Firenze, presidio di docenti davanti all’Ufficio scolastico regionale cittadino a difesa di Filippo Zolesi, il professore dell’Itt Marco Polo sospeso per otto giorni dopo aver usato un’espressione blasfema sui social per commentare la nuova denominazione del ministero dell’Istruzione.
Annachiara Franci, insegnante e collega di Zolesi ha spiegato che “il presidio è stato organizzato perchĂ© è stata decisa una sanzione disciplinare per un commento espresso nei confronti del ministero sui social. Un commento sicuramente inopportuno, ma per il quale Zolesi ha chiesto subito scusa. E che si è riversato sulla sua professione, anche con effetti futuri perchĂ© il docente, per due anni, sarĂ impossibilitato a sostenere concorsi nella pubblica amministrazione oltre alla sospensione che penalizza lui, la scuola e i docenti. Per noi la sanzione è decisamente sproporzionata”.
Zolesi ha giĂ scontato i suoi otto giorni di sospensione e domani tornerĂ a scuola, ma i suoi colleghi sottolineano che oltre alla sospensione Zolesi non potrĂ accedere a concorsi per due anni e non potrĂ far parte della commissione per gli esami di maturitĂ . Zolesi non era presente al presidio perchĂ©, spiega ancora la docente, “ha ritenuto opportuno non esserci per non strumentalizzare la situazione”.
Per Francesco Torrigiani, consigliere del Quartiere 1 di Sinistra Progetto Comune (di cui anche Zolesi è consigliere di quartiere) auspica che “la sanzione venga cancellata. Ormai gli otto giorni di sospensione sono passati, ma le conseguenze di questa sanzione sono gravissime e devono essere tolte perchĂ© questo è un attacco al diritto alla libertĂ di espressione”.