La squadra interforze di Prato durante un controllo in una ditta cinese di confezioni a Coiano-Le lastre ha scoperto diversi lavoratori non in regola con il permesso di soggiorno e in nero, e quindi ha arrestato la titolare per sfruttamento della manodopera clandestina comminando pure sanzioni per oltre 40.000 euro.
La squadra ha agito con personale di polizia, guardia di finanza, polizia municipale, Ispettorato territoriale del Lavoro, Asl, Alia. Nell’azienda, oltre alla quarantenne cinese, residente a Prato, c’erano nove operai cinesi, di cui sette sprovvisti di documenti validi per l’identificazione. Sei di loro, tre uomini e tre donne, sono stati denunciati in stato di libertĂ per il reato di ingresso e soggiorno illegale nello Stato Italiano mentre il quarto uomo anche lui non in regola con il permesso di soggiorno,, 36enne, è risultato  sotto altro alias identificativo giĂ destinatario di un ordine di espulsione ed è stato denunciato per inosservanza di tale provvedimento.
Le tre donne di origine  cinese saranno accompagnate nel pomeriggio odierno presso il C.P.R. di Roma, mentre gli uomini irregolari sono stati raggiunti da un provvedimento di espulsione.
Inoltre, non risultano regolari contratti di lavoro per otto operai. Oltre alle sanzioni, è stata decisa la sospensione coattiva dell’attivitĂ .
Multe alla titolare anche per il sovraffollamento della vicina abitazione dove la stessa ospitava i suoi operai, utilizzando un numero di posti letto superiore a quanto consentito dalle normative urbanistiche vigenti. La quarantenne è stata denunciata per reati in materia sanitaria per via delle condizioni igieniche del locali della ditta e pure della sua abitazione.