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Prato, sciopero a oltranza davanti ai cancelli della Texprint, Si Cobas

Si Cobas Prato

Foto da Comunicato Stampa

A partire da oggi il sindacato Si Cobas ha deciso di estendere lo stato di agitazione e le iniziative sindacali, che proseguono da quasi un mese, anche a tutte le società committenti della Texprint

A Prato continuano le iniziative sindacali di Si Cobas, con la campagna 8×5. Dopo le notizie recenti degli arresti per sfruttamento e caporalato che hanno riportato l’attenzione sullo sfruttamento nel distretto tessile pratese.

“Siamo andati a chiedere conto anche ai Pronto Moda del Macrolotto che commissionano i tessuti alla stamperia, dei diritti negati in questi anni. Cogliamo positivamente e condividiamo le recenti dichiarazioni della FILCTEM CGIL in cui si è ribadita la necessità di colpire i committenti e “mirare alla testa” per interrompere la catena dello sfruttamento”, spiega Si Cobas in un comunicato stampa, “È l’ora che chi si serve, anche indirettamente del lavoro ipersfruttato venga richiamato alle proprie responsabilità. Per questo motivo oggi 13 Febbraio si è protestato anche in via della Toscana, all’interno della campagna 8×5, per denunciare il sistema perverso degli appalti delle commesse, dove le tariffe “vantaggiose” si basano sulla negazione sistematica dei diritti di chi è costretto a lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni.

I lavoratori della TEXPRINT hanno ripreso lo sciopero a oltranza davanti ai cancelli dalle 7:00 di mattina di ieri, 12 febbraio. Il picchetto continua dopo aver passato in strada la notte più fredda dell’inverno, tra pioggia e neve.

L’azienda, dopo due settimane di trattative ha rotto il tavolo e messo da parte l’ipotesi di accordo costruita durante gli incontri con il sindacato e i delegati dei lavoratori.

 

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