minimo allarme della violenza e dello schifo. Anche io mi ero accorta di qualche segnale, ma purtroppo non gli ho dato spazio”.