Un’altra notte di violenza a Prato, intimidazioni e spari all’ombra della guerra cinese delle grucce.
Quando cala la sera, a Prato, comincia a crescere la paura per nuovi episodi efferati: la scorsa notte la vittima è stata una donna cinese che lavora al locale “Number One”, nel cuore di Chinatown, lo stesso posto dove lo scorso 6 luglio si è consumato uno dei principali tentati omicidi della battaglia fra cartelli orientali che stanno sconvolgendo la città.
È caccia all’uomo in città . La squadra mobile di Prato cerca il cinese in fuga che la scorsa notte, intorno all’una, ha sequestrato, tentato di rapinare, minacciato e sparato a una donna connazionale. Quest’ultima, 46 anni, è stata trovata con il volto ricoperto di sangue mentre chiedeva aiuto. La procura di Prato ha ricostruito quello che le era appena accaduto. La donna ieri sera stava lavorando al locale “Number One” nel cuore della Chinatown di Prato, lo stesso dove lo scorso 6 luglio si è consumato uno dei più efferati tentati omicidi della cosiddetta “guerra delle grucce”, quelo nei confronti di Chang Meng Zhang.
Lì avrebbe conosciuto il suo aggressore, che ha aspettato che la donna uscisse dal locale per poi salire sull’auto che lei guidava: l’uomo – ricostruisce la procura – si è messo sui sedili posteriori e ha chiesto di essere portato a Vaiano. Lì, dopo 15 minuti di strada, ha chiesto alla donna di imboccare una via isolata. “Con una guaina stretta attorno al collo con forza, producendo un solco evidente,l’ha costretta a effettuare un pagamento con il wallet del suo cellulare per indurla a trasferire la somma di 10 mila euro”.
Il passaggio di una pattuglia dei carabinieri deve però aver impaurito l’uomo, che ha chiesto di essere riportato verso Prato. L’operazione di trasferimento del denaro che aveva richiesto non è riuscita, così l’aggressore ha estratto una pistola e ha sparato alla testa della sua vittima all’altezza dell’orecchio. Le ha infine preso il cellulare ed è fuggito a piedi, dileguandosi nella notte.
La vittima, soccorsa poco dopo aver chiesto aiuto, è riuscita a raccontare quel che le era successo prima di perdere i sensi. È ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Prato, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico per estrarre la pallottola rimasta nei tessuti riposti in corrispondenza dell’inizio della gola. “Si trova attualmente in gravi condizioni di salute”.