Prato – L’operaio è stato aggredito mentre era di ritorno dal presidio dei lavoratori delle aziende produttrici di grucce, di via Gora Bandita, davanti alla Ruentex.
Un operaio che partecipava alla protesta in corso da giorni a Prato indetta tra i lavoratori di aziende che producono grucce, avrebbe subito, la notte scorsa, un tentativo di aggressione ad opera di “uomini armati di mazze”. Questo è quanto afferma in una nota il coordinamento provinciale di Prato-Firenze del Cobas.
Secondo quanto spiega il sindacato la notte scorsa “due macchine con a bordo uomini armati di mazze hanno seguito e poi tentato di aggredire un operaio che era di ritorno a casa dal presidio di via Gora Bandita, davanti alla Ruentex (una delle ditte dove da giorni va avanti lo ‘sciopero delle grucce’). Il nostro compagno è rimasto illeso solo grazie al fatto che è riuscito a rifugiarsi nel cortile di una casa. Sta bene, e quando pochi minuti dopo siamo arrivati sul posto gli aggressori si erano giĂ dileguati. La stessa macchina era stata avvistata ieri notte appostata nei dintorni del presidio di via Chiti per poi girargli intorno piĂą volte”.
Nel 2019, “alla Gruccia Creations – afferma sempre il Cobas – un’aggressione con tirapugni a chi scioperava mandava cinque operai all’ospedale. Un’altra aggressione a colpi di mazze da baseball davanti agli occhi della polizia lo scorso ottobre alla Dreamland, quattro operai all’ospedale. Dietro a tutte e tre le ditte -Dreamland, Gruccia Creations e Ruentex – c’è la stessa proprietĂ di fatto. Prato non è solo la cittĂ dove lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni è diventato normale. Ma anche la cittĂ dove le vertenze sindacali si possono provare a risolvere a colpi di mazze da baseball sugli operai. Tutto nel silenzio delle istituzioni e l’impunitĂ ”. Lo ‘sciopero delle grucce’, protesta nella filiera di produzione e distribuzione delle grucce nel distretto tessile di Prato per i turni di lavoro, “che coinvolge giĂ i lavoratori di quattro aziende, continua, così come i presidi permanenti in via della Gora Bandita e Via Chiti”.